Aroma-Cultura

Mercoledì 29 Luglio 2015.

Non venite a dirmi che non avete ancora un piano per le vacanze estive???!!! Non posso crederci.
Ma d’accordo, se così fosse, no problem... et voilà, il last minute targato Amici delle Spezie!!!
Nulla di professionale, beninteso, semplicemente una soluzione originale per chi sceglie la cultura, ama le spezie, come noi dopotutto, e va matto per i viaggi fai da te.
 
Si parte!!! Bagaglio leggero, se possibile, e gambe in spalla…




Museo del Peperoncino (Maierà - Italia)
E’ situato in una piccola struttura all’interno di Palazzo Ducale nel centro storico di Maierà, grazioso borgo collinare in provincia di Cosenza.
Realizzato e promosso dall’ “Accademia Nazionale del Peperoncino di Diamante”, è aperto dal 2002 ed è gestito dall’ “Associazione Culturale Museo del Peperoncino”.
 

Interamente dedicato all’oro rosso si compone di quattro sale tematiche:
- Storica (oltre ad esporre moltissime varietà del frutto contenute in appositi recipienti, presenta un’esauriente pannellistica sull’evoluzione, la cultura e gli utilizzi dell’ortaggio piccante da parte dei popoli precolombiani, i primi a servirsene)
- del Ricettario (conserva molti elementi illustrativi del Ricettario Medico del 1586)
- della Satira (è ricca di esposizioni satiriche sul peperoncino)
- dell’Arte (conserva le opere d’arte sul peperoncino realizzate da artisti vari)



Approfittatene assolutamente per qualche giorno di relax in una delle tante località balneari sulla meravigliosa Riviera dei Cedri (il nome deriva dalla diffusa coltivazione dell’agrume).
Niente paura, c’è una valida alternativa anche per i più dinamici, chi proprio non sopporta il classico pacchetto sole-mare: un’escursione naturalistica nel “generoso” Parco nazionale del Pollino (il più grande d'Italia).


Lo so che è un dispiacere venir via, ma tant’è… il viaggio è lungo, animo, si riparte….


Museo della Paprika (Kalocsa, Ungheria)
Kalocsa è situata in un'area paludosa dell'Ungheria meridionale, a circa 140 km. a sud della capitale Budapest.
Importantissimo centro per la produzione della paprika, è sede del Museo tematico.


Nel soppalco della struttura si trova un’interessante collezione di arnesi e utensili che raccontano a dovere del legame antico e viscerale tra la spezia e l’Ungheria, del suo arrivo, la coltivazione, la trasformazione in polvere ed i suoi innumerevoli utilizzi, culinari e non. 
 


Sono incuriosito.

Comunicazione ai viaggiatori: Kalocsa si affaccia sulla riva sinistra del celeberrimo Danubio Blu. Ritagliatevi un momento per una romantica passeggiata lungo fiume alla ricerca di un angolino, tutto vostro, da immortalare con la “Canon”. Tornati a casa, sono certo, farete un figurone…

Fatto il pieno? Eh già, perché il viaggio che ci attende è di quelli lunghi e impegnativi. Tutti in macchina e, tutto d’un fiato, direzione nord ovest, rotta per la teutonica Germania.

 
Museo delle Spezie (Amburgo - Germania)
Amburgo, il secondo agglomerato urbano tedesco più popoloso dopo la capitale Berlino, è posta sull'estuario del fiume Elba.
Il suo porto, il più importante e trafficato della Germania, è stato per molti secoli, non a caso, uno dei maggiori centri di smistamento delle spezie per il Nord Europa.
Oggi continua ad essere uno dei maggiori siti mondiali nella lavorazione e redistribuzione degli aromi. Per questa ragione, nel 1993, è stato inaugurato Spicy’s, un esemplare più unico che raro tra i musei tematici.


Situato nella Speicherstadt, zona portuale sede di vecchi magazzini ristrutturati, ospita circa 700 reperti storici risalenti agli ultimi 500 anni.
Una visita permette di saperne di più sulla coltivazione, la crescita, la lavorazione, lo stoccaggio, l’utilizzo, etc. di una grande varietà di aromi...




