Le spezie sono veramente un’infinita fonte di ispirazione,
doni e sorprese… al di là del fascino antico che sprigionano, della ricchezza
di storie ed aneddoti che le circondano, della varietà dei colori e delle forme
che le caratterizzano, penso anche alle loro proprietà, ricche come sono di molecole
preziose per il nostro corpo e la nostra mente, alle sfumature
aromatiche che apportano al nostro cibo e ai profumi celestiali che emanano…
Ancora oggi, nonostante tutto, riescono a stupirmi e ad emozionarmi tanto da spingermi a dire che:
“...il richiamo delle spezie mi scorre nelle vene, inarrestabile”
("La Maga delle Spezie" di Chitra Banerjee Divakaruni)
Il post di oggi l’ho chiamato “Profumo di spezie”… eh si perché le spezie, tra l’altro, sono ricche di essenze profumate, imprigionate negli oli essenziali concentrati nei fiori, frutti, foglie, radici o cortecce, con lo scopo di attirare gli insetti impollinatori o allontanare quelli nocivi, difendersi dai danni ambientali o stimolare il proprio metabolismo… ed inconsapevolmente (forse!) per allietare e curare l’essere umano…
L’uso del profumo risale alla notte dei tempi, tanto nelle
pratiche religiose quanto nell'arte più profana della seduzione. Il legame tra ciò che è divino e il profumo è da sempre ben documentato: basti pensare che la parola profumo deriva da per fumum o pro fumo termini latini usati per indicare le offerte
sacrificali che assieme ad erbe, spezie e incensi venivano bruciate
(fumigazioni) per inviare messaggi in cielo a dei e antenati.
Oltre a questa funzione, già nell’antichità
il profumo si usava per sedurre, per puro piacere personale. Ma l’aspetto sul
quale voglio concentrarmi è l’effetto che un effluvio può avere sulla nostra
mente.
Se gli aromi da una parte stimolano, facendoli
riaffiorare e vibrare, i nostri ricordi (magari di avventure o viaggi lontani)...
c’è
chi scrive: “Le spezie permettono di
assaporare il gusto del rischio nel conforto della propria casa, combinando il
fascino profondo dell'avventura con un casalingo sentimento di sicurezza”
... dall’altra esercitano importanti azioni sul
nostro umore (provocando stati d’animo positivi o negativi, risvegliando emozioni), fino a ripercuotersi sul benessere fisico.
L’uso del potenziale terapeutico degli aromi (aromaterapia) si basa proprio sull’applicazione degli
oli essenziali naturali ricavati dalle piante aromatiche (tra queste, le
spezie!).
Alcune fragranze hanno un linguaggio olfattivo
proprio e instaurano dialoghi con il nostro inconscio: raggiungono la parte più
antica e profonda del nostro cervello e sono in grado di produrre effetti
benefici non solo sul piano emotivo e mentale, ma anche fisico. Numerose
malattie infatti possono insorgere sul terreno di una motivazione psicologica, e anche in questo caso le essenze possono aiutarci armonizzando le
nostre sensazioni.
"Di tutti i
sensi l’odorato è quello che mi colpisce di più.
Come fanno i nostri nervi a
farsi sfumature, interpreti sottili e sublimi, di ciò che non si vede, non si
intende, non si scrive con le parole? L’odore è come un’anima, immateriale"
(Marcel Hanoun)
Nel sistema olfattivo le connessioni nervose tra
i recettori e il cervello seguono una via diversa da quella degli
altri sensi, non subiscono la censura cerebrale, saltano la stazione talamica e
vanno dritte alla zona limbica (sede di
elaborazione delle emozioni e dell’umore, responsabile tra l'altro del nostro istinto e
comportamento).
“Il
cervello umano ha le sue radici nel sistema limbico, come un albero nella
terra, e da esso trae energia e ispirazione attraverso gli stimoli olfattivi”
("Profumi celestiali" di Suzanne
Fischer Rizzi)
Quindi, mentre gli stimoli sonori o visivi
vengono elaborati dalla ragione, gli stimoli odorosi agiscono addirittura prima
che ce ne possiamo rendere conto, innescando reazioni a catena sul sistema
ormonale e provocando la produzione di sostanze neurochimiche, ad esempio: le
encefaline che calmano il dolore, provocano stati di felicità e senso di
benessere; le endorfine che oltre a sedare il dolore sono stimolanti sessuali;
la serotonina che calma e rilassa; l’adrenalina che stimola e sveglia.
Ogni olio essenziale ha molte qualità, può essere
sfruttato in vari modi e per molti disturbi: tramite applicazione sulla pelle
con massaggi o impacchi, tramite bagni, ingestione o inalazione. Quest’ultima esalta
la nota aromacologica (aromatica e psicologica) degli oli essenziali, cioè il
loro effetto sull’umore, lo stato d’animo e su alcune malattie psico-somatiche!
A tale scopo è possibile utilizzare singole
essenze o apposite miscele. Può essere sufficiente inspirare il
profumo che si sprigiona dal flacone che li contiene, da un fazzoletto o un
batuffolo bagnato con una o due gocce; oppure tramite diffusione ambientale.
Ma quali spezie usare per inviare “messaggi” alla
nostra sfera cerebrale?
Qualche goccia di Pepe per allontanare stanchezza
e pigrizia. Aumentare la concentrazione e aprire al cambiamento.
Zenzero per rigenerare le energie e contrastare
timidezza e paura.
Cannella per
risvegliare il desiderio e il vigore sessuale. Eliminare l’apatia e
sconfiggere le sensazioni di solitudine.
Vaniglia per calmare i nervi e suscitare una
sensazione di benessere.
Anice verde contro l’ansia.
Cardamomo per donare ottimismo e favorire il
gradimento di sé e degli altri.
Coriandolo per favorire il pensiero creativo e
migliorare la memoria. Agisce inoltre nelle manifestazioni psicosomatiche
legate allo stress che interessano principalmente l’apparato digerente.
Ginepro
per aprire la mente, donare forza ed eliminare l’ansia.
Che meraviglia!!!
Continuate a seguirci… presto prepareremo insieme
un Profumo di Spezie…
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