... e, alla fine del percorso… un sacchetto di pepe in omaggio!!!
 

Mi piace.

Le temperature da quelle parti, tenetelo presente, non sono mai così elevate, nemmeno d’estate.
Quindi, mi raccomando, maglina a portata di mano per i più freddolosi e attenzione all’acqua, la zona di Amburgo è difatti tra le più umide e ventose della Germania perché risente dell'influsso atlantico.


Immancabile, senza appello, una serata a birra e wurstel (e crauti!) in uno dei pittoreschi locali del centro!!! Banditi, ma solo per l’occasione, gli astemi, i vegan e gli sciccosi!!!

Allez, la France nous attend…


Museo della Senape (Digione, Francia)
Digione è un comune francese di ca. 156.000 abitanti, capoluogo della Borgogna.
La città transalpina ed il piccolo seme della spezia sono oramai una cosa sola, un tutt’uno inseparabile.


All’interno del Museo una panoramica storica, raccontata anche attraverso una ricca collezione di vasi e bicchieri, ci parlerà del legame secolare e indissolubile della senape con Digione, più in generale con l’intera regione, sia a livello economico che culturale. 
 

Imperdibile una visita da “Maille”, il più noto e fornito rivenditore di senape della città.
Un ambiente unico e vistosamente francese dove puoi trovare moutarde d’ogni genere, colore, confezione, gradazione, etc… è impensabile venir via a mani vuote!
 

Suggerimento: mai camminare per Digione a testa bassa. Molti edifici storici del centro hanno dei caratteristici tetti decorati con tegole multicolor (verdi, nere, gialle e marroni)... quando la classe non è acqua!!!


Forza che i Pirenei ci aspettano e la traversata è di quelle da levare il fiato: un’incantevole sola andata nel cuore della campagna francese.
 

Museo dello Zafferano (Monreal del Campo, Spagna)
Monreal del Campo è un comune spagnolo di ca. 2.700 abitanti, situato nella comunità autonoma dell'Aragona.
Nei decenni passati, la coltivazione dello zafferano ha dato lavoro e quindi reddito a moltissimi abitanti del luogo.
Il museo, inaugurato nel 1983, viene spostato dal 1987 all’interno della Casa della Cultura.


Al suo interno è possibile: vedere gli attrezzi e gli strumenti adoperati in passato nella preparazione del terreno, conoscere le fasi della raccolta del croco, apprendere della storia e della cultura locale, legata a doppio filo con quella della spezia.
 



Monreal del Campo è carina da visitare, ma è pur sempre un minuscolo paesino dell’entroterra iberico. La sua posizione però è di quelle strategiche, estremamente comoda per raggiungere, se avanza tempo, mete di ben altra caratura: Saragozza (il capoluogo) e Valencia in primis, Barcellona a ruota.

Il viaggio sta per finire ma, su col morale, manca ancora una tappa… quella di ritorno verso casa… e, credetemi, la Costa Azzurra può sempre riservar delle sorprese inaspettate, attraversarla non è mai cosa banale ed ha sempre un fascino straordinario.
 

Ho fatto un calcolo approssimativo dell’itinerario: ca. 7.000 km. per ca. 70 ore d’auto.
Beh, in effetti un po’ impegnativo, forse utopico… però diverso, non credete?!
Spezie a parte, un’avventura intensa on the road alle radici e nel cuore del Vecchio Continente.

E' stato un gioco, mi piaceva soltanto portarvi a conoscenza, in maniera simpatica e fuori dagli schemi, di quante cose interessanti ci sono da scoprire in giro per il mondo delle quali ignoriamo completamente l’esistenza. Attrazioni minori che però, se pianificate, possono realmente, allora sì, esser comprese all’interno di circuiti turistici chiari e ben definiti.
Non mi rimane che augurarvi, a nome di tutto il team di Amici delle Spezie, di trascorrere delle vacanze serene indipendentemente da se e dove sceglierete di andare.
Però, se proprio non avete programmi e volete provarci… fateci sapere...

Buon viaggio

Jó utat

Gute reise

Bon voyage

Buen viaje


 A presto.
 

Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin