tag:blogger.com,1999:blog-6671694063437198872024-03-13T20:56:56.145+01:00 Amici delle Spezie Blog di storia, proprietà terapeutiche, cucina e curiosità sulle speziealessiahttp://www.blogger.com/profile/08302124202259784721noreply@blogger.comBlogger60125tag:blogger.com,1999:blog-667169406343719887.post-8462737849758243622016-07-14T16:46:00.002+02:002016-07-14T16:46:44.601+02:00Le spezie nella Dieta Mediterranea<br />
<div style="text-align: justify;">
Ciao Amici,<br />
vi ricordate della mia partecipazione, a metà giugno, al <em>Convegno sulla Dieta Mediterranea e i Fitonutrienti</em>?</div>
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<br /></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-BoSzSbO2XLc/V4elgcjMWkI/AAAAAAAABgE/_FFJ9Y9MTWgGNTjtbkAgUoMfNF8_2z9uACLcB/s1600/Immagine1.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-BoSzSbO2XLc/V4elgcjMWkI/AAAAAAAABgE/_FFJ9Y9MTWgGNTjtbkAgUoMfNF8_2z9uACLcB/s400/Immagine1.png" width="364" /></a></div>
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<a name='more'></a><br />
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Finalmente riesco a scrivere un post a riguardo basandomi anche, ma non solo, su quanto di meglio ho raccolto in quella sede.<br />
<br />
Una breve premessa: ero certa che le<strong> Spezie</strong>, sebbene estranee alle nostre latitudini, sarebbero state protagoniste del Meeting; la versione ultima della piramide alimentare della Dieta Mediterranea riconosce loro infatti una posizione, va da sé un ruolo, da protagoniste assolute! Invece, purtroppo, fatta eccezione per la relazione del <em>Prof. Firenzuoli</em>, non se ne è mai parlato direttamente, bensì con riferimenti impliciti essendo le <strong>Spezie</strong> sostanze ricche di fitonutrienti, ovvero composti idonei per raggiungere e mantenere il benessere fisico e mentale del nostro organismo</div>
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<br /></div>
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Ma andiamo con ordine, cosa sono i fitonutrienti?<br />
<br />
Sono sostanze naturali, appartenenti a categorie di composti chimici noti con il nome di terpeni, alcaloidi e fenoli, in grado di:<br />
<br />
- aumentare la resistenza ai lesivi agenti ambientali e quindi di rinforzare le difese immunitarie,<br />
<br />
- agire come anti-infiammatori e antibatterici,<br />
<br />
- favorire la digestione,<br />
<br />
- promuovere il metabolismo,<br />
<br />
- contrastare i radicali liberi prevenendo l’invecchiamento, le malattie neurodegenerative e i tumori.<br />
<br />
Queste molecole sono metaboliti secondari prodotti dalle piante per proteggersi dagli insetti fitofagi o per attirare gli impollinatori, per limitare i danni da raggi UV o per stimolare il proprio metabolismo. Vengono estratti da diverse parti della pianta (fiori, foglie, legno, resina e rami) ritrovandoli quindi in prevalenza nelle aromatiche (erbe e <strong>spezie</strong>), nella frutta e nella verdura.<br />
<br />
Bene, le <strong>spezie</strong> grazie proprio alle proprietà su descritte sono state inserite negli ultimi anni all’interno della <em>Dieta Mediterranea</em>, uno stile di vita ritenuto <em>Patrimonio Immateriale dell’Umanità</em>, equilibrato da un punto di vista nutrizionale e coinvolto nella protezione delle più importanti patologie della modernità: malattie cardiovascolari, metaboliche, neurodegenerative e neoplastiche (tumori).</div>
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<br /></div>
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Questa è la Piramide Alimentare della Dieta Mediterranea</div>
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<br /></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-XZeCKtJDUxk/V4eVrvm-hNI/AAAAAAAABfc/IAuiOSCRGCgLfqr5GgoTdtZj-d6F0XalQCLcB/s1600/piramidenew1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="474" src="https://1.bp.blogspot.com/-XZeCKtJDUxk/V4eVrvm-hNI/AAAAAAAABfc/IAuiOSCRGCgLfqr5GgoTdtZj-d6F0XalQCLcB/s640/piramidenew1.jpg" width="640" /></a></div>
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<br />
Analizziamola insieme, partendo dalla base.</div>
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<br /></div>
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1. <strong>Una regolare e moderata attività fisica</strong><br />
Questa, oramai sappiamo esser fondamentale per il nostro benessere, non solo perché ci aiuta a controllare il peso corporeo, ma anche perché permette la produzione e il rilascio di sostanze endogene che agiscono sull’infiammazione e sullo stress ossidativo.<br />
<br />
Non dobbiamo esagerare: l’attività fisica intensa infatti provoca, al contrario, la produzione di radicali liberi e rilascio di ormoni che hanno effetti negativi sulla nostra salute. L’ideale è uno sforzo moderato della durata minima di 45 minuti, tre volte alla settimana.<br />
<br />
<strong>2. Acqua e Tisane</strong><br />
<br />
Poche chiacchiere: 2L di acqua (liquidi) al giorno!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<strong>3. Frutta e Verdura</strong> <br />
<br />
Assolutamente di stagione, se vogliamo che sia ricca di fitonutrienti!<br />
<br />
Cinque porzioni al giorno, di cui almeno una di verdura cruda, variando il più possibile colori, consistenza e cottura.<br />
<br />
<strong>4. Pane, Pasta, Riso e Cereali</strong> <br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sono alimenti tipici della nostra dieta e sono importanti da un punto di vista nutrizionale, ma hanno un alto carico glicemico, dato dai carboidrati complessi che contengono, che oggi sappiamo essere correlato con un aumentato rischio di sviluppare alcuni tipi di tumori.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Quindi i consigli sono:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
- meglio consumare cereali integrali a chicco intero, piuttosto che farine</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
- è preferibile assumere pane e pasta integrali</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- cuocere la pasta al dente e condire sempre con un sugo, preferibilmente vegetale (no pasta all’olio!)<br />
<br />
- associare a questi alimenti sempre una porzione di verdure ricche di fibre.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<strong>5. Frutta Secca</strong><br />
<br />
Ricca di acidi grassi insaturi, proteine vegetali, vitamine e fibre, fitosteroli e composti fenolici.<br />
<br />
Ottima alleata per la nostra salute, soprattutto del cuore; anche se consumata in grandi quantità non ha effetti né sul peso (obesità), né sul diabete. </div>
<div style="text-align: justify;">
Potete mangiarne tranquillamente 30 gr al giorno, 3-4 volte la settimana.<br />
Studi scientifici hanno dimostrato che un apporto regolare di frutta secca diminuisce i livelli di colesterolo, di trigliceridi, di stress ossidativo, e l’incidenza di eventi cardiovascolari sia in persone sane che in pazienti cardiopatici.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<strong>6. Spezie e Erbe aromatiche</strong></div>
<div style="text-align: justify;">
<strong><br /></strong></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-X9Aa0TmgEYQ/V4ektL8xSWI/AAAAAAAABf8/s7BG-Bo17oIHQUltT4pWtcJ1M84xUWCRgCLcB/s1600/Immagine5.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="313" src="https://3.bp.blogspot.com/-X9Aa0TmgEYQ/V4ektL8xSWI/AAAAAAAABf8/s7BG-Bo17oIHQUltT4pWtcJ1M84xUWCRgCLcB/s400/Immagine5.png" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
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Consumarne almeno un cucchiaino ad ogni pasto. </div>
<div style="text-align: justify;">
Se fino a pochi anni fa gli aromi venivano giudicati superflui da un punto di vista nutrizionale e considerati poco più che semplici guarnizioni di colore e aroma per i cibi, oggi vengono considerate molecole con un’attività biologica in grado di migliorare e potenziare gli alimenti principali, in particolare perché ottimi anti-infiammatori e ricchi di antiossidanti utili per combattere i radicali liberi. <br />
<br />
Un consiglio per aumentare l'assunzione? Preparatevi un sale o un olio aromatizzato, aggiungete cannella e vaniglia allo zucchero, abbiate sempre a portata di mano mix di <strong>spezie</strong> differenti da abbinare, a seconda dei vostri gusti, su qualunque genere di portata… esistono mille possibilità!<br />
<br />
<strong>7. Latte e latticini</strong><br />
<br />
Ne possiamo consumare tranquillamente 2 porzioni al giorno per un totale di 100gr-200gr: unico avvertimento evitare i formaggi con alto contenuto di grassi. <br />
<br />
Scongiurata l’associazione tra il consumo di questi alimenti e la neoplasia della mammella!<br />
<br />
<strong>8. Carne e Legumi</strong><br />
<br />
E' stata confermata l’associazione tra un elevato consumo di carne rossa (80 gr al giorno) e lavorata (20 gr al giorno) con il relativo aumento del rischio di sviluppare alcuni tipi di cancro (20%). La raccomandazione ufficiale rimane pertanto quella di comportarsi con moderazione.<br />
<br />
Nella tabella si riportano i seguenti avvertimenti: massimo 1 porzione di carne lavorata alla settimana e non più di 2 di carne rossa fresca. <br />
<br />
Legumi, ricchi di proteine vegetali, possono invece essere mangiati in abbondanza, almeno 2 volte alla settimana, così come la carne bianca a patto che non provenga da allevamenti intensivi.<br />
<br />
<strong>9. Patate e uova</strong><br />
<br />
Non consumate patate (ricche di amido e quindi con un elevato carico glicemico) e nemmeno le uova (ricche di colesterolo) più di tre volte la settimana.<br />
<br />
<strong>10. Dolci</strong><br />
<br />
Solo SE dovete!!! Non più di una volta la settimana…<br />
<br />
<strong>11. Alcool e Caffè</strong><br />
<br />
Da recenti studi emerge che un bicchiere e mezzo al giorno di vino o birra per le donne e due per gli uomini NON hanno, in persone sane, alcun tipo di controindicazione; evitare assolutamente di superare le dosi riferite.<br />
<br />
Stesso discorso vale per il caffè: 3-4 tazzine al giorno non destano allarme alcuno a patto di condizioni psico-fisiche ottimali; persone ipertese, donne in gravidanza o a rischio osteoporosi dovrebbero invece limitarne l'assunzione, se non eliminarlo in toto dal proprio regime alimentare.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<em>Questo, a grandi linee, è quanto ...</em></div>
<div style="text-align: justify;">
L'alimentazione è di basilare importanza per la nostra salute e quindi è giusto porci la dovuta attenzione; nella medicina occidentale si è perso completamente questo legame, ma dovremmo ricordarci quanto sia importante ciò che mangiamo e quanto il cibo sia la nostra prima medicina... </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-iPXY3Z6i5kE/V4eginXirlI/AAAAAAAABfw/YaYovXYDclIa1nfYQt3oZVPq8006mJWUgCLcB/s1600/Immagine3.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="271" src="https://2.bp.blogspot.com/-iPXY3Z6i5kE/V4eginXirlI/AAAAAAAABfw/YaYovXYDclIa1nfYQt3oZVPq8006mJWUgCLcB/s400/Immagine3.png" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
A ben vedere occorrono non più che un po' di buon senso, disciplina e quel tanto di abitudine che basta per rendere ovvio ciò che alle volte ci pare così complicato!<br />
<br />
Lo “stile” mediterraneo è di per se già una garanzia… ricordiamoci di porre attenzione agli amidi (pasta, riso, pane e patate), di usare erbe e <strong>spezie</strong>, moderare o persino eliminare il sale, al bando insaccati, fritture e bibite zuccherate… ed ecco il nostro elisir di <em>Buona Vita</em>: perché poi l’importante non è mica vivere 100 anni, ma vivere in salute preservando il nostro benessere, non credete?</div>
</div>
alessiahttp://www.blogger.com/profile/08302124202259784721noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-667169406343719887.post-78526141346453855612016-05-30T18:06:00.000+02:002019-08-10T15:34:16.256+02:00SPAZIO allo CHEF #12: Patate e carote al forno in “radice” di curcuma e zenzero<em>
</em><br />
<div style="text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "trebuchet ms";">Ciao e ben ritrovati a tutti, </span></em></div>
<div style="text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "trebuchet ms";">una new entry per la nostra rubrica... qua dove la creatività dei nostri cuochi si inchina al variegato mondo delle <strong>Spezie</strong></span></em><em><span style="font-family: "trebuchet ms";">!!! </span></em><br />
<em><span style="font-family: "trebuchet ms";">Questa è la volta di Irene, eccola... </span></em></div>
<div style="text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "trebuchet ms";"><br /></span></em></div>
<div style="text-align: justify;">
Ciao, sono mamma di due piccoli monelli e cerco di dividermi al meglio tra i fornelli ed il mio lavoro da tecnico agronomo; sono una sognatrice, un’attenta osservatrice e, nella maniera più assoluta, una FOOD LOVER!<br />
<br />
<em><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Mamma, agronomo e food-blogger/lover...? E sti cavoli, hai detto scansati!" </span></em><em><br /></em><br />
Sarà perché li vedo nascere e crescere… ma ho un amore spropositato per tutti i prodotti della natura! Grazie alla mia passione per l'orto, per la botanica e l'agronomia mi sono anche appassionata di cucina. Non c'è niente di più buono e salutare di un bel piatto creato con le proprie mani...e grazie a frutta e verdura, ma anche erbe aromatiche e fiori, si possono creare piatti sorprendenti e deliziosi! </div>
<div style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: right;">
<span style="font-family: inherit;">Irene (Blogger di </span><a href="http://unospicchiodimelone.blogspot.com/" target="_blank"><span style="font-family: inherit;">Uno.Spicchio.Di.Melone</span></a><span style="font-family: inherit;">)</span></div>
<div style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: right;">
<br /></div>
<div style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;">Proprio così, tutta gente tosta gli chef di Amici delle <strong>Spezie</strong>, fuoriclasse nella vita come nel lavoro.<br />Ciao Irene, benvenuta! Cos'hai di buono per noi? Dicci, dicci, siamo stracuriosi ed affamati.</span></em></div>
<div style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<em><span style="font-family: "trebuchet ms";"><br /></span></em></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-TFTc5a7jLG8/V0htgRlu8PI/AAAAAAAAAIQ/eB-VY3AAEBkbP9sLsuzY3LOk2HdDs0b9ACLcB/s1600/1464272532408.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://1.bp.blogspot.com/-TFTc5a7jLG8/V0htgRlu8PI/AAAAAAAAAIQ/eB-VY3AAEBkbP9sLsuzY3LOk2HdDs0b9ACLcB/s640/1464272532408.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a><span style="font-family: inherit;">Per voi ho preparato Patate e carote al forno in “radice” di <strong>curcuma</strong> e <strong>zenzero</strong>.</span><br />
<div style="border-image: none; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms" , sans-serif;"><span style="font-family: inherit;">Radice "tra virgolette" poiché botanicamente parlando né la <strong>curcuma</strong> né lo<strong> zenzero</strong> sono radici vere e proprie ma piuttosto dei rizomi (ossia, fusti modificati con funzione di riserva).<br />Detto ciò, giusto per una questione di deformazione professionale, vorrei parlarvi di questa ricetta davvero semplice da fare, salutare e piena di sapore e profumo.<br />Chiaramente però dovete essere amanti dello <strong>zenzero</strong> e della <strong>curcuma</strong>: <strong>spezie</strong> ricche di virtù e proprietà benefiche, estremamente aromatiche soprattutto in cottura!!!</span> </span><br />
<em></em><br /></div>
<div style="border-image: none; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<em><br /></em></div>
<div style="border-image: none; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<div style="border-image: none;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-PmvwTVnwiQY/V0hzw2buqVI/AAAAAAAAAIg/HQW78jkxF4AHBfVCPlqJbg9kazSgTB5MgCLcB/s1600/1464272048145.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://2.bp.blogspot.com/-PmvwTVnwiQY/V0hzw2buqVI/AAAAAAAAAIg/HQW78jkxF4AHBfVCPlqJbg9kazSgTB5MgCLcB/s320/1464272048145.jpg" width="320" /></a><em>Ingredienti (per 3-4 persone)</em></div>
</div>
<em></em><br />
<div style="border-image: none; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<br />
<div style="border-image: none;">
- 4 patate grandi (personalmente le scelgo di pasta gialla)</div>
<div style="border-image: none;">
- 6 carote grandi</div>
<div style="border-image: none;">
- sale grosso q.b.</div>
<div style="border-image: none;">
- olio extra-vergine d’oliva q.b.</div>
<div style="border-image: none;">
- 5-6 scaglie di <strong>zenzero</strong></div>
<div style="border-image: none;">
- 5-6 scaglie di <strong>curcuma</strong> </div>
</div>
<div style="border-image: none; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="border-image: none; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="border-image: none; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<div style="border-image: none;">
n.b. per la quantità di <strong>zenzero</strong> e <strong>curcuma</strong> dipende molto dai vostri gusti…queste sono quantità adatte anche per un bambino…si sentirà il pizzicorio che lascia lo <strong>zenzero</strong>, ma non sarà esagerato da non riuscire a mangiare: chiaramente per i bambini fate attenzione a non dare loro i pezzetti di <strong>zenzero</strong> arrostiti…sono una delizia…ma pizzicano…sì!!!</div>
</div>
<div style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<em>Preparazione</em></div>
<div style="margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<em><br /></em></div>
<div style="border-image: none; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
Patate e carote: io prima spelo poi lavo…ma c’è chi prima lava poi spela…non so se c’è differenza! C’è anche chi lava e basta! Tagliate a tocchetti e disponete su una teglia (rivestita con la carta da forno).<br />
<strong>Zenzero</strong> e <strong>curcuma</strong>: io lavo e non spelo...ma c’è chi lava e spela…vedete voi, io preferisco utilizzare tutta la parte! Tagliate più scaglie per entrambe le <strong>spezie</strong> e aggiungetele ai tocchetti di patate e carote!<br />
Ora mescolate il tutto con olio extravergine d’oliva e sale grosso (una manciata)!<br />
Nel quarto d’ora in cui il forno si scalda (a 200/220°C) lasciate riposare così le varie radici (carote), tuberi (patate) e rizomi (<strong>curcuma</strong> e <strong>zenzero</strong>) rilasceranno un po’ di acqua, amido e succhi cellulari vari!<br />
Appena il forno è bello caldo potete infornare…e la doratura sarà il segno di cottura! Vi consiglio di mescolare ogni tanto e di assaggiare così aggiusterete eventualmente di sale!<br />
<br />
<em>p.s. nel mio forno ci vuole un’oretta… ma come dico sempre: "ognuno sa del proprio forno"!</em><br />
<em><br /></em></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-c7WMSFeOSjw/V0h12yWnRBI/AAAAAAAAAI0/QPPvphWgQvo5lSYwXmjyhO7y2TMB2ICWwCKgB/s1600/1464272229717.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="420" src="https://4.bp.blogspot.com/-c7WMSFeOSjw/V0h12yWnRBI/AAAAAAAAAI0/QPPvphWgQvo5lSYwXmjyhO7y2TMB2ICWwCKgB/s640/1464272229717.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-yVRzNNIbo-k/V0h2NccKcGI/AAAAAAAAAI8/q0FJGjiJQYwCMRT6M0GSvAXViNLsm6rFwCKgB/s1600/1464272613786.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://4.bp.blogspot.com/-yVRzNNIbo-k/V0h2NccKcGI/AAAAAAAAAI8/q0FJGjiJQYwCMRT6M0GSvAXViNLsm6rFwCKgB/s640/1464272613786.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="border-image: none; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<span style="font-family: "trebuchet ms";"><span style="font-family: "times new roman";"><br /></span></span></div>
Non mi rimane che augurarvi BUON APPETITO e, mi raccomando, non perdetevi l’assaggio dello <strong>zenzero</strong> e <strong>curcuma</strong> arrostiti: sentirete che sapore… ho l’acquolina in bocca al solo scriverlo!!! </div>
Amici delle Speziehttp://www.blogger.com/profile/04350306966500681590noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-667169406343719887.post-68983051519113909592016-04-04T15:32:00.003+02:002016-04-07T08:52:56.825+02:00SpicePAT: “China Massagli”<div style="text-align: justify;">
Ciao Amici,<br />
è oramai da tempo che mi frulla per la testa una nuova rubrica per il blog, uno spazio dedicato per intero ai <u><b><span style="color: red;">P</span></b></u>rodotti <u><b><span style="color: red;">A</span></b></u>groalimentari <u><b><span style="color: red;">T</span></b></u><span style="color: red;"><span style="color: black;">radizionali</span></span> italiani - <b>speziati</b> chiaramente.<br />
Ce ne sono, eccome, state certi ne vedremo delle belle.<br />
E, secondo voi, da cosa potevamo iniziare se non da lei, orgoglio della nostra città… <b>China Massagli</b>, l'alma de Lucca!!!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-5-uSzbTJDQk/VwJe6yygTxI/AAAAAAAABbk/l_uyJr7h-s4Cjor7xZD1GwLm6-wHnKKvA/s1600/china1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="425" src="https://2.bp.blogspot.com/-5-uSzbTJDQk/VwJe6yygTxI/AAAAAAAABbk/l_uyJr7h-s4Cjor7xZD1GwLm6-wHnKKvA/s640/china1.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a>Correva l’anno 1772. <br />
All’ombra di piazza San Michele apriva i battenti ai suoi avventori la <b>spezieria</b> dei <i>Massagli</i>. L’esercizio faceva buoni affari, clienti soddisfatti, ma nulla da registrare di tanto eccezionale… non fino al 1855 quando l’allora sconosciuto (fuori città) farmacista <i>Pasquale Massagli</i> mette a punto una pozione che cambierà per sempre la storia sua, della liquoristica di nicchia e della città. Di lì in avanti, il marchio e la ricetta originaria verranno tramandati per generazioni con quella visibile fierezza di chi sa già d'esser dentro la leggenda. <br />
<br />
<br />
Adesso, da oltre 40 anni, la proprietà dell'azienda (e con essa marchio e ricetta segreta) è passata alla <i>“Antica Casa Massagli”.</i><br />
Ecco perché ho deciso di incontrare la signora <i>Claudia</i>, chi meglio di lei può raccontarci qualche aneddoto o svelarci un qualche piccolo segreto su questo taumaturgico evergreen???<br />
<br />
Prima di iniziar con l’intervista andiamo a conoscere la <b>china</b>, la <b>spezia</b> “incriminata”. <br />
La <b>china</b> si ottiene da diverse piante del genere <i>Cinchona</i>, indigene degli altipiani delle Ande. La <b>spezia</b>, rappresentata dalla corteccia, è ricca di vari alcaloidi, che nel loro insieme, come fitocomplesso, hanno proprietà sia digestive che toniche. Tra gli alcaloidi, ci sono due principi attivi particolarmente importanti in ambito farmaceutico: la chinina che di per sé, a dosi elevate, ha attività antimalarica ed antipiretica e la chinidina che ha proprietà antiaritmiche. <span style="font-family: "times new roman" , "serif"; line-height: 150%;"><br /></span></div>
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<a href="https://3.bp.blogspot.com/-lgOA881cTOY/VwJex7gk2BI/AAAAAAAABbg/vqGvzCMEH2UKR6x8aCIr_Nsy1xUQtRU_g/s1600/china%2Bbotanica.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="297" src="https://3.bp.blogspot.com/-lgOA881cTOY/VwJex7gk2BI/AAAAAAAABbg/vqGvzCMEH2UKR6x8aCIr_Nsy1xUQtRU_g/s640/china%2Bbotanica.png" width="640" /></a></div>
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Analogamente ad altre droghe, la scoperta delle proprietà terapeutiche della <b>china</b>, pur risalendo a meno di quattro secoli fa, è avvolta nel mistero. Una delle versioni più sentite narra di un terremoto peruviano che causò la caduta di alcuni alberi della specie in un laghetto. Tempo dopo, gli aborigeni si accorsero della miracolosa guarigione degli animali che si erano abbeverati da quelle acque. </div>
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-Zlw1nghRxz4/VwJfRgrXJ5I/AAAAAAAABbw/KbdBHX8SgVkYlRnHzTvrBNmzwrDKWbtMA/s1600/foto%2B3%2BGoya_Condesa_de_Chinchon.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-Zlw1nghRxz4/VwJfRgrXJ5I/AAAAAAAABbw/KbdBHX8SgVkYlRnHzTvrBNmzwrDKWbtMA/s320/foto%2B3%2BGoya_Condesa_de_Chinchon.jpg" width="186" /></a>C’è chi dice che a metà del 1600, addirittura la <i>contessa di Cinchon</i>, moglie del vicerè del Perù, affetta da malaria, la scampò proprio grazie a questa <b>spezia</b>… </div>
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Per questo, pare che di lì a poco la <b>china</b> fu introdotta anche in Europa; secondo alcuni dalla stessa nobildonna (da qui il nome datogli da Linneo), secondo altri dai Gesuiti (da cui deriverebbe il nome “polvere dei Gesuiti” con il quale veniva chiamata originariamente).<br />
<br />
All’inizio stentò ad imporsi come rimedio anti malaria fino a quando nel ‘700, per motivi più che ovvi, il costo di questa corteccia pare fosse così alto che la Spagna ricavava più denaro dalla sua vendita di quanto ne guadagnasse dall’argento estratto nelle colonie americane. <br />
<br /></div>
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Un secolo più tardi i chimici francesi <i>Pelletier e Caventou</i> isoleranno la chinina dalle varietà di Cinchona validando per sempre le proprietà antimalariche fino ad allora tanto discusse.<br />
<br />
<i>Ma veniamo a noi…</i> </div>
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-uSMMD7mFRI4/VwJgTDM_hPI/AAAAAAAABb4/calwlntR1lgtXvUfFwwhdUnPKsZFXxgHg/s1600/4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://2.bp.blogspot.com/-uSMMD7mFRI4/VwJgTDM_hPI/AAAAAAAABb4/calwlntR1lgtXvUfFwwhdUnPKsZFXxgHg/s640/4.jpg" width="480" /></a></div>
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<br />
Dirimpetto allo show room di <i>via Santa Croce</i>, in pieno centro storico, vengo accolta dal bellissimo sorriso della padrona di casa, la signora <i>Claudia</i>. Lei non sa le domande che ho da farle: voglio il segreto di tanto successo!!! Quindi, munita di carta e penna vado subito al punto… </div>
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<b><i>Come si prepara la China Massagli?</i></b></div>
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Esattamente come una volta: una lenta infusione a freddo in alcool di erbe e <b>spezie</b>, seguita dall'aggiunta di acqua e zucchero, per ottenere una soluzione dolce-amaricante di 25° gradi. <br />
Anche l'etichetta è quella originaria, solo ammodernata con l'aggiunta dell'oro, così come la bottiglia, molto simile a quella di allora (a piede largo)... nonostante stia diventando difficile trovarne come queste, le vetrerie cominciano a non produrle più. <br />
Tempi che cambiano? Formati che si adeguano… per venire incontro alle esigenze dei viaggiatori low cost è stata creata la boccetta da <i>100 ml</i>, perfetta da riporre nel bagaglio a mano!</div>
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-QVljsFhTljI/VwJg-vWl2UI/AAAAAAAABcE/VPpOisy-mjMN5pabY6MATeBkQxrZFm5Yw/s1600/china%2Bmassagli%2Bpiede%2Blargo.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-QVljsFhTljI/VwJg-vWl2UI/AAAAAAAABcE/VPpOisy-mjMN5pabY6MATeBkQxrZFm5Yw/s640/china%2Bmassagli%2Bpiede%2Blargo.png" width="416" /></a></div>
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; line-height: 150%;"></span><br />
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<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; line-height: 150%;"><br /></span>
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; line-height: 150%;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b><i>Quali sono le erbe e le spezie contenute nella China Massagli?</i></b></span></span></div>
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; line-height: 150%;">
</span>
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<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; line-height: 150%;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></span></div>
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; line-height: 150%;">
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Queste che vedi nel mortaio in esposizione: <b>Cannella, Anice Stellato, Noce Moscata, Chiodi di Garofano</b> e chiaramente la corteccia della <b><i>Cinchona Calisaya</i></b> proveniente dall'Amazzonia, da cui si ottiene appunto la <b>china</b>. Ma non chiedermi le dosi, eh? Questo proprio non posso dirtelo…</span></div>
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<a href="https://2.bp.blogspot.com/-0C3-V_nlCSs/VwJhqSBAZNI/AAAAAAAABcI/ZenOpKYY9vgQnORaKkGP-PLoqcs-G3OoA/s1600/5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://2.bp.blogspot.com/-0C3-V_nlCSs/VwJhqSBAZNI/AAAAAAAABcI/ZenOpKYY9vgQnORaKkGP-PLoqcs-G3OoA/s640/5.jpg" width="480" /></a></div>
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<b><i><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ok, va bene… cambiamo strategia… </span></i></b></div>
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<b><i><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> la Cinchona Calisaya (nota anche come Officinalis) è molto ricca di alcaloidi ed in particolare di chinina nota per le proprietà antimalariche.. Su internet, a tal proposito, si trova scritto che il Dott. Massagli curò con il suo infuso un'epidemia di malaria che colpì Lucca a metà dell'Ottocento. Cosa c'è di vero?</span></i></b></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Questa storia è molto affascinante, ma certamente un pò romanzata… quello che sappiamo è che il <i>Dottor Massagli</i> somministrò il suo elisir a pazienti colpiti da malaria già in via di guarigione, come tonico energizzante per favorirne la ripresa organica.</span></div>
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<i><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- Infatti, solo dosi particolarmente elevate del principio attivo della china, la chinina (oltre alla clorochina), fungono da antidoto per la malaria. La bevanda dè Massagli non serve a questo, è un'altra cosa: la china contenuta, sotto forma di estratto idroalcolico e assunta a dosi moderate, ha le proprietà toniche e digestive fornite dal fitocomplesso, cioè dall’insieme delle molecole e dei principi attivi in essa contenuti... e basta -</span></i></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> </span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b><i>Questo preparato è inserito nella Farmacopea Ufficiale, ma con quale indicazione?</i></b><br /> </span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">E’ inserito nella FU proprio per le sue proprietà toniche e digestive e perché completamente naturale; può perciò essere venduto in tutte le farmacie, prima fra tutte quella storica in <i>piazza San Michele</i> dove è nato, dove è stato prodotto per molti anni e dove ancora oggi, nonostante i proprietari non siano più legati da parentela alla <i>famiglia Massagli</i> e a noi attuali produttori, si possono rinvenire le tracce del suo memorabile passato.</span></div>
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<b><i><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Secondo te Claudia qual è il miglior modo per consumare la China Massagli?</span></i></b></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Dipende dai gusti e dalla stagione: è buona sia a temperatura ambiente, che servita con ghiaccio; un’ottima soluzione per avere la massima esaltazione del profumo delle <b>spezie</b> è scaldarla e servirla con l’aggiunta della scorza di un’arancia o limone. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Oggi si degusta più che altro dopo i pasti, ma fino a qualche decennio fa, specialmente chi svolgeva lavori pesanti la ordinava anche di prima mattina sfruttandone così le proprietà energizzanti. Si vocifera addirittura che in passato, proprio per questo motivo, le nonne di tanto in tanto ne dessero un sorsetto anche ai bambini. Oggi le arresterebbero!!!</span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> </span></div>
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<b><i><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">La Ditta Massagli è famosa anche per altri due prodotti, produce infatti sia la Biadina Massagli (altro liquore tipico lucchese servito con i pinoli) che l'amaro Massagli. </span></i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ma la china è presente anche in questi prodotti?</span></i></b></div>
<div style="text-align: center;">
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Sì, ti spiego... in questi liquori, di formulazione più recente, c’è una parte dell'infuso usato per la “<b>China Massagli</b>” al quale poi si aggiungono altre erbe e radici con un sistema di lavorazione diverso, ad esempio nell'Amaro troviamo anche <b>menta</b> e <b>ginepro</b>.</span> </div>
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-ZVS2YR1qHZc/VwJqVliFNkI/AAAAAAAABcY/Urgr8n6B1D0IM8Wo8uP3D_NNLa6Suj5tw/s1600/ditta%2Bmassagli.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="547" src="https://4.bp.blogspot.com/-ZVS2YR1qHZc/VwJqVliFNkI/AAAAAAAABcY/Urgr8n6B1D0IM8Wo8uP3D_NNLa6Suj5tw/s640/ditta%2Bmassagli.png" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b><i>Dove e a chi vendete la China Massagli?</i></b> </span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> </span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">In primis, nel nostro esercizio qui in <i>via Santa Croce</i>… nella storica <i>farmacia Massagli</i> in <i>piazza San Michele</i>, in vari bar e ristoranti della città e così via.<br />Abbiamo poi rivenditori in tutta Italia ed esportiamo in Europa, Francia e Germania innanzitutto, e in America, ma solo a privati.<br />Non siamo mai voluti andare oltre... la lavorazione del liquore ha bisogno di tempo per dare il meglio di sé! Fedeltà alla tradizione e qualità impeccabile, questa è la nostra filosofia d'impresa ed è ciò che il cliente si aspetta dalla sua <b>China </b>preferita.<br /><i>Pensate che ancora oggi le etichette vengono incollate a mano una ad una!!!</i> </span><div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b><i>In Italia c’è un’altra china molto famosa, la China Martini.</i></b> </span></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ma che differenza c'è tra questa e la China Massagli?</span></i></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">“China Martini” è un prodotto commerciale che si ottiene a partire da una miscela di aromi naturali (tra cui la <b>china</b> ovviamente) aggiunta ad una base alcolica.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">“<b>China Massagli</b>”, invece, ti ripeto, è un prodotto artigianale ottenuto per infusione diretta delle <b>spezie</b>... è tutta un’altra storia!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"> </span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b><i>Una chicca per gli Amici delle Spezie e per i nostri fedelissimi lettori?</i></b> </span></div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ce l’ho! Si chiama <b><i>“Essenza”</i></b> ed è il non plus ultra del bere miscelato, creazione col quale <i>Federico Bocciardi</i>, bartender pesciatino, oggi maitre del fichissimo Hanky-Panky, nel 2012 si è laureato campione del mondo per la cocktailerie nell'avveneristica Singapore.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Prendete nota:</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- 3 scorze di limone non trattato </span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- 1 cucchiaino di zucchero di canna bianco</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- 3 centilitri di rum scuro</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- 5 di centrifugato di ananas fresco</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- 1 di maraschino</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- 2,5 centilitri di <b>China Massagli</b></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">- 1 spray di rum aromatizzato ai <b>chiodi di garofano</b> </span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Fate così: </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Pestate le scorze di limone in uno shaker con lo zucchero e aggiungete il rum, l'ananas e il maraschino. Agitate per bene e poi filtrate il tutto in un ampio bicchiere con ghiaccio. A questo punto spruzzate col rum aromatizzato e aggiungete per ultimo la C<b><i>hina Massagli</i></b>. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Se volete, decorate con foglie di ananas e fragola. Fatto. </span></div>
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</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-riJqf-klKj4/VvFj5-ePUPI/AAAAAAAABbA/FLq3wA54y_siwiqCBoZIcAZbP_3iztJuw/s1600/essenza.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-riJqf-klKj4/VvFj5-ePUPI/AAAAAAAABbA/FLq3wA54y_siwiqCBoZIcAZbP_3iztJuw/s1600/essenza.jpg" /></span></a></div>
<div style="border-image: none; text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<div style="border-image: none; text-align: justify;">
<i><span style="color: #274e13; font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Sono a casa, riaffora l'intervista, e solo adesso capisco dopotutto cosa c’è di speciale nella <b>China Massagli</b>. Certo, quel superbo accostamento dolce-amaro sedotto da un effluvio conturbante di esotiche essenze... però, il segreto per durare così a lungo porta il nome dell'amore, della passione, della fiducia e del rispetto per il bello, per ciò che è buono - e che fa bene – e per la gente… </span></i></div>
<div style="border-image: none; text-align: justify;">
<i><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><span style="color: #274e13;">Claudia, tra ricordi e previsioni, aveva l'entusiasmo e una gentilezza che sembrava mi parlasse non tanto di una merce quanto di qualcuno di famiglia, che ora anche a me sembra quasi di conoscere…</span> </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br /></span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Ora sì che tutto è pronto!!!<br />Avvicino quel bicchiere, chiudo gli occhi ed ai sensi mi abbandono ...<br />3, 2, 1…<br />Grazie Claudia, cin!</span> </span>alessiahttp://www.blogger.com/profile/08302124202259784721noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-667169406343719887.post-17504571255734259222016-03-04T18:24:00.002+01:002019-08-10T15:36:14.860+02:00"Chi l'ha visto?": l'agenda delle spezie insolite #4 Bentrovati.<br />
<div style="text-align: left;">
Mi chiedevo, ricordate la nostra trasferta londinese del maggio scorso? </div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://amicidellespezie.blogspot.it/2015/06/camden-town-spice.html" target="_blank"><span style="color: black;"><span style="color: #660000;"><strong>Camden Town Spice</strong></span></span></a></div>
<div style="border-image: none; text-align: justify;">
<br />
Nella chiccosa Notting Hill dalle casine variopinte, sulle tracce della Roberts e della più celebre libreria di Hollywood, doveroso fu il pit stop a <em>The Spice House</em>, il microcosmo per fanatici di aromi. Orbene, quello fu il pretesto per un incontro inaspettato con una <strong>spezia</strong> sì “sfuggente” ma di fatto eccezionale: rullo di tamburo…. la <strong>galanga</strong>, questa sconosciuta.<br />
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-1U8U47PmzOA/Vtm79Ry65NI/AAAAAAAAA0o/TFQplEnDJ0M/s1600/Galanga%2Bn.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://3.bp.blogspot.com/-1U8U47PmzOA/Vtm79Ry65NI/AAAAAAAAA0o/TFQplEnDJ0M/s320/Galanga%2Bn.jpg" /></a></div>
<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
<strong>Galanga</strong> è il nome col quale s'identifica la droga fornita dai rizomi di due specie di <em>Zingiberacee</em> (stessa famiglia dello <strong>zenzero</strong>, <strong>curcuma </strong>e <strong>cardamomo</strong>) del genere <em>Alpinia</em>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L' <em>Alpinia Galanga</em>, da cui si ricava la <strong>Galanga </strong>maggiore, è una pianta erbacea nativa dell’isolone di Giava (Indonesia). Possiede pseudo-steli alti fino a 2 m. e lamine fogliari lanceolate. I fiori, raccolti in infiorescenze, sono di colore verde-bianco, con una punta terminale e un candido labello venato di rosso. I frutti sono capsule scarlatte contenenti dai 3 ai 6 semini. I rizomi si presentano lunghi e sottili, duri e difficili da rompere, tonalità bruno-giallastro all'esterno con sfumature sul bordò, striature ad anello e una polpa verso il crema.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-Tk-bRIrF-A0/Vtm8Jc3dKdI/AAAAAAAAA04/ETkW006ywSw/s1600/alpinia%2Bgalanga%2Btot.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="427" src="https://3.bp.blogspot.com/-Tk-bRIrF-A0/Vtm8Jc3dKdI/AAAAAAAAA04/ETkW006ywSw/s640/alpinia%2Bgalanga%2Btot.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<em><br /></em></div>
<div style="text-align: justify;">
<em>L'Alpinia Officinarum</em>, da cui si ricava la <strong>Galanga</strong> minore, cinese d'estrazione, è molto più piccola e raramente raggiunge il metro d' altezza. Produce dei bellissimi fiori che assomigliano agli iris ed ha un rizoma, molto simile alla sorella maggiore, dall'aroma più pungente e canforato, per questo meno apprezzato in cucina ma in grande spolvero nella liquoristica e in fitoterapia.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Ce0a9FA6JgE/Vtm8TeHrruI/AAAAAAAAA04/MUUEiE1tako/s1600/alpinia%2Boff%2Btot.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="619" src="https://1.bp.blogspot.com/-Ce0a9FA6JgE/Vtm8TeHrruI/AAAAAAAAA04/MUUEiE1tako/s640/alpinia%2Boff%2Btot.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="border-image: none;">
In Oriente, la <strong>spezia</strong> l'hanno sempre adoperata.</div>
<div style="text-align: justify;">
Una spedizione scientifica del 1972 ce lo conferma: a Mawangdui, sito archeologico della Cina meridionale, sono stati rinvenuti resti di <strong>galanga</strong> nel corredo funerario della tomba della marchesa Dai (3 sec. a.C.). </div>
<div style="text-align: justify;">
Un tempo, però, il suo credito echeggiava oltre confine. In un anonimo poema irlandese del 1200 intitolato <em>Il Paese di Cuccagna</em> si legge:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<em>“Nel prato c’è un albero, molto bello da guardare. <br />Le sue radici sono di <strong>zenzero</strong> e <strong>galanga</strong>, i germogli di zedoaria (un tipo di <strong>curcuma</strong>). <br />I fiori sono tre pezzi di <strong>macis</strong>, e la corteccia, la dolce e profumata <strong>cannella</strong>. <br />Il frutto è il saporito <strong>chiodo di garofano</strong>, e di pepe con la coda (il <strong>cubebe</strong>) vi è abbondanza”. </em></div>
<div style="text-align: center;">
<em><br /></em></div>
<div style="text-align: justify;">
"Un orto di delizie in piena regola, popolato di <strong>spezie</strong> odorose; un autentico Giardino dell’Eden per buongustai" <span style="font-size: x-small;">cit. Paul Freedman ne </span><em><span style="font-size: x-small;">Il gusto delle Spezie nel Medioevo</span></em></div>
<div style="text-align: justify;">
<em><span style="font-size: x-small;"><br /></span></em></div>
<div style="text-align: justify;">
Quelli si che erano anni di fulgore... tanto che il <em>Trotula</em>, una summa al femminile tra farmacologia e cosmetica medievale, raccomanda persino una polvere a base di <strong>chiodi di garofano</strong>, <strong>noce moscata</strong>, rose secche e <strong>galanga</strong> per profumar l'acconciatura delle nobildonne.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Stranezze del passato? Ma torniamo a noi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La <strong>galanga</strong>, che ha proprietà terapeutiche simili allo<strong> zenzero</strong>, viene usata nel trattamento di svariate malattie: bronchite, enterite cronica, calcoli renali, diabete, reumatismi.</div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: x-small;">Current pharmacological and phytochemical studies of the plant Alpinia galangal. </span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-size: x-small;">D. Kaushiket al., Journal of Chinese Integrative Medicine: Volume 9, 2011, Issue 10, Pages: 1061-1065</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
Il Dott. Aggarwal, guru indiscusso nell'uso delle <strong>spezie</strong> in ricerca clinica, la sta testando come agente anticancro. Ha scoperto che un composto della pianta riesce a rallentar la crescita dei tumori al seno, cutanei, polmonari e del sangue. Ad oggi sono studi di laboratorio, attendiamo fiduciosi i test sull'Uomo.</div>
E non è tutto qui, in omeopatia e veterinaria se ne sfruttano infatti le azioni antibatteriche e toniche.<br />
Infine, ridotta in polvere, c'è chi la usa, pare, come tabacco da fiuto pel catarro.<br />
<br />
<br />
In Oriente, Thailandia soprattutto, la <strong>galanga</strong> è una vera istituzione. <br />
A Ponente, invece, nemmeno le vestigia di una fama sfavillante erosa dallo spietato cadenzar dei secoli... meteora!<br />
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-H7nrerWBP7A/VtnBqIFtV_I/AAAAAAAAA1Q/413Hmp80fm8/s1600/product-11-l.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://4.bp.blogspot.com/-H7nrerWBP7A/VtnBqIFtV_I/AAAAAAAAA1Q/413Hmp80fm8/s1600/product-11-l.jpg" /></a><br />
A casa nostra, difatti, ma raramente, la si può incontrar solo nei bazar del circondario o sul web tra gli e-shop alle <strong>spezie</strong> dedicati: intera, fresca o disseccata, in polvere (<em>aka polvere Laos</em>), sott'olio, etc... il nostro avviso però non cambia... <strong>galanga</strong> fresca, sempre!!!<br />
<br />
<br />
Il rizoma deve esser sodo al tatto, con buccia liscia: conservalo in frigo avvolto nella plastica, si manterrà al più per 2 settimanelle; in freezer può stare invece anche per mesi. La polvere infine, più facile a trovarsi, se ben conservata può sbarcare anche l'annata.<br />
Succedanea allo <strong>zenzero</strong>, pelatela e grattugiatene a piacere sugli umidi in genere (minestre in primis)... <br />
piano B: mixatene un po' con olio d'oliva, pepe, sale et al. in una succulenta marinata per pesce o carni bianche. <br />
Inebriante con quel gusto sul fruttato e il piccante un po' invadente che svanisce lì per lì.<br />
Promossa, punto e basta.<br />
<br />
E voi vecchi nostalgici, beccatevi sta chicca... “<em>l'amarissimo che fa benissimo</em>” (spot Carosello)!!!<span style="color: #660000;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="border-image: none; clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-28P7YgIEysE/Vtm51a9kXwI/AAAAAAAAA0Y/170P65ISeuU/s1600/bottiglia_petrus_boonekamp.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://3.bp.blogspot.com/-28P7YgIEysE/Vtm51a9kXwI/AAAAAAAAA0Y/170P65ISeuU/s320/bottiglia_petrus_boonekamp.jpg" width="95" /></a><a href="https://2.bp.blogspot.com/-jhNTQURMFzE/Vtm5uTGwEoI/AAAAAAAAA0U/rgb3qLezx4U/s1600/amari-104.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/-jhNTQURMFzE/Vtm5uTGwEoI/AAAAAAAAA0U/rgb3qLezx4U/s320/amari-104.jpg" width="233" /></a></div>
<div class="separator" style="border-image: none; clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Petrus l'immortale, il distillato più bitter di sempre, brevettato nel 1777, consacra la <strong>galanga</strong> tra gli ingredienti top della sua inconfondibile ricetta.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
In chiusura, un omaggio per tutti i veri foodie</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="border-image: none; clear: both; text-align: center;">
<span style="color: #660000;"><span style="color: black;"><span style="color: #660000;"><strong>Semifreddo all’amarena e <span style="color: #660000;">galanga</span></strong></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: black;"> (<em>ricetta di Marion Lichtle da MasterChef 4)</em></span></div>
<br />
<br />
<div style="border-image: none; text-align: left;">
<em>Ingredienti</em><br />
<br />
panna, 500 gr </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://3.bp.blogspot.com/-Ns6eNXGQG9o/Vtm-sgWZQnI/AAAAAAAAA1A/GWzwx3XjOgw/s1600/1424773166922_semifreddo_allamarena_e_galanga_videostill_1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="225" src="https://3.bp.blogspot.com/-Ns6eNXGQG9o/Vtm-sgWZQnI/AAAAAAAAA1A/GWzwx3XjOgw/s400/1424773166922_semifreddo_allamarena_e_galanga_videostill_1.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="border-image: none; text-align: left;">
<strong>galanga</strong>, 70 gr </div>
<div style="text-align: left;">
albumi, 80 gr </div>
<div style="text-align: left;">
zucchero a velo, 100 gr </div>
<div style="text-align: left;">
sciroppo all’amarena, 50 gr </div>
<div style="text-align: left;">
burro, 65 gr <br />
farina, 100 gr </div>
<div style="text-align: left;">
farina di mandorle, 100 gr </div>
<div style="text-align: left;">
zucchero, 100 gr </div>
<div style="text-align: left;">
cacao, 10 gr <br />
ciliegie, 30 </div>
<div style="text-align: left;">
lecitina di soia, q.b. </div>
<div style="text-align: left;">
lime, 1</div>
<br />
PREPARAZIONE (30 minuti)<br />
<br />
<br />
1. Portare la panna a ebollizione insieme alla <strong>galanga</strong> a pezzettini e lasciare in infusione per 5 minuti coprendo il pentolino con la pellicola. Mettere a raffreddare il composto di panna e <strong>galanga</strong> a 6°C.<br />
2. Montare gli albumi e aggiungere lo zucchero in due volte, poi aggiungere lo sciroppo all’amarena fino ad ottenere una sorta di meringa. Montare la panna e poi unirla alla meringa, aggiungendo lime grattugiato e il suo succo. Versare il composto di panna e meringa in uno stampo quadrato e abbattere a -21°C.<br />
3. Per le ciliegie al <strong>galanga</strong>: denocciolare le ciliegie e metterle in un foglio di alluminio insieme a <strong>galanga</strong> e zucchero, chiudere il foglio d’alluminio e metterlo nella vaporiera.<br />
4. Per il crumble al cacao: Impastare insieme burro, farina, farina di mandorle, zucchero e cacao, poi stendere il composto su una placca da forno e infornare a 150° per 20 minuti.<br />
5. Per la spuma all’amarena: montare sciroppo all’amarena, acqua e lecitina di soia con un frullatore a immersione. Impiattare: Tagliare il semifreddo in barrette e impanare nel crumble. Presentare la barretta tagliata in due sul succo di cottura delle ciliegie, appoggiare tre ciliegie intorno alla barretta e finire con la spuma all’amarena. <br />
<br />
<br />
Teniamoci in contatto...Andreahttp://www.blogger.com/profile/17035322730852904398noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-667169406343719887.post-46364999168361383302016-02-05T18:26:00.002+01:002016-02-05T18:28:44.916+01:00Amici di "Zafferano Saraceno"<div style="clear: both; text-align: justify;">
Un attimo di attenzione, grazie...<br />
direttamente da Segni, ridente abitato della provincia laziale, ecco a voi Alessandro ed Eleonora: i "genitori" di <em><strong>Zafferano</strong> Saraceno</em>.<br />
Sono amici nostri ma prima ancora gagliardi ragazzi "in doppiopetto" che, logori dal tran tran capitolino, si reinventano d'emblée contadini 2.0., nuove leve e vanto, perdiana, della piccola impresa locale.<br />
Nella loro bio c'è di tutto: passione, amore, azzardo e di certo fortuna (sta dietro ad ogni trionfo) ma soprattutto l'assoluta dedizione per l'oro, quello rosso beninteso, alfiere tra le <strong>spezie</strong> nostrane e custode d'epici aneddoti quanto di straordinarie virtù officinali.<br />
Ma bando alle ciance, questa la loro storia...<br />
buona lettura e buona visione!!!<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-hCDhjusUCAM/VrTY-kgAcQI/AAAAAAAAAHk/QgONv2nQU5I/s1600/Immagine2.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="497" src="https://4.bp.blogspot.com/-hCDhjusUCAM/VrTY-kgAcQI/AAAAAAAAAHk/QgONv2nQU5I/s640/Immagine2.png" width="640" /></a></div>
<a name='more'></a>…c’era una volta Croco, un bellissimo giovane mortale che aveva perduto follemente la testa per Smilace, una seducente ninfa. L’amore passionale tra i due era però di quelli impossibili, destinati inesorabilmente a concludersi. Fu cosi che gli Dei dell’Olimpo, mossi a compassione, per far sì che i due potessero vivere per sempre uno accanto all'altro, trasformarono Croco nella pianta dello zafferano (fiore dai petali viola come la passione superba ma dal cuore color del sole) e Smilace in quella della salsapariglia (dalle foglie a forma di cuore e i rami flessibili e spinosissimi, simbolo di un amore tenace ma esacerbato). L’amore, simboleggiato dai filamenti della pianta, è legato all’usanza degli antichi Greci di deporre un fiore di zafferano sulle tombe degli amanti morti per amore… <br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-npYzymv3UpA/Vq9KKGNmOLI/AAAAAAAAAHM/anrscMqow3s/s1600/k.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="236" src="https://1.bp.blogspot.com/-npYzymv3UpA/Vq9KKGNmOLI/AAAAAAAAAHM/anrscMqow3s/s640/k.png" width="640" /></a></div>
<div style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<div style="clear: both; text-align: center;">
fonte: <a href="http://amicidellespezie.blogspot.it/2014/05/le-presunte-origini-dello-zafferano.html" target="_blank"><span style="color: #660000;"><strong>Croco e Smilace: c’era una volta lo zafferano…</strong> </span></a></div>
<div style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Impossibile, dunque, non innamorarsi della pianta dello <strong>zafferano</strong> avendo letto una leggenda così. L’amore di Croco e di Smilace, l’amore di due giovani imprenditori, l’amore verso la natura, “l'amor che move il sole e l'altre stelle” attraversa il Paradiso di Dante per arrivare nel cuore di Segni, sui Monti Lepini, dove affascinati da questa <strong>spezia</strong> abbiamo iniziato questa magica avventura che ci coinvolge ogni giorno di più.</span></div>
<div style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">Per me ed Eleonora, la campagna ha sempre rappresentato una fuga dalla, seppur affascinante, grande città, un’opportunità di disconnessione dal lavoro d’ufficio e connessione con quella pace che solo la natura può regalare.</span></div>
<div style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">L’idea di "<strong>Zafferano</strong> Saraceno" nasce da una serie di “fortunati eventi” che ci hanno invogliato a voler scommettere su questa pianta nel nostro territorio. Sicuramente il primo fortunato evento è stato semplicemente aver visto una trasmissione in TV in cui si parlava di tre giovani ragazzi che hanno iniziato, come noi, ad appassionarsi a questa coltura. Ci siamo rispecchiati in loro, e guardandoci negli occhi abbiamo detto “perché non iniziare anche noi?”. Da lì in poi, vi assicuro, che è stato un susseguirsi di emozioni, dall’incontro con due esperte signore conosciute nell’altopiano di Navelli, zona famosa per la produzione di <strong>Zafferano</strong> DOP, che ci hanno mostrato su campo la raccolta e la successiva lavorazione degli stimmi, arrivando poi alla nostra prima sperimentazione su campo con pochi bulbi nel 2013 ampliando la produzione nel 2014, visti i buoni risultati, arrivando ad oggi dove con molta più consapevolezza finalmente stiamo cercando di farci conoscere sul mercato. </span></div>
<div style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: "courier new" , "courier" , monospace;">L’unica cosa certa che io ed Eleonora possiamo sicuramente affermare è che il prodotto finale che questa pianta ci dona è direttamente proporzionale all’amore che noi diamo ad essa.</span></div>
<div style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dxbmeOcPZ8iEYYAZe_B58UzJMm9B0K8CgWyTh2220yAfnw0xIt8suKXkOhweVkZBE6HE190OhhcydFUL9IrnA' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Seguiamoli, il nascituro e-commerce, mi assicura Alessandro, sarà prestissimo on web!!!<br />
Dai ragazzi, forza, avanti così, in bocca al lupo per tutto e mi raccomando...<br />
<strong>zafferano</strong> uber alles!!!<br />
</div>
Amici delle Speziehttp://www.blogger.com/profile/04350306966500681590noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-667169406343719887.post-26166852684820251712016-01-13T19:03:00.000+01:002016-01-13T19:20:12.490+01:00Piccante mania...<div style="text-align: justify;">
Carissimi amici,</div>
<div style="text-align: justify;">
bentornati e buon anno!!!<br />
<br />
Ricordate il nostro viaggio a Londra? (<a href="http://amicidellespezie.blogspot.it/2015/06/camden-town-spice.html" target="_blank">Camden Town Spice</a>)<br />
Ebbene, tra le varie esperienze, capitammo a pranzo da <a href="http://www.wahaca.co.uk/" target="_blank">Wahaca</a> a Covent Garden<br />
È un locale carinissimo, una catena di fast food ispirata ai mercati messicani… andateci, il posto è friendly e mangiar lì è bello: il cibo è buono, fresco e i prezzi ragionevoli!!!<br />
<br />
Ma veniamo a noi…<br />
quando siamo andati a pagare, sazi ed entusiasti, ci è stato regalato questo…</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-saWTQdz9Gk0/VpVJdRAtHaI/AAAAAAAABXk/_yWX6ek-w5k/s1600/1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://2.bp.blogspot.com/-saWTQdz9Gk0/VpVJdRAtHaI/AAAAAAAABXk/_yWX6ek-w5k/s400/1.jpg" width="311" /></a></div>
<br />
“Beh, io non fumo” ho pensato, ma ecco la sorpresa….<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-LEWAQhA11TY/VpVIpbGb5zI/AAAAAAAABXQ/rqaWhXHNJSQ/s1600/2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://1.bp.blogspot.com/-LEWAQhA11TY/VpVIpbGb5zI/AAAAAAAABXQ/rqaWhXHNJSQ/s400/2.jpg" width="300" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nossignori, non è una scatoletta di fiammiferi… sono semi di <strong>peperoncino</strong>!!!</div>
<div style="text-align: justify;">
Ricordo Andrea: <em>“idea fantastica, che brillante operazione di marketing!!!”</em></div>
<div style="text-align: justify;">
Bene, da quel giorno non vedo l’ora che arrivi gennaio per poter finalmente seminare i nostri “<em>English <strong>Chili Peppers</strong></em>”e scoprire quale specie ci è toccata in sorte!!!</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<em>È il vero segreto del dono perfetto, no? </em></div>
<div style="text-align: center;">
<em>Creare un’attesa che rende ancora più bella ed emozionante la sorpresa.</em></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Voglio condividere con voi questo momento… si sa mai venisse voglia di emularci!!!</div>
<div style="text-align: justify;">
Vi terrò aggiornati sui risultati eh?! </div>
<div style="text-align: justify;">
<em>Buon Divertimento…</em></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
SEMINA</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La pianta del <strong>peperoncino</strong> cresce ovunque ma il suo clima ottimale è sicuramente quello tropicale, laddove le temperature non scendono mai sotto i 15 gradi e le ore di luce sono abbondanti praticamente tutto l’anno. Alle nostre latitudini quindi, se vogliamo avere buoni frutti, dobbiamo avere qualche accortezza!!!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
A partire dai primi mesi dell’anno, possiamo organizzarci con la semina in serra così da avere a disposizione piantine di 10-20 cm di altezza a fine primavera da trapiantare all'aperto, in vaso o nell'orto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Dobbiamo procurarci un terriccio ideale per le sementi, dovrà essere morbido e di grana fine, in modo da non ostacolare la crescita delle radici nei primi mesi di vita.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per quanto riguarda i vasi:</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- piccoli (4-5 cm di diametro) e tanti quanti i semi da piantare se un seme per vaso; </div>
<div style="text-align: justify;">
oppure</div>
<div style="text-align: justify;">
- più semi in un vaso grande, distanti l'uno dall’altro da separare al momento del trapianto.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-5cT600_RmXg/VpVLGBnUDFI/AAAAAAAABXw/tZvkW3c7fIk/s1600/3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="http://4.bp.blogspot.com/-5cT600_RmXg/VpVLGBnUDFI/AAAAAAAABXw/tZvkW3c7fIk/s400/3.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Acquistato il tutto, non si deve fare altro che interrare il seme a mezzo centimetro dalla superficie e rendere umida quest'ultima con l'aiuto di uno spruzzino. Evitare nel modo più assoluto i ristagni, per scongiurare l'insorgere di funghi e patologie varie.<br />
I vasi potranno stare in serra o in un posto caldo e luminoso (il davanzale sopra il termosifone è perfetto!), coperti da un contenitore di plastica trasparente e traforato.<br />
<br />
* Suggerimenti per una <a href="http://www.peperonciniperhobby.it/Guide/GuideSemina.html" target="_blank">mini serra self-made</a> *<br />
<br />
In condizioni ottimali, con la temperatura mantenuta costantemente sopra i 15-20°C, la germinazione avverrà in 3 o 4 settimane al massimo (alcune specie richiedono tempi più lunghi). Spunteranno allora le prime due "foglioline" (cotiledoni) e inizierà così la fotosintesi clorofilliana che, dando nutrimento, permetterà lo sviluppo di una pianta bella e rigogliosa.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-BFlcEqmjR8k/VpVLKGTRORI/AAAAAAAABYE/5fx2SdASLwo/s1600/4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="http://2.bp.blogspot.com/-BFlcEqmjR8k/VpVLKGTRORI/AAAAAAAABYE/5fx2SdASLwo/s400/4.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
TRAVASO </div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Quando comparirà le seconda serie di foglie (4 + le prime due iniziali) è il momento giusto per trasferire le nostre piantine in un vaso più grande (10-12 cm di diametro) con un terriccio ricco di sostanze nutritive e compost. D'ora in poi, la lunga esposizione alla luce del sole sarà fondamentale per la crescita del<strong> peperoncino</strong>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un fusto sottile e color verde pallido non è ok... provate con la luce artificiale (i classici neon tubolari a luce bianca oppure i pannelli LED con luce rossa e blu); se invece il fusto è robusto e di un bel verde deciso, tutto procede per il meglio…</div>
<div style="text-align: justify;">
Più tardi, con l'avvicinarsi della primavera e delle temperature più miti (sopra i 5-10° anche di notte), le piantine ora irrobustite (foglie dalla lunghezza di almeno 2cm e altezza pari o superiore a 8-10 cm) potranno essere spostate all'esterno per tutta la durata del giorno in un altro contenitore più grande (20-25 cm di diametro) oppure direttamente a terra.<br />
Ricordatevi di tenere sempre umido il terreno e aspettate la comparsa dei fiori… da questi nasceranno i frutti piccanti tanto desiderati!!!<br />
<br />
All'opera e buon lavoro...<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-So7JFK9ZK_0/VpaQQaO4NdI/AAAAAAAABYw/Li5Vz7nQOeY/s1600/peperoncini-piccanti-www_guarigionenaturale_com_.jpg" imageanchor="1"><img border="0" height="528" src="http://2.bp.blogspot.com/-So7JFK9ZK_0/VpaQQaO4NdI/AAAAAAAABYw/Li5Vz7nQOeY/s640/peperoncini-piccanti-www_guarigionenaturale_com_.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
</div>
alessiahttp://www.blogger.com/profile/08302124202259784721noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-667169406343719887.post-47674264291700945752015-12-10T11:56:00.002+01:002019-08-10T16:11:42.254+02:00SPAZIO allo CHEF #11: Polpette di pesce alle spezie cajun<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Ciao Giovanni, <br />
vieni vieni, accomodati pure... <i><b>Amici delle Spezie </b></i>da oggi è anche casa tua! <br />
Raccontaci qualcosa di te e, soprattutto, solleticaci l'appetito a modo tuo... <br />
<br />
Mi chiamo Giovanni Manisi (Blogger di <a href="http://www.zenzeroenuvole.it/" target="_blank">Zenzero e Nuvole</a>) e – come diceva Mengacci in una trasmissione di cucina di qualche anno fa, ben prima dell’era dello show cooking e degli chef superstar – sono solo “un uomo che cucina”. La passione per la cucina è nata quando sono uscito di casa, a vent’anni. </div>
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Mangiar bene mi era sempre piaciuto e mamma è sempre stata un’ottima cuoca, così ho pensato che per mangiare bene con pochi soldi in tasca avrei dovuto imparare a cucinare. Cucinare mi piacque da subito e gli amici ed i compagni si studi mi chiedevano sempre di cucinare per loro in cambio della spesa. </div>
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Qualche anno più tardi mi trasferii in Inghilterra per lavoro. Tornando a casa dall’ufficio la sera dovevo oltrepassare un mercato coperto con molte bancarelle di venditori indiani. La curiosità era forte per tutte quelle novità e quella cucina così profumata mi conquistò subito. Da quel momento le <b>spezie</b> divennero una vera e propria passione. Ho iniziato così dalla cucina indiana ma poi, recuperando <b>spezie</b> di un po’ tutto il mondo, ho iniziato a sperimentare sempre nuove <b>spezie</b>, nuove cucine, nuove ricette. </div>
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Di ritorno in Italia ho raccolto i miei appunti ed ho iniziato a semplificare le ricette rendendole più facilmente realizzabili delle originali ma ugualmente ricche. </div>
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La mia ricerca sulle <b>spezie</b> in cucina e sulla preparazione di miscele di <b>spezie</b> mi hanno portato alla creazione di un blog dove raccolgo le ricette di questi esperimenti culinari. Il titolo del blog è “Zenzero e nuvole” come quello di una bella raccolta di racconti di Simone Perotti, un libro che comprai perché ogni racconto ospitava una ricetta. Qui posto la maggior parte delle mie ricette, in genere introdotte da un piccolo racconto sugli ingredienti o sulle <b>spezie</b> utilizzate. </div>
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Oggi mi capita spesso di condurre dei brevi corsi di cucina a tema e noto con piacere che i presenti si divertono molto nello scoprire profumi e sapori insoliti.</div>
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<br />
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-sXix4c_HcsQ/Vmk4Jtba5PI/AAAAAAAAAGY/W6EcJ3DnC90/s1600/unnamed.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="432" src="https://4.bp.blogspot.com/-sXix4c_HcsQ/Vmk4Jtba5PI/AAAAAAAAAGY/W6EcJ3DnC90/s640/unnamed.jpg" width="640" /></a></div>
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<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
Per voi ho preparato delle polpette di pesce speziate utilizzando la miscela Cajun, tipica della tradizione culinaria di New Orleans. Intensa e intrigante, questa miscela è un mix che associa la forza del<b> peperoncino</b> e del <b>pepe</b> con l'aromaticità di erbe come timo e origano.<br />
<i></i><br />
<i>Ingredienti</i><br />
<br />
· 500 gr di filetto di merluzzo o altro pesce bianco<br />
· 100 gr di mollica di pane<br />
· 1 ciuffo di prezzemolo<br />
· 1 cucchiaino di<b> spezie</b> Cajun *<br />
· 1 uovo<br />
· Sale e <b>pepe</b><br />
· 50 gr di Parmigiano reggiano grattugiato<br />
· 1 cucchiaio di pangrattato<br />
· Olio per friggere<br />
<br />
<i>Preparazione</i><br />
<br />
1. Cuocete il pesce a vapore o lessatelo<br />
2. Passate la mollica di pane nel mixer con il prezzemolo<br />
3. Aggiungete il pesce ed il formaggio grattugiato e aggiustate di sale<br />
4. Amalgamate bene il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo ed aggiungete l’uovo e le <b>spezie</b>.<br />
5. Riponete il composto in una ciotola, sigillatela con un coperchio o della pellicola e lasciatela in frigo per una mezz’oretta almeno affinché le <b>spezie</b> insaporiscano il pesce<br />
6. Una volta tolta dal frigo, formate delle polpettine grandi come una noce e passatele nel pangrattato.<br />
7. Friggetele in abbondante olio di arachide ben caldo.<br />
8. Servitele ben calde dopo averle spolverate con poco sale.</div>
<br />
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* <b><i>Preparazione miscela Cajun</i></b><br />
<br /></div>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-aLCgkv8gpV0/VmhxTOTG9tI/AAAAAAAAAGI/2yAOR2eZgqU/s1600/cajun.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-aLCgkv8gpV0/VmhxTOTG9tI/AAAAAAAAAGI/2yAOR2eZgqU/s400/cajun.png" width="193" /></a>1 Cucchiaio di<b> peperoncino </b>piccante macinato<br />
<br />
<br />
1 Cucchiaio di aglio disidratato<br />
<br />
<br />
2 Cucchiai di <b>paprika dolce</b><br />
<br />
<br />
½ Cucchiaino di origano (fresco o secco)<br />
<br />
<br />
1 Cucchiaio di timo (fresco o secco)<br />
<br />
<br />
1 Cucchiaino di <b>pepe nero</b> macinato<br />
<br />
<br />
1 Cucchiaio di cipolla disidratata<br />
<br />
<br />
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Mammamia quanto ci piace la miscela di<b> spezie</b> Cajun! <br />
Diciamola tutta, andiamo pazzi per la cucina cajun tutta... la tradizione cibaria francofona che incontra e si fonde con le nuances culinarie dell'immigrazione ispanico-tedesca e fa esplodere l'eccentrica e poco yankee New Orleans in un trionfo di fragranze colorate. <br />
L'altermondialismo gastronomico - la contaminazione in genere - da sempre buoni frutti e allora... <br />
evviva la polpetta!!<br />
<br />
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-Qjdim4eVPUo/VmlZ6fRKZlI/AAAAAAAAAGo/9MVA7Zu31Cc/s1600/Polpette-di-pesce-in-stile-cajun.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="411" src="https://4.bp.blogspot.com/-Qjdim4eVPUo/VmlZ6fRKZlI/AAAAAAAAAGo/9MVA7Zu31Cc/s640/Polpette-di-pesce-in-stile-cajun.jpg" width="640" /></a></div>
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Amici delle Speziehttp://www.blogger.com/profile/04350306966500681590noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-667169406343719887.post-46419961843637041982015-11-30T19:12:00.003+01:002015-11-30T20:08:48.395+01:00Spezie vs PovertàSeguitemi...<br />
<br />
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anni fa, quando ero in dottorato, mi trovavo non di rado a meditar su questioni controverse, distanti anni luce dalla notoria leggerezza under 30: il dramma intollerabile e anacronistico della povertà nel mondo o quello mai risolto delle profonde iniquità socio-economiche di genere, razza, colore della pelle, orientamento religioso, etc. tra genti diverse di differenti aree del pianeta. <br />
Sia chiaro, non mi ero dato all’improvviso alle “facili” speculazioni, non ero impazzito, come non andavo maturando in assoluto propositi di missionariato; quello, era semplicemente il mio argomento di ricerca: incrociavo dati, vagliavo report e, non fa mai male, lasciavo correre l’immaginazione per spingermi oltre, senza per questo voler in alcun modo sminuire la portata delle questioni.<br />
Ma quello è il passato, ora mi occupo d’altro, <strong>spezie</strong> esattamente, eppure con lo stesso zelo di allora e immutata fantasia scopro un binomio promettente “<strong>spezie</strong>-povertà” che va guadagnandosi il credito della comunità scientifica tanto quanto l’attenzione di tutti quei soggetti coinvolti, a vario titolo, in progetti sul campo. Le prime, per diverse ragioni, sono ormai e sempre più sulla bocca di tutti, l’altra, non solo esiste, ma torna per questo di estrema attualità. </div>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-nW7wwkcK4To/VlnU0Q3_1mI/AAAAAAAAAuc/2nlzjcpWj3s/s1600/mappamondo-spezie.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://2.bp.blogspot.com/-nW7wwkcK4To/VlnU0Q3_1mI/AAAAAAAAAuc/2nlzjcpWj3s/s640/mappamondo-spezie.png" width="640" /></a></div>
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<a name='more'></a><div style="text-align: center;">
<em><strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">I Numeri</span></strong></em></div>
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<br />
Produzione, consumo e commercio di <strong>spezie</strong> nel mondo sono in continuo e costante aumento. Secondo i dati FAO (agenzia specializzata delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) nel 1965 si producevano ca. 1,7 milioni di tonnellate di<strong> spezie</strong> per un valore di ca. 720 milioni di dollari, oggi abbiamo toccato quota di 8,5 milioni ca. di tonnellate per un giro d’affari corrispondente di ca. 3,5 miliardi di dollari… carta canta!!!<br />
Primo produttore mondiale resta di gran lunga l’India (ca. 48%), seguita dalla Cina e poi staccata l’Indonesia.<br />
Il 96% ca. dell’output complessivo si realizza nei PVS (Paesi in Via di Sviluppo).<br />
Gli Usa così come i paesi dell’Europa e Medio Oriente hanno fatto importanti passi avanti utilizzando colture in serra, nuove tecniche produttive e tecnologie innovative, la loro resta comunque una produzione marginale poiché solo alcune specie si adattano ai climi temperati e continentali.<br />
Lo stato indiano si conferma pure come il più grande esportatore (ca. 45%) e consumatore al mondo (ca. 45%) di<strong> spezie</strong>.<br />
Maggiori importatori: Usa, Giappone e Unione Europea (Germania in primis).<br />
Il <strong>peperoncino</strong> si aggiudica sia il primato di<strong> spezia</strong> più prodotta (ca. il 37%) seguito dallo <strong>zenzero</strong>, sia quello di più commercializzata (ca. 20%) seguito dal <strong>pepe</strong>.</div>
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<em><strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">L’indagine</span></strong></em></div>
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Perché questo incremento vertiginoso e costante nella richiesta internazionale di <strong>spezie</strong>?<br />
- nuovi benestanti, spesso e volentieri anche ben istruiti, specialmente nei PVS, si vanno affacciando sul mercato. Questi signori cominciano ad apprezzare la buona tavola diventando consumatori esigenti e raffinati che non prescindono da un impiego generoso di aromi;<br />
- in Occidente grazie, ma non solo, ai fenomeni migratori continuano ad esser sempre più di moda e ricercate le specialità delle cucine etniche e fusion;<br />
- si è assistito, negli ultimi anni, ad un netto calo dei costi di trasporto e ad un aumento delle frequenze dei vettori cargo che trasportano merci ovunque, perfino nelle aree della terra più isolate.<br />
<br />
Per questo, nei PVS, pur tra mille difficoltà (carenze di finanziamenti, di macchinari e di infrastrutture per il trasporto, la siccità o comunque l’irregolarità delle piogge se necessarie) sempre più agricoltori, specialmente laddove la domanda interna è buona, stanno iniziando o spostando le loro produzioni verso le <strong>spezie</strong> e tutti quegli altri prodotti conosciuti come “high value products” (prodotti ad alto valore aggiunto). Questi rappresentano un’ottima opportunità per migliorare il loro stato sociale (donne in particolare) e diversificare le fonti di guadagno. Le <strong>spezie</strong> possono in più, date le loro proprietà antibatteriche, essere utilizzate anche in casa (baracche?!) per igienizzare, contribuire alla corretta nutrizione, fungono da rimedi medicinali, sono ottimi conservanti alimentari, ecc.<br />
Negli ultimi anni, molte ONG hanno compreso queste dinamiche ed hanno iniziato a offrire il loro sostegno per creare progetti dedicati, intravedendo nelle <strong>spezie</strong> un possibile modello di sviluppo sostenibile per uscire dalla povertà. </div>
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<span style="color: #660000; font-size: large;">CLICCA sulle foto per visionare i progetti </span></div>
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<a href="http://www.reggioterzomondo.org/index.php?page=Progetti&subpage=Madagascar&subsubpage=dettaglio_progetti&id=00026&prog=La dignità ha gli aromi delle spezie" target="_blank"><img alt="http://www.reggioterzomondo.org/index.php?page=Progetti&subpage=Madagascar&subsubpage=dettaglio_progetti&id=00026&prog=La dignità ha gli aromi delle spezie" border="0" height="640" src="http://3.bp.blogspot.com/-9oVCq1DpcRM/VlX_UKQ0QjI/AAAAAAAAAuM/_QwcezGgVG0/s640/Immagine1.jpg" width="476" /></a></div>
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<br /></div>
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<a href="http://www.migdev.org/projets/accompagnement-des-producteurs-du-safran-dans-lamelioration-qualitative-de-leur-production/" target="_blank"><img alt="http://www.migdev.org/projets/accompagnement-des-producteurs-du-safran-dans-lamelioration-qualitative-de-leur-production/" border="0" height="451" src="http://2.bp.blogspot.com/-IHA4UxxssM0/VlX-KgXzeYI/AAAAAAAAAtw/FEXfZOgMb-I/s640/05-SAFRAN-ceuillette-2-Large.jpg" width="640" /></a></div>
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<a href="http://icei.it/icei/project/sri-lanka-mae/" target="_blank"><img alt="http://icei.it/icei/project/sri-lanka-mae/" border="0" height="425" src="http://1.bp.blogspot.com/-fDQuBJDlg44/VlX-XnqpWWI/AAAAAAAAAt4/pY8GzAucDdo/s640/MAE4.jpg" width="640" /></a></div>
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<a href="http://icei.it/icei/project/progetto-sesamum/" target="_blank"><img alt="http://icei.it/icei/project/progetto-sesamum/" border="0" height="480" src="http://1.bp.blogspot.com/-ud41i4KaMxg/VlX-fROYQXI/AAAAAAAAAuA/OHB4zvDaAU8/s640/myanmar02.jpg" width="640" /></a></div>
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Occorre però che anche i governi inizino a fare la loro parte dato che per i piccoli agricoltori non è semplice competere in un mercato globale senza il sostegno finanziario ed un tessuto socio-economico adeguati. Tutto ciò potrebbe avere effetti moltiplicativi principalmente sull’occupazione data l’alta intensità di manodopera necessaria per la coltivazione, la raccolta, l’essicazione, la macinazione e tutte le altre procedure necessarie, operazioni queste tra l’altro nemmeno troppo complesse.<br />
<strong>Spezie</strong> quindi come prodotti di esportazione ideali per la crescita dei paesi sottosviluppati (specialmente nell’Africa sub-sahariana) laddove si stima che i piccoli agricoltori, perlopiù poveri, rappresentino ca. il 90 % dell’intera produzione. Le condizioni sarebbero buone dal momento che sono zone queste con climi caldi e tropicali, le tecniche e le attrezzature necessarie non comportano costosi investimenti e sono in più colture a bassa intensità tecnologica e ad alto impiego di capitale umano... manna dal cielo per Stati che hanno una bassa età anagrafica ed altissimi valori di disoccupazione giovanile. Il fatto poi che la maggior parte degli aromi sono essiccati elimina anche la necessità di ingenti capitali per la gestione della catena del freddo così come per l’immagazzinamento (possono essere conservate per periodi relativamente lunghi senza perdita in freschezza e qualità) e il trasporto (hanno un peso inferiore a tanti altri prodotti a parità di valore).<br />
Il mercato delle <strong>spezie</strong> è quindi un’alternativa più che valida da tenere in considerazione, è potenzialmente lucrativo e per molte varietà, vaniglia-chiodi di garofano-noce moscata/macis su tutte, il numero dei paesi impegnati nella produzione è ancora relativamente piccolo.<br />
A livello internazionale c’è tuttavia sempre più bisogno di procedure che standardizzino e garantiscano livelli di qualità elevata, compatibili con quelli occidentali, specialmente a livello sanitario. Quindi, tra le prossime sfide:<br />
- poter contare su adeguate forniture di acqua (dati i costi elevati nella creazione di sistemi di irrigazione e dighe) non contaminata;<br />
- disporre di fertilizzanti idonei e a norma;<br />
- bisogno assoluto di prevenire e combattere le possibili manifestazioni parassitarie;<br />
- etc.</div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<em><strong><span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;">Conclusioni</span></strong></em></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Le premesse come visto ci son tutte, ma non basta, occorrono la seria volontà e la partecipazione attiva di tutti gli attori presenti.<br />
Nel frattempo, lo scongiuro, usciamo sull’istante e una volta per tutte dalle patetiche logiche assistenziali. Sappiate che ogni anno fiumi di denaro vengono puntualmente riversati dalle organizzazioni internazionali (Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale, etc.) ai Paesi più indigenti (a chi?!)... perlopiù, un irrazionale stillicidio di fondi che si perde in infiniti rivoli e che ha come effetto la perdita, l'ennesima, di un'opportunità e la fatale deresponsabilizzazione delle comunità coinvolte. A conti fatti questa metodica si è rivelata sterile, va ripensata o perfino rinnegata.<br />
La chiave di volta si chiama fiducia nella gente, messaggio chiaro per chi si ostina a credere, peggio a convincerci, di aver di fronte un branco di selvaggi smidollati, figli, quasi, di un Dio minore.<br />
Mettiamocelo in testa che non ci sono mai state e non ci saranno mai persone di serie A e soggetti da meno, al contrario di uomini perbene e turpi lestofanti; ma la paura del diverso non alberga innata nella mente e nel cuore della gente, è figlia piuttosto di certe ideologie a posta architettate pei meschini tornaconti del burattinaio establishment occidentale.<br />
La miseria e l'emarginazione però, a dispetto di tanto sciacallaggio massmediale, son cose serie... maledetti dollaroni fautori d'odio e d'ignoranza!!!<br />
E allora, la fiducia genera speranza, fonte inesauribile di passione, coraggio e volontà, dopodiché ognuno, e menomale, diviene artefice del proprio destino... ma il bello del gioco, signori miei, è proprio questo!<br />
Non mi illudo che le <strong>spezie</strong> possano esser la panacea d’ogni male, ma sono un ottimo punto di partenza e da qualche parte, in fin dei conti, bisogna anche iniziare… in più, facciamo presto visto che alla fame, ricordiamocelo, non piacciono i rimandi!<br />
<br />
Tempo scaduto... <br />
s<strong>pezie</strong> avanti tutta!!!<br />
</div>
Andreahttp://www.blogger.com/profile/17035322730852904398noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-667169406343719887.post-13126053622002844272015-11-21T17:48:00.000+01:002015-11-21T17:50:27.051+01:00Profumo di SPEZIE<div style="text-align: justify;">
Le <strong>spezie</strong> sono veramente un’infinita fonte di ispirazione,
doni e sorprese… al di là del fascino antico che sprigionano, della ricchezza
di storie ed aneddoti che le circondano, della varietà dei colori e delle forme
che le caratterizzano, penso anche alle loro proprietà, ricche come sono di molecole
preziose per il nostro corpo e la nostra mente, alle sfumature
aromatiche che apportano al nostro cibo e ai profumi celestiali che emanano… </div>
Ancora oggi, nonostante tutto, riescono a stupirmi e ad emozionarmi tanto da spingermi a dire che:<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: purple;"><em> <strong>“...il richiamo delle spezie mi scorre nelle vene, inarrestabile”</strong></em><strong> </strong></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: purple;">("<em>La Maga delle Spezie</em>" di Chitra Banerjee Divakaruni)</span></div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-GX-vtS4jfCs/VkzObNDI8mI/AAAAAAAABVE/UklC4c7qlJg/s1600/spezie.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="277" src="http://1.bp.blogspot.com/-GX-vtS4jfCs/VkzObNDI8mI/AAAAAAAABVE/UklC4c7qlJg/s640/spezie.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<a name='more'></a>Il post di oggi l’ho chiamato “Profumo di<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><strong>spezie</strong>”… eh si perché le <strong>spezie</strong>, tra l’altro,
sono ricche di essenze profumate, imprigionate negli oli essenziali concentrati
nei fiori, frutti, foglie, radici o cortecce, con lo scopo di attirare gli
insetti impollinatori o allontanare quelli nocivi, difendersi dai danni
ambientali o stimolare il proprio metabolismo… ed inconsapevolmente <i style="mso-bidi-font-style: normal;">(forse!)</i> per allietare e curare l’essere
umano…<br />
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: justify;">
<o:p></o:p> </div>
<div style="text-align: justify;">
L’uso del profumo risale alla notte dei tempi, tanto nelle
pratiche religiose quanto nell'arte più profana della seduzione. Il legame tra ciò che è divino e il profumo è da sempre ben documentato: basti pensare che la parola <i style="mso-bidi-font-style: normal;">profumo </i>deriva da<i style="mso-bidi-font-style: normal;"> per fumum o pro fumo </i>termini latini usati per indicare le offerte
sacrificali che assieme ad erbe, <strong>spezie</strong> e incensi venivano bruciate
(fumigazioni) per inviare messaggi in cielo a dei e antenati. </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-_Yqm8hqI2ec/VlCLfGe50HI/AAAAAAAABV0/nQzoo4zPxn8/s1600/486369071c8ac7a9a2932efff162e800.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://3.bp.blogspot.com/-_Yqm8hqI2ec/VlCLfGe50HI/AAAAAAAABV0/nQzoo4zPxn8/s640/486369071c8ac7a9a2932efff162e800.jpg" width="425" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<o:p></o:p> </div>
<div style="text-align: justify;">
Oltre a questa funzione, già nell’antichità
il profumo si usava per sedurre, per puro piacere personale. Ma l’aspetto sul
quale voglio concentrarmi è l’effetto che un effluvio può avere sulla nostra
mente.</div>
<div style="text-align: justify;">
<o:p></o:p> </div>
<div style="text-align: justify;">
Se gli aromi da una parte stimolano, facendoli
riaffiorare e vibrare, i nostri ricordi (magari di avventure o viaggi lontani)...</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: #f3f3f3; color: purple;">c’è
chi scrive:</span><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="background-color: #f3f3f3; color: purple;"> <strong>“Le spezie permettono di
assaporare il gusto del rischio nel conforto della propria casa, combinando il
fascino profondo dell'avventura con un casalingo sentimento di sicurezza”</strong></span> </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<em></em> </div>
<div style="text-align: justify;">
... dall’altra esercitano importanti azioni sul
nostro umore (provocando stati d’animo positivi o negativi, risvegliando emozioni), fino a ripercuotersi sul benessere fisico.</div>
<div style="text-align: justify;">
<o:p></o:p> </div>
<div style="text-align: justify;">
L’uso del potenziale terapeutico degli aromi (aromaterapia)<strong> </strong>si basa proprio sull’applicazione degli
oli essenziali naturali ricavati dalle piante aromatiche (tra queste, le
<strong>spezie</strong>!).</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-7mYSmhwVYO8/VlCLyWjSVyI/AAAAAAAABV8/gulGssS9_2Q/s1600/aromaterapia%2B1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="448" src="http://2.bp.blogspot.com/-7mYSmhwVYO8/VlCLyWjSVyI/AAAAAAAABV8/gulGssS9_2Q/s640/aromaterapia%2B1.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<o:p></o:p> </div>
<div style="text-align: justify;">
Alcune fragranze hanno un <strong><span style="font-weight: normal; mso-bidi-font-weight: bold;">linguaggio olfattivo</span></strong>
proprio e instaurano dialoghi con il nostro inconscio: raggiungono la parte più
antica e profonda del nostro cervello e sono in grado di produrre effetti
benefici non solo sul piano emotivo e mentale, ma anche fisico. Numerose
malattie infatti possono insorgere sul terreno di una motivazione psicologica, e anche in questo caso le essenze possono aiutarci armonizzando le
nostre sensazioni.</div>
<div style="text-align: justify;">
<o:p></o:p> </div>
<div style="text-align: center;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="color: purple;"><strong>"Di tutti i
sensi l’odorato è quello che mi colpisce di più. </strong></span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="color: purple;"><strong>Come fanno i nostri nervi a
farsi sfumature, interpreti sottili e sublimi, di ciò che non si vede, non si
intende, non si scrive con le parole? </strong></span></i><i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="color: purple;"><strong>L’odore è come un’anima, immateriale"</strong>
</span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><span style="color: purple;">(Marcel Hanoun)</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><o:p></o:p></i> </div>
<div style="text-align: justify;">
Nel sistema olfattivo le connessioni nervose tra
i recettori e il cervello seguono una via diversa da quella degli
altri sensi, non subiscono la censura cerebrale, saltano la stazione talamica e
vanno dritte alla zona limbica (sede di
elaborazione delle emozioni e dell’umore, responsabile tra l'altro del nostro istinto e
comportamento). </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-FKe_0cRwUqw/VlCIK4E50TI/AAAAAAAABVg/ggaaE0Kv4kE/s1600/SISTEMA_LIMBICO.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="310" src="http://2.bp.blogspot.com/-FKe_0cRwUqw/VlCIK4E50TI/AAAAAAAABVg/ggaaE0Kv4kE/s400/SISTEMA_LIMBICO.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<o:p></o:p> </div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: purple;">“<i style="mso-bidi-font-style: normal;"><strong>Il
cervello umano ha le sue radici nel sistema limbico, come un albero nella
terra, e da esso trae energia e ispirazione attraverso gli stimoli olfattivi</strong></i>”
</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: purple;">("<i style="mso-bidi-font-style: normal;">Profumi celestiali"</i> di Suzanne
Fischer Rizzi)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<o:p></o:p> </div>
<div style="text-align: justify;">
Quindi, mentre gli stimoli sonori o visivi
vengono elaborati dalla ragione, gli stimoli odorosi agiscono addirittura prima
che ce ne possiamo rendere conto, innescando reazioni a catena sul sistema
ormonale e provocando la produzione di sostanze neurochimiche, ad esempio: le
encefaline che calmano il dolore, provocano stati di felicità e senso di
benessere; le endorfine che oltre a sedare il dolore sono stimolanti sessuali;
la serotonina che calma e rilassa; l’adrenalina che stimola e sveglia.</div>
<div style="text-align: justify;">
<o:p></o:p> </div>
<div style="text-align: justify;">
Ogni olio essenziale ha molte qualità, può essere
sfruttato in vari modi e per molti disturbi: tramite applicazione sulla pelle
con massaggi o impacchi, tramite bagni, ingestione o inalazione. Quest’ultima esalta
la nota aromacologica (aromatica e psicologica) degli oli essenziali, cioè il
loro effetto sull’umore, lo stato d’animo e su alcune malattie psico-somatiche!</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-J6py7AS7nCI/VlCHuDf5X1I/AAAAAAAABVU/OasOsPpka9A/s1600/egittoessenze.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="433" src="http://2.bp.blogspot.com/-J6py7AS7nCI/VlCHuDf5X1I/AAAAAAAABVU/OasOsPpka9A/s640/egittoessenze.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
A tale scopo è possibile utilizzare singole
essenze o apposite miscele. Può essere sufficiente inspirare il
profumo che si sprigiona dal flacone che li contiene, da un fazzoletto o un
batuffolo bagnato con una o due gocce; oppure tramite diffusione ambientale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<o:p></o:p> </div>
<div style="text-align: justify;">
Ma quali <strong>spezie</strong> usare per inviare “messaggi” alla
nostra sfera cerebrale?</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-f-2SSUoKXXI/VlCOwgDUMpI/AAAAAAAABWU/6NVqtcbArgM/s1600/Immagine2.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="452" src="http://3.bp.blogspot.com/-f-2SSUoKXXI/VlCOwgDUMpI/AAAAAAAABWU/6NVqtcbArgM/s640/Immagine2.png" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Qualche goccia di <strong>Pepe</strong> per allontanare stanchezza
e pigrizia. Aumentare la concentrazione e aprire al cambiamento. </div>
<div style="text-align: justify;">
<o:p></o:p> </div>
<div style="text-align: justify;">
<strong>Zenzero</strong> per rigenerare le energie e contrastare
timidezza e paura. <o:p></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
<strong></strong> </div>
<div style="text-align: justify;">
<strong>Cannella</strong> per<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>risvegliare il desiderio e il vigore sessuale. Eliminare l’apatia e
sconfiggere le sensazioni di solitudine. </div>
<div style="text-align: justify;">
<o:p></o:p> </div>
<strong>
</strong><br />
<div style="text-align: justify;">
<strong>Vaniglia</strong> per calmare i nervi e suscitare una
sensazione di benessere. <o:p></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<strong>Anice verde</strong> contro l’ansia. </div>
<div style="text-align: justify;">
<o:p></o:p> </div>
<strong>
</strong><br />
<div style="text-align: justify;">
<strong>Cardamomo</strong> per donare ottimismo e favorire il
gradimento di sé e degli altri. <o:p></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<strong>Coriandolo</strong> per favorire il pensiero creativo e
migliorare la memoria. Agisce inoltre nelle manifestazioni psicosomatiche
legate allo stress che interessano principalmente l’apparato digerente. <o:p></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<strong>
</strong><br />
<div style="text-align: justify;">
<strong>Ginepro</strong><span style="mso-spacerun: yes;">
</span>per aprire la mente, donare forza ed eliminare l’ansia.<o:p></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Che meraviglia!!!<o:p></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
Continuate a seguirci… presto prepareremo insieme
un Profumo di <strong>Spezie</strong>…<o:p></o:p></div>
<div style="text-align: justify;">
<o:p> </o:p></div>
</div>
alessiahttp://www.blogger.com/profile/08302124202259784721noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-667169406343719887.post-1149140200940972302015-10-30T18:00:00.000+01:002019-08-10T16:10:05.653+02:00SPAZIO allo CHEF #10: Cantucci speziati con crema di caffè all'anice stellato <div style="text-align: justify;">
Olà,</div>
<div style="text-align: justify;">
rieccoci con la rubrica "SPAZIO allo CHEF".</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Oggi è venuta a trovarci Pasqualina (<em><a href="https://www.facebook.com/Pasqualina-in-Cucina-714394021985628/?fref=ts" target="_blank">Blogger gastronomica</a></em>)... andiamo a conoscerla e vediamo un po' come ha deciso di allettarci.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Salve a tutti, sono Pasqualina e da quando mi è stata diagnosticata la celiachia, mi diletto a cucinare senza glutine. Mi piace sperimentare nuove ricette, usando soprattutto i prodotti del mio orto, e aggiungendo, quando è possibile, delle <strong>spezie</strong> per dare quel tocco in più che solo loro sanno dare. Visto che il Natale si avvicina, ho scelto questa ricetta, usando le mandorle del mio giardino e alcune <strong>spezie</strong> tra le mie preferite. Ovviamente tutto rigorosamente senza glutine.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-6XCesUgRj2A/VjJPyXmyDGI/AAAAAAAAAFU/RYzWcB496d0/s1600/C__Data_Users_DefApps_AppData_INTERNETEXPLORER_Temp_Saved%2BImages_12087207_923431151081913_7959350888133240379_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="442" src="https://4.bp.blogspot.com/-6XCesUgRj2A/VjJPyXmyDGI/AAAAAAAAAFU/RYzWcB496d0/s640/C__Data_Users_DefApps_AppData_INTERNETEXPLORER_Temp_Saved%2BImages_12087207_923431151081913_7959350888133240379_o.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a><span style="background-color: white;"></span><em>Ingredienti per i cantucci:</em><br />
<br />
- 250 gr farina per dolci<br />
- 180 gr mandorle non pelate<br />
- 10 <strong>chiodi di garofano</strong><br />
- 2 uova<br />
- 2 cucchiai di zucchero per spennellare la superficie<br />
- 1 cucchiaino di <strong>cannella</strong> in polvere<br />
- 1 cucchiaino di lievito per dolci<br />
- un pizzico di sale<br />
<br />
<em>Ingredienti per la crema al caffè:</em><br />
<br />
- 170 ml latte<br />
- 80 ml caffè <strong>speziato</strong> all'<strong>anice</strong><br />
- 2 cucchiai di zucchero<br />
- 2 cucchiai di farina<br />
- 1 uovo<br />
<br />
<em>Preparazione</em><br />
<br />
In una ciotola versare la farina, lo zucchero, i <strong>chiodi di garofano</strong> (ridotti in polvere), la <strong>cannella</strong>, le mandorle e il lievito e mescolare. <br />
<div style="text-align: justify;">
Unire le uova e un pizzico di sale. </div>
<div style="text-align: justify;">
Impastare bene e versare il composto su una spianatoia infarinata, poi dividerlo in due parti e formare dei filoncini che andranno posizionati su una placca foderata di carta forno. </div>
<div style="text-align: justify;">
Per rendere la superficie più lucida, spennellarla con una "pappetta" formata da 2 cucchiai di zucchero e pochissima acqua. </div>
<div style="text-align: justify;">
Cuocere per 15 minuti a 240 gradi e proseguire per altri 25 minuti a 180 gradi (nella parte centrale del forno). </div>
<div style="text-align: justify;">
Quando i filoncini sono cotti, tirarli fuori dal forno e tagliarli in obliquo per dargli la classifica forma di cantuccio. </div>
<div style="text-align: justify;">
Riposizionare tutti i cantucci nel forno per 5 minuti, giusto il tempo che si tostano un po'. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ed ecco i cantucci pronti.<br />
Preparare il caffè con la moka mettendo insieme all'acqua una stellina di <strong>anice stellato</strong>. </div>
<div style="text-align: justify;">
Preparare la crema mettendo il caffè e il latte in un pentolino e portare a bollore. </div>
<div style="text-align: justify;">
Da parte mescolare bene l'uovo con lo zucchero e la farina e unire i due composti facendo cuocere bene la crema.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-iJIP4bYSlDo/VjJS26aBDyI/AAAAAAAAAFg/nkttGBYvz-k/s1600/C__Data_Users_DefApps_AppData_INTERNETEXPLORER_Temp_Saved%2BImages_12194711_923431231081905_5997562193291777295_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="442" src="https://3.bp.blogspot.com/-iJIP4bYSlDo/VjJS26aBDyI/AAAAAAAAAFg/nkttGBYvz-k/s640/C__Data_Users_DefApps_AppData_INTERNETEXPLORER_Temp_Saved%2BImages_12194711_923431231081905_5997562193291777295_o.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Noi da par nostro abbiamo provato (sicuramente non con gli stessi risultati): l'inzuppo una favola e la tazzina, come appena lavata... senza ombra di dubbio, pollice in su!!!</div>
<div style="text-align: justify;">
Eh, brava la nostra Pasqualina... <br />
<br />
Buon lavoro <em>amica delle <strong>spezie!</strong></em></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
</div>
Amici delle Speziehttp://www.blogger.com/profile/04350306966500681590noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-667169406343719887.post-61414254514808738422015-10-21T18:51:00.004+02:002019-08-10T16:05:29.994+02:00Spezie “per caso”: taccuini di viaggio aromatici #4 <div style="text-align: justify;">
Bentornati...</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
tenetevi forte perché oggi finalmente scriverò di un mito... anzi 2: il <b>P</b><strong>epe</strong> e l'India.<br />
<br />
Il primo, alias il “re tra le <strong>spezie</strong>”, è autoctono dell'India sud-occidentale. </div>
<div style="text-align: justify;">
Fin dalla notte dei tempi, cresce rigoglioso tra le fitte e verdissime foreste tropicali dei Ghati occidentali, la catena montuosa che si affaccia sulla <i>mitica</i> Costa del o di Malabar. </div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Mitica</i> perché in passato questa regione litoranea, che corrisponde grosso modo alla parte settentrionale dello stato del Kerala, ha rappresentato coi suoi empori marittimi lo snodo principe di tutto il traffico commerciale delle merci pregiate (tra queste, le sostanze aromatiche) provenienti da est e dirette verso quell'occidente bramoso quanto mai di articoli rari e preziosi.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-cJr_ZgXwkSE/Vie-aNSZbKI/AAAAAAAAAqo/_vAqG9Pg8P4/s1600/bacche%2Bpepe.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="442" src="https://1.bp.blogspot.com/-cJr_ZgXwkSE/Vie-aNSZbKI/AAAAAAAAAqo/_vAqG9Pg8P4/s640/bacche%2Bpepe.png" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a><span style="background-color: white;"></span>La pianta del <strong>pepe</strong> per crescere necessita di un clima umido, terreni ben irrigati, ma non allagati, livelli ottimali di ombra e ventilazione, e una pianta di supporto su cui arrampicarsi.<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-FePVeSXWKKM/VifAebRLpFI/AAAAAAAAAq8/8gbKu-Br_CE/s1600/pianta%2Bpepe.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="562" src="https://3.bp.blogspot.com/-FePVeSXWKKM/VifAebRLpFI/AAAAAAAAAq8/8gbKu-Br_CE/s640/pianta%2Bpepe.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Se tutto va bene, comincia a fruttificare intorno al quarto anno di vita e lo fa pressapoco per 7 periodi consecutivi o più.</div>
<div style="text-align: justify;">
I grani del rampicante possono essere raccolti a maturazione non ancora ultimata (<strong>pepe</strong> nero o verde) o lasciati stagionare e poi usati interi, ma solo in rarissimi casi (<strong>pepe</strong> rosso), o sgranati per estrarne i semi (<strong>pepe</strong> bianco).<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-PO5bV7sMml0/VifBgMSsvbI/AAAAAAAAArM/nJSs0tQbw7E/s1600/pepe%2Bbacche.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://2.bp.blogspot.com/-PO5bV7sMml0/VifBgMSsvbI/AAAAAAAAArM/nJSs0tQbw7E/s640/pepe%2Bbacche.jpg" width="480" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Seconda <strong>spezia</strong> più commercializzata al mondo dopo il <strong>peperoncino</strong>, il Vietnam ne detiene ormai da tempo il primato produttivo (ca. 33%) ed esportativo (ca. 40%).<br />
<br />
Onnipresente in cucina: ma che te lo dico a fa, è utilizzato worldwide e i suoi effettivi impieghi sono, pensateci, potenzialmente infiniti.<br />
La fitoterapia da par suo lo inserisce in svariati rimedi di origine naturale avvalorandone così le millenarie proprietà terapeutiche.<br />
La cosmesi se ne serve qua e là sfruttandone quel pungente inconfondibile profumo...<br />
<br />
Negli annali il suo nome è una leggenda tanto che <em>The Economist</em> (settimanale londinese di attualità, politica, economia e finanza) in un articolo del 17 Dicembre 1998 titola: “la storia delle <strong>spezie</strong> è la storia dei commerci”. Ebbene il <strong>pepe</strong>, da solo, ha mosso ca. i ¾ del giro d'affari degli aromi.<br />
<br />
<b>Secondo mostro sacro...</b><br />
che si può dir di originale di un paese come l'India per non cader nel già sentito o in quella sbadigliante retorica del “o la si ama o la si odia!”? </div>
<div style="text-align: justify;">
Nulla per l'appunto, niente di sensazionale che non siano quegli assodati ma oggettivi rimandi alla sua trasversale eccezionalità... un “continente” unico e straordinario: terra di maragià e di scioccante miseria, sporco e sfolgorante insieme, imponderabile e mai lo stesso.<br />
<br />
Specie se alla prima, fatevi pure in treno, bus o macchina il classico giro turistico (qui è d'obbligo!): la città rosa di Jaipur coi suoi palazzi monumentali (l’Hava Mahal, il complesso dei “Venti”, è a dir poco oltremondano!), </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-Ar2DMO1xqLQ/Vie13LKbzZI/AAAAAAAAApI/BT4R8UP6Uvc/s1600/Hawa%2BMahal%2B2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="460" src="https://4.bp.blogspot.com/-Ar2DMO1xqLQ/Vie13LKbzZI/AAAAAAAAApI/BT4R8UP6Uvc/s640/Hawa%2BMahal%2B2.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Agra lasciandovi imbambolare dal romanticissimo Taj Mahal,</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-4yrZ0GawN9Q/Vie2OnxV2uI/AAAAAAAAApQ/jgj6ys9U9ZQ/s1600/Taj%2BMahal.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="422" src="https://4.bp.blogspot.com/-4yrZ0GawN9Q/Vie2OnxV2uI/AAAAAAAAApQ/jgj6ys9U9ZQ/s640/Taj%2BMahal.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
l'esoterica Varanasi, indù fino al midollo </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-VmY4fA2Zgu8/Vie2XTuczRI/AAAAAAAAApY/0cBTNfXlcjo/s1600/Varanasi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="416" src="https://1.bp.blogspot.com/-VmY4fA2Zgu8/Vie2XTuczRI/AAAAAAAAApY/0cBTNfXlcjo/s640/Varanasi.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
o la medievale Khajuraho, terra di templi, tantrismo e trasognanza, etc., etc., etc...</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-g7SIr6H720A/Vie3uMW6_8I/AAAAAAAAApw/B0i-gQgZiT4/s1600/Immagine1.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="227" src="https://1.bp.blogspot.com/-g7SIr6H720A/Vie3uMW6_8I/AAAAAAAAApw/B0i-gQgZiT4/s640/Immagine1.png" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
ma che peccato trascurare gli scenari himalayani del nord più remoto immersi in un silenzio lunare e di una bellezza quasi commovente </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-eIsYGW-WSLM/Vie3_7xSDiI/AAAAAAAAAp4/XWKCSfbr0Aw/s1600/Himalaya.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://4.bp.blogspot.com/-eIsYGW-WSLM/Vie3_7xSDiI/AAAAAAAAAp4/XWKCSfbr0Aw/s640/Himalaya.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
o le caotiche-gigantesche e tanto indiane realtà metropolitane alla Calcutta,</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-eIQjyrP5amo/Vie4MtSzqWI/AAAAAAAAAqA/YliFUwqqn-M/s1600/Calcutta%2B2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="https://1.bp.blogspot.com/-eIQjyrP5amo/Vie4MtSzqWI/AAAAAAAAAqA/YliFUwqqn-M/s640/Calcutta%2B2.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
la giungla tropicale di salgariana memoria coi ritmi lenti del sud più autentico, </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-opI0fvBNdtI/Vie5Fkl9x-I/AAAAAAAAAqQ/r4af8Etb4Zk/s1600/kerala%2B2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://2.bp.blogspot.com/-opI0fvBNdtI/Vie5Fkl9x-I/AAAAAAAAAqQ/r4af8Etb4Zk/s640/kerala%2B2.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
ancora, le vestigia architettoniche-confessionali-idiomatiche-culinarie-etc. di epoca coloniale visibili nella Goa portoghese o nelle roccaforti ex-britanniche sparse un po’ per tutta la penisola...</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-otWHOta8mJg/Vie49T91JJI/AAAAAAAAAqI/vQ35KuxrK8M/s1600/Immagine%2B2.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="238" src="https://1.bp.blogspot.com/-otWHOta8mJg/Vie49T91JJI/AAAAAAAAAqI/vQ35KuxrK8M/s640/Immagine%2B2.png" width="640" /></a></div>
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</div>
<div style="text-align: justify;">
.... purtroppo o per fortuna, a voi la scelta, 1000 viaggi in uno!!!<br />
<br />
n.b. l'India con le sue dinamiche e le sue contraddizioni, per esser compresa, abbisogna di un corpo "nudo" e di un bagno d'umiltà, nulla va preso per scontato o dato per indubbio, ci vuole predisposizione d’animo e pazienza... il tempo farà il resto... e, ricorda, da un viaggio in India non si torna mai indietro come prima o meglio, forse, come dicono certi, non si fa proprio ritorno!!!<br />
<br />
Namasté.</div>
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Andreahttp://www.blogger.com/profile/17035322730852904398noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-667169406343719887.post-32618231870980334162015-10-14T20:38:00.000+02:002019-08-10T16:10:33.993+02:00"Chi l'ha visto?": l'agenda delle spezie insolite #3 <div style="text-align: justify;">
<strong><em>Signore e Signori vi presento Zanthoxylum Piperitum e i suoi fratelli, ovvero il Pepe di Sichuan!!!</em></strong><br />
<br />
Chiariamolo subito, nonostante il nome, questa <strong>spezia</strong> non ha niente a che vedere con il ben più noto <strong>pepe</strong> <strong>nero</strong>, se non che le bacche delle due specie si assomigliano vagamente. </div>
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<img border="0" height="640" src="https://3.bp.blogspot.com/-8t2N7z5cqTs/Vh0nF5ZmXLI/AAAAAAAABS4/vkFvQHKSaGs/s640/Zanthoxylum_sp_Blanco1_23.png" width="436" /></div>
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<br />
<a name='more'></a><br /></div>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-kISjTjrN9UU/Vh0tS6ddiII/AAAAAAAABTc/fHHcYwTz-fQ/s1600/pepe%2Bdi%2Bsichuan.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="254" src="https://1.bp.blogspot.com/-kISjTjrN9UU/Vh0tS6ddiII/AAAAAAAABTc/fHHcYwTz-fQ/s320/pepe%2Bdi%2Bsichuan.jpg" width="320" /></a><br />
Tra l'altro, particolarità e caratteristica di questa <strong>spezia</strong> è che, a differenza del vero <strong>pepe</strong> di cui si utilizza il frutto intero, i semi interni in questo caso vengono scartati e si usano solo i gusci che li contengono, generalmente previa tostatura.</div>
<br />
<br />
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<br />
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<br /></div>
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<em>Ma perché Zanthoxylum Piperitum e i suoi fratelli?</em> Perché per la precisione con il nome <strong>Pepe di Sichuan</strong> si indicano le bacche ottenute da diverse specie del genere <em>Zanthoxylum</em> (tra cui <em>Z. Piperitum, Z. Armatum, Z. Alatum, Z. Simulans</em>…), tutte appartenenti all’ampia famiglia delle Rutacee, la stessa degli agrumi, da cui il suo aroma particolare: un pò limonoso, blandamente piccante e caratterizzato da una leggera sensazione di intorpidimento che permane in tutta la bocca per qualche minuto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tra tutte queste specie, le piante di <em>Z. Piperitum</em>, per la forma armonica che sviluppano, la facilità di coltivazione, i fiorellini gialli e l’aroma delle foglie, sono spesso usate come bonsai, conosciute con il nome di <em><strong>Pepper</strong> Tree</em> o <em>Albero del <strong>Pepe</strong></em>.</div>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-kCTIhy6aKVw/Vh0mdXKPYcI/AAAAAAAABS0/ZCe_vf3qtz8/s1600/pepe%2Bsichuan%2Bbonsai.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="309" src="https://2.bp.blogspot.com/-kCTIhy6aKVw/Vh0mdXKPYcI/AAAAAAAABS0/ZCe_vf3qtz8/s320/pepe%2Bsichuan%2Bbonsai.png" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
A tavola, il <strong>Pepe di Sichuan</strong> è molto utilizzato nelle cucine di levante. Per esempio in Cina (soprattutto nel Sichuan, provincia del paese da cui prende nome la <strong>spezia</strong>), si accompagna spesso allo <strong>zenzero</strong> e all'<strong>anice stellato</strong> per dare personalità e vigore a svariate pietanze di pesce o carne bianca.<br />
<br />
È inoltre tra le aromatiche necessarie a comporre la famosa <b>“POLVERE DELLE 5 SPEZIE”</b>, indispensabile per riprodurre il gusto del cibo mandarino; ecco le dosi:<br />
<br />
macinate insieme 3 frutti di <strong>anice stellato</strong>, 2 cucchiai di <strong>pepe di Sichuan</strong>, 1 cucchiaio di semi di <strong>finocchio</strong> e 1 di <strong>chiodi di garofano</strong> e 1 stecca di <strong>cannella</strong> da 7-8 cm. Provate ad impanarci delle costine di maiale prima di grigliarle o cuocerle in forno... <em>e poi fateci sapere!!!</em><br />
<em><br /></em></div>
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</div>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-5XOgC10518A/Vh0q7Tr-iJI/AAAAAAAABTQ/HCxJ1vkRBoI/s1600/a15.1.15%255B1%255D.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-5XOgC10518A/Vh0q7Tr-iJI/AAAAAAAABTQ/HCxJ1vkRBoI/s320/a15.1.15%255B1%255D.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
In Giappone viene chiamato <em>sansho</em> ed è utilizzato coi tagliolini, le zuppe e i piatti di pollo; qui usano anche le foglie intere, chiamate <em>kinome</em>, per insaporire pietanze vegetali, soprattutto i germogli di bambù, e decorare zuppe.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-qs-GyB6tVB8/Vh0xXM9_KpI/AAAAAAAABTo/O1ihEFxfBRs/s1600/kinome.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://2.bp.blogspot.com/-qs-GyB6tVB8/Vh0xXM9_KpI/AAAAAAAABTo/O1ihEFxfBRs/s1600/kinome.png" /></a></div>
<br />
In Occidente, non ha sin qui mai ottenuto tanto credito... sperimentatelo sui dessert a base di fragole o frutti rossi, dove l’accostamento cromatico e il contrasto aromatico si sposano alla perfezione!!! <br />
<br />
<em><strong>E per quanto riguarda le proprietà terapeutiche di questa spezia?</strong></em><br />
<br />
In Oriente, da millenni, viene utilizzata una pasta ottenuta con le foglie da impiegar per uso esterno(cute o ferite) per la sua azione antipruriginosa e antidolorifica. L’azione analgesica viene inoltre sfruttata contro i dolori dentari (da cui il nome “albero del mal di denti” per indicare alcune varietà di Zanthoxylum): in quest'ultimo caso si utilizza un composto ricavato dalle bacche da applicare sul dente dolorante. Per dolori da artrosi o ascessi si prepara invece un decotto, bollendo i semi interi in acqua.<br />
Sempre con questa <strong>spezia</strong> si può preparare un tonico aromatico da utilizzare per il trattamento della febbre e della dispepsia. Inoltre, gli oli essenziali estratti dai semi di alcune piante del genere Zanthoxylum hanno mostrato importanti proprietà insetticide, antibatteriche, vermifughe, antinfiammatorie ed antiossidanti.<br />
<br />
<strong><em>Che dire... sarà pure una spezia insolita, ma non le manca proprio niente... fascino, aroma e proprietà da numero uno!!! ;)</em></strong></div>
alessiahttp://www.blogger.com/profile/08302124202259784721noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-667169406343719887.post-9320117942907686262015-10-02T17:15:00.000+02:002015-10-02T17:16:32.667+02:00Gnocchi di patate dolci con burro alla cannella e salvia<div style="text-align: center;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-s5o0ffkBh4s/VY7URKP6vjI/AAAAAAAAFlw/ZRBC03v-yu4/s1600/gnocchi-cannella_03.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="http://1.bp.blogspot.com/-s5o0ffkBh4s/VY7URKP6vjI/AAAAAAAAFlw/ZRBC03v-yu4/s640/gnocchi-cannella_03.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<i>"Ed ella ancora dormì un dolce sonno fra l'azzurre sue palpebre,<br />fra i bianchi lini, lisci e di lavanda fragranti,<br />mentr'egli dal suo nascondiglio portò fuori un mucchio<br />di mele e cotogne e zucca e susine candite<br />con gelatine più gustose che il cremoso latte rappreso,<br />e limpidi sciroppi tinti con <strong>cannella</strong>,<br />manna e datteri, su navi trasportati<br />da Fez, e tutte le drogate cose squisite che si trovano<br />da la serica Samarcanda fino al cedrifero Libano."</i></div>
<div style="text-align: center;">
<b>(John Keats, La Vigilia di S. Agnese)</b><br />
<strong></strong> </div>
<a name='more'></a>"Ridi, ridi che la mamma ha fatto gli gnocchi!"<br />
<div style="text-align: justify;">
Quante volte avremo sentito questo detto popolare, specialmente da piccoli quando qualsiasi cosa ci faceva ridere anche senza motivo. Eppure, quando ci sono gli gnocchi in tavola, non so a voi, ma a me compare sempre istintivamente un gran sorriso... sarà perché sono uno dei cibi di conforto per eccellenza, oppure perché la loro morbidezza ti ricorda l'infanzia, sta di fatto che non sono solo veloci da preparare ma anche così gustosi che uno tiro l'altro!</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Gli gnocchi alla <b>cannella </b>sono tipici della tradizione culinaria vicentina e, sebbene la ricetta originale preveda l'utilizzo della ricotta anziché delle patate ed aggiunga anche l'uvetta oltre alla <b>cannella</b>, ci siamo voluti comunque far ispirare per dare un tocco insolito al classico burro-e-salvia.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-dZxJ8A0-XPk/VY7UQSo3lwI/AAAAAAAAFl0/H3Hf--sXhHw/s1600/gnocchi-cannella_01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="422" src="http://2.bp.blogspot.com/-dZxJ8A0-XPk/VY7UQSo3lwI/AAAAAAAAFl0/H3Hf--sXhHw/s640/gnocchi-cannella_01.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Ingredienti per 2 persone:</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- 1 patata dolce grande</div>
<div style="text-align: justify;">
- 1 patata a pasta gialla grande</div>
<div style="text-align: justify;">
- 1 tazza di farina più altra per il piano di lavoro</div>
<div style="text-align: justify;">
- sale</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>- pepe nero</b></div>
<div style="text-align: justify;">
- 1 cucchiaino di <b>cannella</b></div>
<div style="text-align: justify;">
- 2 noci di burro</div>
<div style="text-align: justify;">
- un mazzetto di foglie di salvia</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Preparazione</i></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
Lessate le patate e passatele finché sono ancora calde.<br />
<div style="text-align: justify;">
Mettetele in una ciotola insieme ad un pizzico di <b>cannella</b>, sale e una macinata di <b>pepe </b>poi aggiungete gradualmente la farina.</div>
<div style="text-align: justify;">
Impastate velocemente e continuate ad aggiungete la farina fino a che avrete un impasto molto morbido ma non appiccicoso. Rovesciate sul piano di lavoro infarinato e formate dei cilindri con l'impasto. Tagliuate gli gnocchi con un coltello infarinato e se volete rigarli passateli semplicemente sui rebbi di una forchetta. Mettete gli gnocchi pronti su un canovaccio infarinato in modo che non aderiscano l'uno all'altro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Fate bollire l'acqua in una pentola e appena raggiunge il bollore abbassate la fiamma. Versate delicatamente gli gnocchi e scolateli non appena vengono a galla. Nel frattempo scaldate a fuoco lento il burro in una padella, aggiungete la <b>cannella </b>e la salvia e fate scurire leggermente. Appena gli gnocchi sono pronti, versateli direttamente nella padella e saltate velocemente per amalgamare tutto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se volete potete aggiungere del parmigiano grattato ma secondo noi sono già buonissimi così!</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-nWpVRFgffJg/VY7URlqZr4I/AAAAAAAAFmA/hZsoXq563dw/s1600/gnocchi-cannella_02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://4.bp.blogspot.com/-nWpVRFgffJg/VY7URlqZr4I/AAAAAAAAFmA/hZsoXq563dw/s640/gnocchi-cannella_02.jpg" width="538" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Giuliahttp://www.blogger.com/profile/12019109101067123310noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-667169406343719887.post-32828219833383581612015-09-25T18:49:00.000+02:002015-09-25T18:52:35.681+02:00Le spezie di Prete Gianni<div style="text-align: justify;">
Le <b>spezie</b> di chi?!<br />
Chi caspita è Prete Gianni?<br />
Nessuno, e non potrebbe essere altrimenti, conosce i termini esatti di questa storia. <br />
Proviamo a fare un po' d'ordine...<br />
<br />
<i><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">1165 d.C.</span></i><br />
<br />
La stagione delle crociate (9 conflitti sanguinosi, di natura religiosa, economica e geo-politica, avvenuti tra l’XI ed il XIII sec.) è partita già da tempo e il vicino Oriente è stato scelto, suo malgrado, come luogo d'elezione dell'umana follia.<br />
Sono anni che le milizie saracene stringono d’assedio la Terrasanta ed il cattolicesimo, tra scismi e investiture, è ad un passo dal baratro.<br />
Un bel dì, all’improvviso, alla sfarzosa corte di Costantinopoli (l’odierna Istanbul) di Manuele I Comneno, imperatore romano d’oriente o bizantino, giunge una strana lettera. <br />
La missiva, recapitata da un vescovo nestoriano libanese (una delle tante dottrine cristiane, non cattoliche), tale Ugo di Gebal, viene girata per conoscenza anche a papa Alessandro III e a Federico Barbarossa, imperatore del Sacro Romano Impero, le altre due maggiori istituzioni, temporale e spirituale, del Basso Medioevo.<br />
Lo scritto comincia così: “<em>io, Prete Gianni, per virtù e potere di Dio e di nostro Signore Gesù Cristo signore dei signori, a Manuele, governatore dei Romei, con l’augurio di salute e di procedere oltre per prosperare</em>…”<br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-iBOFVPZyE_M/VgFVZTS9DyI/AAAAAAAAAns/zzsC29Ui9_Q/s1600/Prester_John.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://1.bp.blogspot.com/-iBOFVPZyE_M/VgFVZTS9DyI/AAAAAAAAAns/zzsC29Ui9_Q/s400/Prester_John.jpg" width="390" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a>Poche righe ancora e l'enigmatico mittente si presenta come il più grande tra i sovrani esistenti sulla terra (72 re gli sono tributari) ed un cristiano devoto.<br />
<div style="text-align: justify;">
Ma cosa vorrà mai dalle autorità occidentali?<br />
Maggiormente, auspica una mobilitazione congiunta contro i nemici della croce per liberare il santo sepolcro dall’occupazione infedele…<br />
<br />
Segue un’illustrazione estremamente particolareggiata, bizzarra quanto incredibilmente suggestiva del fantomatico regno.<br />
I domini di Prete Gianni si estenderebbero, a detta sua, sulle tre indie (un Oriente indefinito e misterioso) e da lì fino al punto in cui sorge il sole. Le terre sono popolate di animali esotici e creature straordinarie: folletti, nani, giganti, ciclopi, centauri, minotauri, cinocefali, blemmi (esseri senza testa con il viso sul petto), sciapodi (individui con un unico e gigantesco piede, col quale si riparano dalla calura tropicale) ed altri, financo le leggendarie popolazioni cannibali di Gog e Magog.<br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-1ZuKhya_kI4/VgFUmOLRlzI/AAAAAAAAAnk/BIea_QDY7-g/s1600/Mostri.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="261" src="http://1.bp.blogspot.com/-1ZuKhya_kI4/VgFUmOLRlzI/AAAAAAAAAnk/BIea_QDY7-g/s400/Mostri.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Il sacerdote/monarca dimora in un palazzo enorme fatto di gemme cementate con l'oro, la terra, ricolma di latte, stilla miele a volontà ed il fiume che vi scorre trae origine direttamente dal Paradiso Terrestre. Ancora, tra le lande sconfinate del suo impero non esisterebbero povertà, avarizia né alcun genere di vizio. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
E le<b> spezie</b>? <br />
Ebbene, nel regno di Prete Gianni esisterebbe un grande bosco di <b>pepe</b> popolato dai serpenti e quando questo giunge a maturazione i sudditi incendiano la selva così che i rettili se la danno a gambe ed il <b>pepe</b> può essere finalmente raccolto. Questo giustificherebbe anche l’aspetto della <b>spezia</b>: di colore scuro e grinzoso.</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Per approfondimento: la lettera di Prete Gianni (only for latinisti)<br />
<a href="http://www.accademiajr.it/bibvirt/giannitxt.html" target="_blank">http://www.accademiajr.it/bibvirt/giannitxt.html</a></div>
<div style="text-align: center;">
<br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
Il Medioevo europeo, si sa, è stato un periodo intriso di leggende e racconti inverosimili.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per tentar di comprenderne il motivo, dobbiamo per forza guardare ai cosiddetti secoli bui (appellativo che mi convince sempre meno!) come ad un’epoca dove imperavano, tra le altre cose: una povertà diffusa, una comprensibile e macroscopica ignoranza geografica e una fatale propensione alla superstizione. Per reazione, la gente del tempo aveva bisogno di sognare.</div>
<div style="text-align: justify;">
La vicenda di Prete Gianni si colloca perciò a pieno titolo in quello scenario, ma stavolta è diverso... per la prima volta, c'è pure una prova concreta, la lettera (che esiste veramente in almeno tre versioni: una in latino, una in francese antico e l’altra in lingua franco-normanna), della presenza di un meraviglioso e ricchissimo, testuale, "regno cristiano al di là del mare"... <br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-Px-EqqEmkgM/VgJxu_VkX6I/AAAAAAAAAoc/IAk_RGdoYGQ/s1600/perceval.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="361" src="http://3.bp.blogspot.com/-Px-EqqEmkgM/VgJxu_VkX6I/AAAAAAAAAoc/IAk_RGdoYGQ/s400/perceval.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<i></i><br />
<br />
<i><span style="color: #660000;">Prete Gianni: falso storico o un personaggio realmente esistito? Ma chi esattamente?</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
C’è chi pensa Gengis Khan, altri propendono per un imperatore indiano o meglio ancora un principe cinese, chi si lancia perfino nella bislacca ma suggestiva ipotesi di una discendenza da uno dei re Magi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Marco Polo, nel “Milione”, sostiene che si tratti di un sovrano di etnia mongola convertito al cristianesimo che avrebbe assunto anche un ruolo di guida spirituale. Prete Gianni in questo assunto non sarebbe allora una persona ben precisa, ma piuttosto una figura istituzionale di una chiesa cristiana orientale (Manichea o Nestoriana), una carica religiosa di tipo ereditario che, verso il finire del XII sec., probabilmente nel pieno di una crisi politico-istituzionale, avrebbe cercato aiuti militari di qua dal mondo tramite una lettera.<br />
Invero, i più sostengono che la figura di Prete Gianni sia solo un'utopia medievale:<br />
- un'innocua fantasticheria per coloro che vedono nel suo "felice" reame nient'altro che quel prototipo di mondo ricco, potente e incorrotto, fortemente radicato nell'immaginario collettivo di allora e mai abbastanza agognato.<br />
- un coup de théâtre, spacciato per miracolo, a detta di quelli che, invece, tra le righe della lettera (un cristiano ossequioso che invita i confratelli occidentali ad unirsi a lui in un battaglia campale contro gli infedeli... insomma, niente di più di un'ennesima crociata), ravvisano un pretesto meschino alle smanie di espansione religioso/commerciali di un'Europa cattolica prossima al collasso.<br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-mgacQyi5Mo4/VgJxI8wMtUI/AAAAAAAAAoQ/RfAnbGWh7yY/s1600/GIANNI%2BPRETE.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://3.bp.blogspot.com/-mgacQyi5Mo4/VgJxI8wMtUI/AAAAAAAAAoQ/RfAnbGWh7yY/s400/GIANNI%2BPRETE.JPG" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<i></i><br />
<em></em><br />
<i><span style="color: #660000;">E quale sarebbe stata l'ubicazione del suo fantasmagorico impero?</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Si è ipotizzato di tutto: Persia, Egitto, Etiopia, India, Mongolia, Cina, Indocina e via discorrendo.</div>
<div style="text-align: justify;">
La verità, come dicono in molti, è che man mano che gli avventurieri si allontanavano dal Mediterraneo, il Prete Gianni recedeva sempre verso orizzonti più mitici. </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Conclusasi la stagione dei templari, dei crociati e compagnia bella, ancora nel XV sec. l'ossessione e la speranza di trovare il Prete Gianni faceva capolino nei salotti regali, tra le stanze del papato e nella fervida immaginazione della stragrande maggioranza della gente comune. </div>
<div style="text-align: justify;">
Nel 1498 lo stesso Vasco da Gama, diretto in India in cerca di aromi, portava con sé alcune lettere del re del Portogallo indirizzate proprio al Presbyter Johannes. <br />
Una nuova Via delle <strong>Spezie</strong> era stata inaugurata ed il secolare monopolio commerciale arabo sui preziosi (sete, incensi, <strong>spezie</strong>, oro, etc.) aveva ormai le ore contate. <br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-iar9dxadTtg/VgJwXylQELI/AAAAAAAAAoI/KwtpTb4MrvM/s1600/untitled.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="236" src="http://4.bp.blogspot.com/-iar9dxadTtg/VgJwXylQELI/AAAAAAAAAoI/KwtpTb4MrvM/s400/untitled.png" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: center;">
<em></em><br />
<em><span style="color: #660000;">Prete Gianni: il grande inganno?</span></em></div>
<br />
Sarà un caso, ma proprio all'alba del 16 sec. il mito del Prete Gianni inizierà la sua ineluttabile caduta nel dimenticatoio: lo spauracchio islamico è acqua passata e gli ultimi segreti legati alla geografia stanno per essere svelati. L'Asia seppur esotica non è poi così diversa, nel bene e nel male, dal resto del mondo, l'Eden invece, o qualunque altro luogo fantastico, di certo non si trova da quelle parti.<br />
Di lì a poco, i venti del colonialismo bianco avrebbero cominciato a soffiar con forza verso sud (Africa, Asia e Centro-Sud America) fino a spazzar via, senza un briciolo di pietà e misericordia, la storia, la dignità ed il futuro di milioni di esseri umani, <u>ufficialmente</u> fino ai primi decenni del 20 sec.</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Oramai quello che è stato è stato... speriamo solo, specialmente adesso, che il macigno della storia stia lì ad insegnarci qualcosa! <br />
Per il resto... </div>
<div style="text-align: justify;">
ai posteri ardua sentenza.<br />
</div>
</div>
Andreahttp://www.blogger.com/profile/17035322730852904398noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-667169406343719887.post-84457433816242919932015-09-01T15:28:00.000+02:002015-09-01T15:28:15.461+02:00Tortine senza glutine alle carote e zenzero<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-kEwAdsmpi-Q/VY7THw0lRzI/AAAAAAAAFlU/DRU3-Ozmo40/s1600/tortine-zenzero-02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="http://3.bp.blogspot.com/-kEwAdsmpi-Q/VY7THw0lRzI/AAAAAAAAFlU/DRU3-Ozmo40/s640/tortine-zenzero-02.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /><em> "Harry versò gli scarabei polverizzati nel calderone e prese a tagliuzzare le radici di zenzero. </em></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<em>Gli tremavano le mani per la rabbia, ma tenne gli occhi bassi, fingendo di non sentire."</em><br />(<strong>J. K. Rowling, Harry Potter 4 - Il Ritorno di Felpato</strong>)</div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<a name='more'></a>Avevo in mente qualcosa di pratico, veloce ma goloso da portare in spiaggia come dessert.<br />
<div style="text-align: justify;">
D'altra parte anche nei picnic più spartani o nei pranzi al volo se non c'è il dessert a me non sembra neanche di aver mangiato!</div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco quindi che abbiamo recuperato la classica ricetta della torta di carote, rimaneggiata un po' per alleggerirla e renderla adatta anche agli amici celiaci, aggiunto lo <b>zenzero </b>per dare freschezza, suddiviso tutto in porzioni tascabili e siamo pronti per una giornata di tintarella.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se non trovate la farina di grano saraceno, potete usare la normale farina senza glutine oppure provare a sperimentare con altre miscele.</div>
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<br /></div>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-agNRanc_7Jo/VY7TN8z-X2I/AAAAAAAAFlo/R5_NXJM8vaM/s1600/tortine-zenzero-03.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="http://3.bp.blogspot.com/-agNRanc_7Jo/VY7TN8z-X2I/AAAAAAAAFlo/R5_NXJM8vaM/s640/tortine-zenzero-03.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Ingredienti per circa 12 tortine:</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
150gr di carote grattugiate</div>
<div style="text-align: justify;">
150gr di farina di grano saraceno</div>
<div style="text-align: justify;">
2 uova</div>
<div style="text-align: justify;">
40gr di olio di semi</div>
<div style="text-align: justify;">
100gr di miele di acacia</div>
<div style="text-align: justify;">
1 cucchiaio di zucchero di canna</div>
<div style="text-align: justify;">
1/2 bustina di lievito per dolci</div>
<div style="text-align: justify;">
1 pezzetto di <b>zenzero </b>grande come una noce, grattugiato</div>
<div style="text-align: justify;">
1 pizzico di sale</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Preparazione</i><br />
</div>
Preparate i pirottini nella teglia per muffin e accendete il forno a 160°.<br />
In una ciotola versate la farina, il lievito, lo zucchero e il sale.<br />
<div style="text-align: justify;">
A parte sbattete leggermente le uova con una frusta e aggiungetevi l'olio amalgamando bene.</div>
<div style="text-align: justify;">
Unite poi il miele, le carote e lo <b>zenzero </b>e solamente alla fine il composto con la farina.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mescolate tutto e riempite i pirottini per circa 3/4.</div>
<div style="text-align: justify;">
Infornate e cuocete per 15-20 minuti. Per controllare se le tortine sono pronte infilate uno stuzzicadenti al centro del pirottino: se viene fuori asciutto potete toglierle dal forno e dallo stampo facendole raffreddare su una griglia prima di servirle.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-qvCBy-HCnGg/VY7TKecq33I/AAAAAAAAFlg/jnUMmw9rZuc/s1600/tortine-zenzero-01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://2.bp.blogspot.com/-qvCBy-HCnGg/VY7TKecq33I/AAAAAAAAFlg/jnUMmw9rZuc/s640/tortine-zenzero-01.jpg" width="448" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Giuliahttp://www.blogger.com/profile/12019109101067123310noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-667169406343719887.post-5465102682194019592015-07-29T12:51:00.001+02:002015-07-30T10:29:28.316+02:00Aroma-Cultura <div style="text-align: justify;">
Mercoledì 29 Luglio 2015.<br />
<br />
Non venite a dirmi che non avete ancora un piano per le vacanze estive???!!! Non posso crederci. <br />
Ma d’accordo, se così fosse, no problem... et voilà, il <i>last minute</i> targato <b>Amici delle Spezie</b>!!!</div>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-U9mzGlKPSLQ/VbiYHiEAEhI/AAAAAAAAAjI/f9BnwIOdrxk/s1600/Eur.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="452" src="http://4.bp.blogspot.com/-U9mzGlKPSLQ/VbiYHiEAEhI/AAAAAAAAAjI/f9BnwIOdrxk/s640/Eur.png" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Nulla di professionale, beninteso, semplicemente una soluzione originale per chi sceglie la cultura, ama le <strong>spezie</strong>, come noi dopotutto, e va matto per i viaggi fai da te.<br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a>Si parte!!! Bagaglio leggero, se possibile, e gambe in spalla…<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-Qnw7S0HVoP4/VbiTREzE77I/AAAAAAAAAic/iA5K0aC_q7Y/s1600/imagesCAKNN7JW.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://4.bp.blogspot.com/-Qnw7S0HVoP4/VbiTREzE77I/AAAAAAAAAic/iA5K0aC_q7Y/s200/imagesCAKNN7JW.jpg" width="200" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
<span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "Trebuchet MS", sans-serif;"><b>Museo del Peperoncino</b> (Maierà - Italia)</span></span><br />
E’ situato in una piccola struttura all’interno di Palazzo Ducale nel centro storico di Maierà, grazioso borgo collinare in provincia di Cosenza. </div>
<div style="text-align: justify;">
Realizzato e promosso dall’ “Accademia Nazionale del <strong>Peperoncino</strong> di Diamante”, è aperto dal 2002 ed è gestito dall’ “Associazione Culturale Museo del <strong>Peperoncino</strong>”.<br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-s2EepvqCuxg/VbiWHkKKF8I/AAAAAAAAAik/ZcBbN15iK4o/s1600/Immagine12.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="122" src="http://1.bp.blogspot.com/-s2EepvqCuxg/VbiWHkKKF8I/AAAAAAAAAik/ZcBbN15iK4o/s200/Immagine12.png" width="200" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/--u4uQy8kegQ/VbiWLYbdctI/AAAAAAAAAis/INw9wox5ac0/s1600/Immagine11.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/--u4uQy8kegQ/VbiWLYbdctI/AAAAAAAAAis/INw9wox5ac0/s1600/Immagine11.jpg" /></a></div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Interamente dedicato all’<i>oro rosso</i> si compone di quattro sale tematiche:</div>
- Storica (oltre ad esporre moltissime varietà del frutto contenute in appositi recipienti, presenta un’esauriente pannellistica sull’evoluzione, la cultura e gli utilizzi dell’ortaggio piccante da parte dei popoli precolombiani, i primi a servirsene)<br />
- del Ricettario (conserva molti elementi illustrativi del Ricettario Medico del 1586)<br />
- della Satira (è ricca di esposizioni satiriche sul <strong>peperoncino</strong>)<br />
- dell’Arte (conserva le opere d’arte sul <strong>peperoncino</strong> realizzate da artisti vari)<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-kp_GNOpSBCc/VbiWPWWdksI/AAAAAAAAAi4/Q8XF5MErDbI/s1600/museo-peperoncino__r-g1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-kp_GNOpSBCc/VbiWPWWdksI/AAAAAAAAAi4/Q8XF5MErDbI/s1600/museo-peperoncino__r-g1.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-6MI31_pTaeU/VbiWWK9SRHI/AAAAAAAAAjA/NRUIgbObAWM/s1600/Immagine13.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="130" src="http://4.bp.blogspot.com/-6MI31_pTaeU/VbiWWK9SRHI/AAAAAAAAAjA/NRUIgbObAWM/s200/Immagine13.jpg" width="200" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<i>Approfittatene assolutamente per qualche giorno di relax in una delle tante località balneari sulla meravigliosa Riviera dei Cedri (il nome deriva dalla diffusa coltivazione dell’agrume).<br />Niente paura, c’è una valida alternativa anche per i più dinamici, chi proprio non sopporta il classico pacchetto sole-mare: un’escursione naturalistica nel “generoso” Parco nazionale del Pollino (il più grande d'Italia).</i><br />
<br />
Lo so che è un dispiacere venir via, ma tant’è… il viaggio è lungo, animo, si riparte….<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-size: large;"><b>Museo della Paprika</b> (Kalocsa, Ungheria)</span><br />
Kalocsa è situata in un'area paludosa dell'Ungheria meridionale, a circa 140 km. a sud della capitale Budapest. <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Importantissimo centro per la produzione della <strong>paprika</strong>, è sede del Museo tematico. </div>
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<br /></div>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-AiKR_0fWk-c/VbiZPVzK0mI/AAAAAAAAAjQ/CxkF8M0PSLY/s1600/Immagine1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="277" src="http://4.bp.blogspot.com/-AiKR_0fWk-c/VbiZPVzK0mI/AAAAAAAAAjQ/CxkF8M0PSLY/s400/Immagine1.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Nel soppalco della struttura si trova un’interessante collezione di arnesi e utensili che raccontano a dovere del legame antico e viscerale tra la <strong>spezia</strong> e l’Ungheria, del suo arrivo, la coltivazione, la trasformazione in polvere ed i suoi innumerevoli utilizzi, culinari e non. </div>
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</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-H_KB0xUGU_s/VbiZix3RYRI/AAAAAAAAAjY/r6Pp1zmDVjk/s1600/Immagine3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="222" src="http://4.bp.blogspot.com/-H_KB0xUGU_s/VbiZix3RYRI/AAAAAAAAAjY/r6Pp1zmDVjk/s400/Immagine3.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-vo5juHFeqqA/VbiZr---P2I/AAAAAAAAAjo/ecuZ6aesE2w/s1600/Immagine2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="267" src="http://2.bp.blogspot.com/-vo5juHFeqqA/VbiZr---P2I/AAAAAAAAAjo/ecuZ6aesE2w/s400/Immagine2.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Sono incuriosito.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<i>Comunicazione ai viaggiatori: Kalocsa si affaccia sulla riva sinistra del celeberrimo Danubio Blu. Ritagliatevi un momento per una romantica passeggiata lungo fiume alla ricerca di un angolino, tutto vostro, da immortalare con la “Canon”. Tornati a casa, sono certo, farete un figurone…</i><br />
<br />
Fatto il pieno? Eh già, perché il viaggio che ci attende è di quelli lunghi e impegnativi. Tutti in macchina e, tutto d’un fiato, direzione nord ovest, rotta per la teutonica Germania.<br />
<br />
<br />
<span style="font-size: large;"><b>Museo delle Spezie</b> (Amburgo - Germania)</span><br />
Amburgo, il secondo agglomerato urbano tedesco più popoloso dopo la capitale Berlino, è posta sull'estuario del fiume Elba. <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Il suo porto, il più importante e trafficato della Germania, è stato per molti secoli, non a caso, uno dei maggiori centri di smistamento delle <strong>spezie</strong> per il Nord Europa. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Oggi continua ad essere uno dei maggiori siti mondiali nella lavorazione e redistribuzione degli aromi. Per questa ragione, nel 1993, è stato inaugurato Spicy’s, un esemplare più unico che raro tra i musei tematici. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-x29Jxy2PL3g/VbidD23rKOI/AAAAAAAAAj0/gQUyRHPp0Mo/s1600/logo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="56" src="http://2.bp.blogspot.com/-x29Jxy2PL3g/VbidD23rKOI/AAAAAAAAAj0/gQUyRHPp0Mo/s400/logo.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Situato nella Speicherstadt, zona portuale sede di vecchi magazzini ristrutturati, ospita circa 700 reperti storici risalenti agli ultimi 500 anni. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Una visita permette di saperne di più sulla coltivazione, la crescita, la lavorazione, lo stoccaggio, l’utilizzo, etc. di una grande varietà di aromi... </div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-LpM6nHLFwJc/VbidtYZlEZI/AAAAAAAAAkE/A8nfuib0zSA/s1600/spicys_chili2010a.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="http://1.bp.blogspot.com/-LpM6nHLFwJc/VbidtYZlEZI/AAAAAAAAAkE/A8nfuib0zSA/s400/spicys_chili2010a.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-fNNL8c4nQ4E/Vbid6muIRxI/AAAAAAAAAkM/lVgxwwujQ18/s1600/dsc01221.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="http://4.bp.blogspot.com/-fNNL8c4nQ4E/Vbid6muIRxI/AAAAAAAAAkM/lVgxwwujQ18/s400/dsc01221.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-s2dKH_qgUYs/VbieAU8xvoI/AAAAAAAAAkU/-ZkDGyN_75s/s1600/spicy%2560s-gewuerzmuseum-7%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="http://4.bp.blogspot.com/-s2dKH_qgUYs/VbieAU8xvoI/AAAAAAAAAkU/-ZkDGyN_75s/s400/spicy%2560s-gewuerzmuseum-7%2529.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
... e, alla fine del percorso… un sacchetto di <strong>pepe</strong> in omaggio!!!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-BhJyyn8hAxE/VbieGjP3zxI/AAAAAAAAAkc/a1oER6r3zBw/s1600/3.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="265" src="http://2.bp.blogspot.com/-BhJyyn8hAxE/VbieGjP3zxI/AAAAAAAAAkc/a1oER6r3zBw/s400/3.png" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Mi piace.</div>
<br />
<i>Le temperature da quelle parti, tenetelo presente, non sono mai così elevate, nemmeno d’estate.<br />Quindi, mi raccomando, maglina a portata di mano per i più freddolosi e attenzione all’acqua, la zona di Amburgo è difatti tra le più umide e ventose della Germania perché risente dell'influsso atlantico.</i><br />
<br />
<i>Immancabile, senza appello, una serata a birra e wurstel (e crauti!) in uno dei pittoreschi locali del centro!!! Banditi, ma solo per l’occasione, gli astemi, i vegan e gli sciccosi!!!</i><br />
<br />
Allez, la France nous attend…<br />
<br />
<br />
<span style="font-size: large;"><b>Museo della Senape</b> (Digione, Francia)</span><br />
Digione è un comune francese di ca. 156.000 abitanti, capoluogo della Borgogna. <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
La città transalpina ed il piccolo seme della <strong>spezia</strong> sono oramai una cosa sola, un tutt’uno inseparabile. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-KTDc3GdFU24/VbifJeVCQEI/AAAAAAAAAks/Yg530BanOqw/s1600/Place_Francois_Rude_Dijon.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="http://2.bp.blogspot.com/-KTDc3GdFU24/VbifJeVCQEI/AAAAAAAAAks/Yg530BanOqw/s400/Place_Francois_Rude_Dijon.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
All’interno del Museo una panoramica storica, raccontata anche attraverso una ricca collezione di vasi e bicchieri, ci parlerà del legame secolare e indissolubile della <strong>senape</strong> con Digione, più in generale con l’intera regione, sia a livello economico che culturale. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-gWVJf_fExzk/VbifO_a6uVI/AAAAAAAAAk4/MCQbvzaA3yE/s1600/44508_Dijon_Musee%252520de%252520la%252520Moutarde_d177-91.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="http://1.bp.blogspot.com/-gWVJf_fExzk/VbifO_a6uVI/AAAAAAAAAk4/MCQbvzaA3yE/s400/44508_Dijon_Musee%252520de%252520la%252520Moutarde_d177-91.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<i>Imperdibile una visita da “Maille”, il più noto e fornito rivenditore di <strong>senape</strong> della città. </i><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<i>Un ambiente unico e vistosamente francese dove puoi trovare moutarde d’ogni genere, colore, confezione, gradazione, etc… è impensabile venir via a mani vuote!</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<em></em> </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-OELznyxhSSM/VbifiI34LsI/AAAAAAAAAlA/qXxalyM_e60/s1600/Moutarde-Maille-Dijon.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="268" src="http://2.bp.blogspot.com/-OELznyxhSSM/VbifiI34LsI/AAAAAAAAAlA/qXxalyM_e60/s400/Moutarde-Maille-Dijon.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<i>Suggerimento: mai camminare per Digione a testa bassa. Molti edifici storici del centro hanno dei caratteristici tetti decorati con tegole multicolor (verdi, nere, gialle e marroni)... q</i><i>uando la classe non è acqua!!!</i><br />
<i></i><br />
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-0KS_JMioVx0/VbigaSpYqhI/AAAAAAAAAlE/qjOmcnbp1NA/s1600/5_jpg_486x320_q85_crop_upscale.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="262" src="http://3.bp.blogspot.com/-0KS_JMioVx0/VbigaSpYqhI/AAAAAAAAAlE/qjOmcnbp1NA/s400/5_jpg_486x320_q85_crop_upscale.jpg" width="400" /></a></div>
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<br />
Forza che i Pirenei ci aspettano e la traversata è di quelle da levare il fiato: un’incantevole sola andata nel cuore della campagna francese.<br />
</div>
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<br />
<span style="font-size: large;"><b>Museo dello Zafferano</b> (Monreal del Campo, Spagna)</span><br />
Monreal del Campo è un comune spagnolo di ca. 2.700 abitanti, situato nella comunità autonoma dell'Aragona. </div>
<div style="text-align: justify;">
Nei decenni passati, la coltivazione dello <strong>zafferano</strong> ha dato lavoro e quindi reddito a moltissimi abitanti del luogo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il museo, inaugurato nel 1983, viene spostato dal 1987 all’interno della Casa della Cultura. </div>
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<br /></div>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-17IFkUYbBgM/VbihgmXYg6I/AAAAAAAAAlU/w4PcPZ4bRUk/s1600/monreal-azafran.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="256" src="http://3.bp.blogspot.com/-17IFkUYbBgM/VbihgmXYg6I/AAAAAAAAAlU/w4PcPZ4bRUk/s400/monreal-azafran.jpg" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Al suo interno è possibile: vedere gli attrezzi e gli strumenti adoperati in passato nella preparazione del terreno, conoscere le fasi della raccolta del croco, apprendere della storia e della cultura locale, legata a doppio filo con quella della <strong>spezia</strong>.<br />
</div>
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</div>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-o6q0VgAggvY/VbihpOdpkyI/AAAAAAAAAlc/hlXdIx-lqfQ/s1600/7.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="http://4.bp.blogspot.com/-o6q0VgAggvY/VbihpOdpkyI/AAAAAAAAAlc/hlXdIx-lqfQ/s400/7.png" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-T-AXhyPqnSE/VbihspdDnEI/AAAAAAAAAlo/Ff2tN7XRmT4/s1600/5.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="221" src="http://2.bp.blogspot.com/-T-AXhyPqnSE/VbihspdDnEI/AAAAAAAAAlo/Ff2tN7XRmT4/s400/5.png" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-CLk3p8TacDk/VbiiIwshKjI/AAAAAAAAAl4/H00vj168thg/s1600/Monreal%2Bmuseo%2B1%2B%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="286" src="http://2.bp.blogspot.com/-CLk3p8TacDk/VbiiIwshKjI/AAAAAAAAAl4/H00vj168thg/s400/Monreal%2Bmuseo%2B1%2B%25281%2529.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="clear: both; text-align: justify;">
<br />
<i>Monreal del Campo è carina da visitare, ma è pur sempre un minuscolo paesino dell’entroterra iberico. La sua posizione però è di quelle strategiche, estremamente comoda per raggiungere, se avanza tempo, mete di ben altra caratura: Saragozza (il capoluogo) e Valencia in primis, Barcellona a ruota.</i><br />
<br />
Il viaggio sta per finire ma, su col morale, manca ancora una tappa… quella di ritorno verso casa… e, credetemi, la Costa Azzurra può sempre riservar delle sorprese inaspettate, attraversarla non è mai cosa banale ed ha sempre un fascino straordinario.<br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-cttLKrPY1sE/VbikzdP-UaI/AAAAAAAAAmE/IaNU6_OpGec/s1600/St_Tropez.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="http://2.bp.blogspot.com/-cttLKrPY1sE/VbikzdP-UaI/AAAAAAAAAmE/IaNU6_OpGec/s400/St_Tropez.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="clear: both; text-align: justify;">
<br />
Ho fatto un calcolo approssimativo dell’itinerario: ca. 7.000 km. per ca. 70 ore d’auto.<br />
Beh, in effetti un po’ impegnativo, forse utopico… però diverso, non credete?!<br />
<b>Spezie</b> a parte, un’avventura intensa on the road alle radici e nel cuore del Vecchio Continente.</div>
<div style="clear: both; text-align: justify;">
<br />
E' stato un gioco, mi piaceva soltanto portarvi a conoscenza, in maniera simpatica e fuori dagli schemi, di quante cose interessanti ci sono da scoprire in giro per il mondo delle quali ignoriamo completamente l’esistenza. Attrazioni minori che però, se pianificate, possono realmente, allora sì, esser comprese all’interno di circuiti turistici chiari e ben definiti.</div>
<div style="clear: both; text-align: justify;">
Non mi rimane che augurarvi, a nome di tutto il team di <b>Amici delle Spezie</b>, di trascorrere delle vacanze serene indipendentemente da se e dove sceglierete di andare.</div>
<div style="clear: both; text-align: justify;">
Però, se proprio non avete programmi e volete provarci… fateci sapere...</div>
<div style="clear: both; text-align: center;">
<br />
<b>Buon viaggio</b></div>
<div style="clear: both; text-align: center;">
<br />
<b>Jó utat<br /><br />Gute reise<br /><br />Bon voyage<br /><br />Buen viaje</b><br />
<br /></div>
<div style="clear: both; text-align: justify;">
A presto.</div>
<div style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
</div>
Andreahttp://www.blogger.com/profile/17035322730852904398noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-667169406343719887.post-481382782275208082015-07-14T12:09:00.001+02:002015-07-14T12:09:58.042+02:00Tortillas con chili vegetariano<div style="text-align: center;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-chvM13yVMmA/VY7OfYNZg0I/AAAAAAAAFlA/IFnzlRq0sD0/s1600/chili_01.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="418" src="http://2.bp.blogspot.com/-chvM13yVMmA/VY7OfYNZg0I/AAAAAAAAFlA/IFnzlRq0sD0/s640/chili_01.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<i>"Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'aneto e del cumino, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà"</i></div>
<div style="text-align: center;">
<b>(Vangelo di Matteo 23,23)</b><br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
<a name='more'></a>Paradossalmente con il caldo di queste giornate si tenderebbe a pensare a piatti freddi, se non addirittura crudi magari accompagnati da una bella birra gelata.</div>
<div style="text-align: justify;">
E invece a noi cosa è venuto in mente di preparare? Un <i>chili </i>ultrapiccante dal sapore di Mexico!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Penserete che abbiamo voluto far onore alla credenza che mangiare <strong>peperoncino</strong> quando fa caldo sia d'aiuto, dal momento che fa sudare e quindi abbassa la temperatura corporea (motivo per cui non a caso le cucine più piccanti sono proprio quelle dei luoghi più caldi del pianeta), ma in realtà avevamo solo tanta voglia di <i>chili</i>, un piatto che facciamo spesso e che soddisfa l'appetito senza dare i problemi di lunga digestione della versione con la carne.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La presenza del <b>cumino </b>rimanda subito al sapore tipico di molti piatti del Sud America, non solo del Messico, quindi quale occasione migliore dell'estate tentatrice per sognare ad occhi aperti (e pancia piena!!!) un viaggio oltreoceano?</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-sUEHwek1xXM/VY7OiDBlDnI/AAAAAAAAFlM/tiwYws5zF_0/s1600/chili_03.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="http://3.bp.blogspot.com/-sUEHwek1xXM/VY7OiDBlDnI/AAAAAAAAFlM/tiwYws5zF_0/s640/chili_03.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Ingredienti per 4 persone:</i><br />
<br />
<i>Per il chili: </i><br />
- 400 gr. di pomodori maturi da sugo<br />
- 250 gr. di fagioli messicani neri oppure di fagioli rossi già cotti<br />
- 1 spicchio d'aglio<br />
- 1 cipolla bianca di medie dimensioni<br />
- 1 peperone giallo<br />
- 1 peperone rosso<br />
- 1 peperone verde<br />
- 2 <strong>peperonicini</strong> verdi dolci<br />
- 4 <b>peperoncini </b>piccanti o piccantissimi, a seconda del vostro gusto<br />
- olio evo<br />
- 1 cucchiaino di <b>cumino </b>tostato e macinato<br />
- 1/2 cucchiaino di <b>paprika</b><br />
<b>- pepe nero</b><br />
- sale</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<i>Per la salsa di accompagnamento:</i><br />
- 1 vasetto di yogurt bianco intero<br />
- 1 cucchiaio di succo di limone<br />
- una manciata di foglie di <strong>coriandolo</strong> fresco oppure di prezzemolo<br />
- 1 cucchiaino di <b>cumino</b><br />
- un pizzico di sale<br />
- un pizzico di <b>pepe nero</b><br />
<br />
<i>Preparazione</i></div>
<div style="text-align: justify;">
Per servire vi occorrerà anche una confezione di <i>tortillas </i>di frumento, di mais, oppure anche semplicemente delle piadine morbide. <br />
Iniziate tagliando le cipolle, i pomodori e i peperoni a pezzetti non troppo piccoli. <br />
Tagliate invece finemente l'aglio e <strong>peperoncini</strong>. <br />
In una pentola piuttosto alta, mettete l’olio e fate prima dorare aglio e <strong>peperoncini</strong>, poi unite il resto della verdura precedentemente tagliata. <br />
Fate soffriggere ed evaporare l’acqua delle verdure a fiamma molto vivace. <br />
Aggiungete circa mezzo litro di acqua calda, salate, pepate e unite il <b>cumino</b>. <br />
Quando avrà raggiunto il bollore, unite i fagioli, abbassate la fiamma e fate andare per circa 40 minuti, fino a che il <em>chili</em> non avrà raggiunto la consistenza di una minestra abbastanza densa. Assaggiate per dosare il sale e, se vi piace più piccante, aggiungete del <strong>peperoncino</strong> in polvere ed eventualmente altro <b>cumino</b>. <br />
Mentre il <i>chili </i>finisce di cuocere preparate la salsa. <br />
In un mixer o frullatore, riunite tutti gli ingredienti e mescolate per amalgamare bene. <br />
Al momento di servire, riempite le <i>tortillas </i>con il chili e guarnite con la salsa. <br />
Se volete arricchire il piatto, potete aggiungere alla <i>tortilla </i>dei pomodori e dell'avocado a cubetti per rinfrescare.<br />
<br />
Non ci rimane che auguravi buon appetito, o meglio... <br />
<em>"buen provecho!!!"</em></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-0GptLQoJIAI/VY7OZHgmPnI/AAAAAAAAFk8/tCSu-kOQq54/s1600/chili_02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://3.bp.blogspot.com/-0GptLQoJIAI/VY7OZHgmPnI/AAAAAAAAFk8/tCSu-kOQq54/s640/chili_02.jpg" width="440" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Giuliahttp://www.blogger.com/profile/12019109101067123310noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-667169406343719887.post-25820486701674923372015-07-06T18:09:00.000+02:002019-08-10T16:12:09.299+02:00SPAZIO allo CHEF #9 : Pollo alla curcuma e bacon croccante<div style="text-align: justify;">
Buondì, </div>
<div style="text-align: justify;">
questa è la ghiottoneria, <strong>speziata</strong> certo, che ha realizzato Loredana (<em>Blogger di </em><em><a href="http://cucinareblog.it/">CucinareBlog.it</a>) </em>per tutti noi!<br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
On-line dal 2012, parole sue: "<em>nel mio blog confluiscono e sublimano le mie passioni principali: l'informatica e la cucina</em>". Pubblica ricette che rispettano la stagionalità dei prodotti della natura, non sono eccessivamente elaborate, né abbondanti di grassi.
<br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
Noi ti accogliamo molto volentieri... benvenuta!!!</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-4fuwtK3oL1c/VZpVL0D1SZI/AAAAAAAAAEE/u4alg3vPChA/s1600/pollo-curcuma-bacon.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="314" src="https://3.bp.blogspot.com/-4fuwtK3oL1c/VZpVL0D1SZI/AAAAAAAAAEE/u4alg3vPChA/s640/pollo-curcuma-bacon.png" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
Il pollo alla <strong>curcuma</strong> e bacon è un piatto unico molto appetitoso grazie al sapore sprigionato dalla <strong>curcuma</strong>, esaltato dall’aggiunta del bacon croccante.<br />
<br />
<em>Ingredienti per 4 persone:</em></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
- 4 sovracosce di pollo<br />
- 500 ml di brodo vegetale<br />
- 100 gr di bacon<br />
- 3 melanzane lunghe<br />
- 4 patate<br />
- 2 cucchiai di <strong>curcuma</strong><br />
- 1 cucchiaino di <strong>paprika</strong> dolce<br />
- Sale<br />
- Olio extra vergine d'oliva</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<em>Preparazione</em></div>
<div style="text-align: justify;">
Procuriamoci le sovracosce di pollo e apriamole a libro, togliendo l’osso. </div>
<div style="text-align: justify;">
Se non siamo pratici possiamo farlo fare al macellaio, oppure se le trovate al supermercato le vendono già aperte. </div>
<div style="text-align: justify;">
Riduciamole a tocchetti e cuociamole in tegame con poco olio extra vergine d’oliva e due dita di brodo vegetale, fino al completo assorbimento.<br />
Quando il sughetto si sarà asciugato aggiungiamo un cucchiaio di <strong>curcuma</strong> mescolato con un cucchiaio di olio extra vergine d’oliva, spegniamo il fuoco e amalgamiamo il tutto per bene. </div>
<div style="text-align: justify;">
Questa cottura permetterà al pollo di rimanere morbido e saporito, e l’olio unito alla <strong>curcuma</strong> esalterà il suo aroma.<br />
Cuociamo le melanzane e le patate tagliate a cubetti, entrambe con la buccia. </div>
<div style="text-align: justify;">
Le patate possono essere cucinate e mangiate con la buccia solo se sono patate nuove, altrimenti pelatele. </div>
<div style="text-align: justify;">
Nel tegame aggiungiamo un cucchiaio di brodo vegetale e facciamo cuocere a fuoco medio per 25 minuti. </div>
<div style="text-align: justify;">
Le patate e le melanzane tagliate in questo modo hanno lo stesso tempo di cottura. </div>
<div style="text-align: justify;">
Se necessario aggiungiamo altro brodo vegetale.<br />
Quando le patate sono cotte uniamo il pollo, un altro cucchiaio di <strong>curcuma</strong>, la <strong>paprika</strong> dolce e due cucchiai di olio extra vergine d’oliva e facciamo cuocere per due minuti, mescolando.<br />
Intanto mettiamo a rosolare il bacon tagliato a quadretti di 2 cm in una padella senza olio. </div>
<div style="text-align: justify;">
Facciamolo cuocere fino a quando diventa croccante.<br />
Serviamo il pollo alla <strong>curcuma</strong> con le melanzane e le patate e aggiungiamo in superficie il bacon croccante.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-KubgzpVbfG8/VZpc5smOymI/AAAAAAAAAEU/elrX79Ru0tk/s1600/pollo-curcuma-bacon-croccante%2B2.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://4.bp.blogspot.com/-KubgzpVbfG8/VZpc5smOymI/AAAAAAAAAEU/elrX79Ru0tk/s640/pollo-curcuma-bacon-croccante%2B2.png" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
Amici delle Speziehttp://www.blogger.com/profile/04350306966500681590noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-667169406343719887.post-88054449317253680342015-07-01T16:08:00.000+02:002019-08-10T16:09:14.212+02:00In viaggio con le Spezie: ai giorni nostri. #2<div style="text-align: justify;">
Ciao amici,</div>
<div style="text-align: justify;">
rieccomi con un bel post zeppo di foto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sì perché, come ogni buon viaggio che si rispetti, anche il nostro "In viaggio con le <strong>Spezie</strong>" ha da finire... e, considerando che siam partiti dalle origini... dove (?) se non ai giorni nostri.<br />
A voi una panoramica sui maggiori paesi produttori di alcune tra le <strong>spezie</strong> più note e, intendiamoci, se per le ferie passate da uno di questi posti (<em>wow!</em>)...<em> </em><br />
mandateci una cartolina!!!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-LoOO1Gvofbc/VZPN1VLN9DI/AAAAAAAAAfY/OrSCR2In2fY/s1600/cin.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="290" src="https://4.bp.blogspot.com/-LoOO1Gvofbc/VZPN1VLN9DI/AAAAAAAAAfY/OrSCR2In2fY/s640/cin.png" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<a name='more'></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-iNHQ-e7NVqI/VZPTLiDE0bI/AAAAAAAAAf0/MCQL48VAxt8/s1600/guatemala.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="304" src="https://3.bp.blogspot.com/-iNHQ-e7NVqI/VZPTLiDE0bI/AAAAAAAAAf0/MCQL48VAxt8/s640/guatemala.png" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-qmMwP61ugBE/VZPUtlq7rpI/AAAAAAAAAgA/OVHf9JWP0Jc/s1600/mad.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="328" src="https://4.bp.blogspot.com/-qmMwP61ugBE/VZPUtlq7rpI/AAAAAAAAAgA/OVHf9JWP0Jc/s640/mad.png" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-9uYoCorYwHg/VZPVjsTurjI/AAAAAAAAAgI/dNKqJJWSU_U/s1600/iran.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="322" src="https://1.bp.blogspot.com/-9uYoCorYwHg/VZPVjsTurjI/AAAAAAAAAgI/dNKqJJWSU_U/s640/iran.png" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-8YtO1hlnZ0E/VZPaLmWS8_I/AAAAAAAAAgk/L7d8oSI96TI/s1600/vie.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="342" src="https://2.bp.blogspot.com/-8YtO1hlnZ0E/VZPaLmWS8_I/AAAAAAAAAgk/L7d8oSI96TI/s640/vie.png" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-Md0D6duYzfc/VZPfWGdu-EI/AAAAAAAAAhI/_P1esqyXess/s1600/Immagine1.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="184" src="https://2.bp.blogspot.com/-Md0D6duYzfc/VZPfWGdu-EI/AAAAAAAAAhI/_P1esqyXess/s640/Immagine1.png" width="640" /></a> </div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-y8txWqf8eGU/VZPR0YVmKrI/AAAAAAAAAfk/pfq7kBM3Z8Y/s1600/india.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="262" src="https://4.bp.blogspot.com/-y8txWqf8eGU/VZPR0YVmKrI/AAAAAAAAAfk/pfq7kBM3Z8Y/s640/india.png" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "times" , "times new roman" , serif; font-size: x-large;">Voglio partire!!!</span> </span></div>
<br />Andreahttp://www.blogger.com/profile/17035322730852904398noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-667169406343719887.post-46799320142057439742015-06-23T17:18:00.003+02:002019-08-10T16:08:31.025+02:00In viaggio con le Spezie: dalle origini... #1<div style="text-align: justify;">
Ciao amici,</div>
<div style="text-align: justify;">
quest'oggi mi taccio e lascio spazio alle immagini.</div>
<div style="text-align: justify;">
Beccatevi questa evocativa sequenza di scatti per rinfrescarvi un po' le idee sui luoghi di provenienza di alcune tra le spezie più note. </div>
<div style="text-align: justify;">
Mi raccomando, lasciate correre la fantasia e chissà mai che, una tra queste, non possa esser la prossima meta delle vostre vacanze estive; contrariamente, grazie al cielo, sognare è ancora esentasse!!!</div>
<div style="text-align: justify;">
Buon viaggio...<br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-HCBgXA-ZMTU/VYl2HF34LwI/AAAAAAAABPI/wgY47CJoy5s/s1600/molucche.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="550" src="https://3.bp.blogspot.com/-HCBgXA-ZMTU/VYl2HF34LwI/AAAAAAAABPI/wgY47CJoy5s/s640/molucche.png" width="640" /></a></div>
<a name='more'></a><br />
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<img border="0" height="528" src="https://2.bp.blogspot.com/-rl1O222bJYs/VYl12170tRI/AAAAAAAABOw/OyN36xdZZ5s/s640/india.png" width="640" /></div>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-RtBUBeG5JP4/VYl1fpBm5lI/AAAAAAAABOM/mdNFkxB_aj0/s1600/cina.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="556" src="https://1.bp.blogspot.com/-RtBUBeG5JP4/VYl1fpBm5lI/AAAAAAAABOM/mdNFkxB_aj0/s640/cina.png" width="640" /></a></div>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-I1OIQYwjHwA/VYl1zF-X5oI/AAAAAAAABOg/qZY_nQnVxYs/s1600/srilanka.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="560" src="https://1.bp.blogspot.com/-I1OIQYwjHwA/VYl1zF-X5oI/AAAAAAAABOg/qZY_nQnVxYs/s640/srilanka.png" width="640" /></a></div>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-K4OfyGKJiLA/VYl11oH5wKI/AAAAAAAABOo/TnlVwgo60hw/s1600/grecia.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="546" src="https://3.bp.blogspot.com/-K4OfyGKJiLA/VYl11oH5wKI/AAAAAAAABOo/TnlVwgo60hw/s640/grecia.png" width="640" /></a></div>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-Butml1vDYvI/VYl17GF71YI/AAAAAAAABPA/BtjV07ARj6A/s1600/turchia.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="516" src="https://2.bp.blogspot.com/-Butml1vDYvI/VYl17GF71YI/AAAAAAAABPA/BtjV07ARj6A/s640/turchia.png" width="640" /></a></div>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-yO0F39ubjK0/VYl1hmi9IsI/AAAAAAAABOU/_XrhqbyoYxs/s1600/egitto.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="554" src="https://3.bp.blogspot.com/-yO0F39ubjK0/VYl1hmi9IsI/AAAAAAAABOU/_XrhqbyoYxs/s640/egitto.png" width="640" /></a></div>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-pwI7XiRujkk/VYl14q_HpUI/AAAAAAAABO4/apA45tvcA4I/s1600/messico.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="560" src="https://4.bp.blogspot.com/-pwI7XiRujkk/VYl14q_HpUI/AAAAAAAABO4/apA45tvcA4I/s640/messico.png" width="640" /></a></div>
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</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-iImF5YPWnZ8/VYfQf1Wqg-I/AAAAAAAAAbY/RAz5LTCX99Q/s1600/14.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="410" src="https://4.bp.blogspot.com/-iImF5YPWnZ8/VYfQf1Wqg-I/AAAAAAAAAbY/RAz5LTCX99Q/s640/14.png" width="640" /></a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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Andreahttp://www.blogger.com/profile/17035322730852904398noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-667169406343719887.post-7348894922385461852015-06-16T12:23:00.001+02:002019-08-10T16:12:43.176+02:00SPAZIO allo CHEF #8: Kichadi di lenticchie verdi<div style="text-align: justify;">
<em>Ciao amici, questa leccornia è un graditissimo cadeau di Anna Fracassi (Blogger de </em><a href="http://www.lennesimoblogdicucina.com/" target="_blank"><em>L’ennesimo Blog di Cucina</em></a><em>)... Anna, parola nostra, è una tipa tosta e soprattutto è una cara "amica delle spezie".</em></div>
<div style="text-align: justify;">
<em></em> </div>
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Fotografa e digital art director, cucina, scatta e scrive dal 2011 su “L’ennesimo blog di cucina”, il luogo dove racconta la sua quotidianità tra fornelli, macchina fotografica e progetti di comunicazione visiva, in compagnia del suo inseparabile bassotto, il ragionier Zampetti. Appassionata di finger food e cucina etnica, nel tempo libero, viaggia, osserva, annusa e assaggia, alla scoperta di nuove bontà da mangiare anche con gli occhi. <br />
</div>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-EiHBy4njkqY/VX_2IUaaakI/AAAAAAAAADQ/8WLRrotB-Pw/s1600/kichadi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="356" src="https://2.bp.blogspot.com/-EiHBy4njkqY/VX_2IUaaakI/AAAAAAAAADQ/8WLRrotB-Pw/s640/kichadi.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
Il <em>kichadi</em> è una ricetta ayurvedica indiana realizzata con riso basmati, fagioli mungo decorticati e ghee (il burro indiano chiarificato).</div>
<div style="text-align: justify;">
Questa è una versione Made in Italy, con lenticchie verdi e burro. Un primo piatto vegetariano colorato e profumatissimo, grazie ai semi di finocchio e di cumino tostati. La realizzazione è semplice e relativamente veloce, grazie all'uso delle lenticchie verdi decorticate, per le quali non occorre ammollo.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Per realizzarne due porzioni abbondanti ho scaldato 1 cucchiaio di burro con 1 cucchiaino di semi di <strong>cumino</strong> e 1 cucchiaino di semi di <strong>finocchio</strong>, ho lasciato soffriggere pochi minuti poi ho aggiunto 1/2 cucchiaino di <strong>curcuma</strong>, un pizzico di sale, 1/2 cipolla rossa tagliata a listelli e 2cm di <strong>zenzero</strong> a bastoncini sottili. Altri 2 minuti e ho aggiunto 50gr di lenticchie verdi decorticate e 150gr di riso Basmati, ho fatto tostare altri 2 minuti, poi ho aggiunto un mestolo di brodo di verdura leggero per volta, lasciandolo assorbire, come per un risotto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho cotto il <em>kichadi</em> 35 minuti e l'ho servito caldo con qualche foglia di prezzemolo (o <strong>coriandolo</strong> fresco, ancora meglio!) e qualche seme di <strong>cumino</strong> tostato.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Gnam, gnam...</div>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-So6VYGB1NQQ/VX_4H3axLEI/AAAAAAAAADc/peXXMOcKfYU/s1600/kichadi%2B2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://4.bp.blogspot.com/-So6VYGB1NQQ/VX_4H3axLEI/AAAAAAAAADc/peXXMOcKfYU/s640/kichadi%2B2.jpg" width="480" /></a></div>
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Amici delle Speziehttp://www.blogger.com/profile/04350306966500681590noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-667169406343719887.post-22154605381300219772015-06-10T20:13:00.002+02:002015-06-11T13:33:59.003+02:00Spezie da Bagno... <div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Carissimi Amici delle Spezie, </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
oggi vi racconterò come prepararvi da soli, in casa, un profumatissimo sapone alla <strong>curcuma</strong>!!!</div>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-wxSFxbtmlhw/VXh81_uCacI/AAAAAAAABNw/C4QRYSEr4xI/s1600/111.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="http://2.bp.blogspot.com/-wxSFxbtmlhw/VXh81_uCacI/AAAAAAAABNw/C4QRYSEr4xI/s640/111.jpg" width="640" /></a></div>
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</div>
<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
La <strong>curcuma</strong> ha note proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, che possono essere sfruttate sia per uso interno - mangiandola - che per uso esterno: è un toccasana anche per il derma!!!</div>
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La curcumina, principio attivo della<strong> spezia</strong>, ha una valida azione cicatrizzante: pensate che in India viene applicata per curare ferite, scottature, punture d'insetti e malattie della pelle con risultati veramente soddisfacenti.</div>
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Le donne indiane addirittura utilizzano una maschera di farina di ceci, <strong>curcuma </strong>e olio di mandorle, per purificare la propria pelle… ma ve la sconsiglio… io l’ho preparata e usata ma il risultato è stato che per mezz’ora sembravo un papero giallo e impazzito (in realtà tutto si è risolto facilmente lavandomi il viso più volte, ma la paura di non tornare più di un colore presentabile è stata enorme!!!)</div>
<div style="text-align: justify;">
In Occidente la "polvere dorata" è presente nella composizione di molti prodotti antirughe e dermopurificanti, indicati soprattutto per l’acne. (Akbik D et al., 2014; Nguyen TA et al., 2013).</div>
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</div>
<div style="text-align: justify;">
Quindi direi che un sapone alla <strong>curcuma</strong> è proprio l’ideale per una pelle pulita e curata! Procediamo?</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Un attimo, prima, come è nel nostro stile… un po’ di storia del sapone… </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Il reperto più antico è stato ritrovato in Mesopotamia (attuale Iraq) e risale circa al 2800 a.c. e consiste in alcune anfore di terracotta contenenti una sostanza simile al sapone.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Nell’epoca greco-romana sappiamo che era conosciuto, ma probabilmente non era utilizzato come detergente. Andare alle terme era per i Romani una pratica sociale prima che un’abitudine igienica, e pare che usassero pomice, creta finissima oppure soda o farina di fave, massaggiando la pelle dopo il bagno con dell’olio d’oliva. Per rimuovere lo sporco dalla pelle venivano adoperati gli strigili, attrezzi metallici dalla forma ricurva: un antico scrub!!!</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma il popolo che ha dato il maggiore contributo alla creazione del sapone moderno è stato quello arabo che lo produceva regolarmente partendo da una miscela di olio d’oliva, olio di alloro e soda (ottenuta dalle ceneri della combustione della pianta Salicornia): con queste materie prime ottenevano un prodotto raffinato, profumato e colorato che in breve tempo si diffuse in tutto il mondo islamico e che è famoso ancora oggi: il <em>Sapone di Aleppo</em>!</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-PAlopcX7ko4/VXhvgSbXS9I/AAAAAAAABMY/L5SX46XBOtQ/s1600/aleppo25.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="387" src="http://4.bp.blogspot.com/-PAlopcX7ko4/VXhvgSbXS9I/AAAAAAAABMY/L5SX46XBOtQ/s640/aleppo25.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Dopo l’800 d.C., sull’onda dell’espansione araba in Europa, e poi anche grazie ai crociati, il sapone fu introdotto in tutto il bacino del Mediterraneo. I primi saponifici d’Europa sorsero nel XII secolo in Castiglia (Spagna) e in Italia (Savona, Venezia), poi in Francia, patria del noto <em>Sapone di Marsiglia</em>.<br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-CL41GSuePaE/VXhvtM53fEI/AAAAAAAABMc/pRrF5tAzSzU/s1600/pulire%252520con%252520sapone%252520marsiglia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="358" src="http://1.bp.blogspot.com/-CL41GSuePaE/VXhvtM53fEI/AAAAAAAABMc/pRrF5tAzSzU/s640/pulire%252520con%252520sapone%252520marsiglia.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
Ok! Ora sappiamo tutto sul sapone… possiamo procedere??? BUON DIVERTIMENTO...<br />
<strong></strong><div>
<strong> OCCORRENTE</strong></div>
<div style="text-align: justify;">
PENTOLA DI ACCIAO INOX<br />
CONTENITORE IN PLASTICA POLIPROPILENE<br />
TERMOMETRO PER ALIMENTI<br />
MESTOLI DI ACCIAIO<br />
SPATOLA IN SILICONE (LECCA PENTOLA) O MESTOLO DI LEGNO<br />
MINIPIMER<br />
BILANCIA<br />
SODA CAUSTICA 99-100% NaOH (106 gr)<br />
ACQUA DISTILLATA (247,5 gr)<br />
OLIO DI OLIVA O GIRASOLE (525 gr)<br />
OLIO DI RISO (225 gr)<br />
<strong>CURCUMA</strong> IN POLVERE (2 cucchiai)<br />
MAIZENA (1 cucchiaino)<br />
STAMPINI IN LEGNO FODERATI CON CARTA FORNO O IN SILICONE<br />
GUANTI, OCCHIALI E MASCHERINA PROTETTIVA<br />
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-huvTYzU6M_Q/VXhw4CjioWI/AAAAAAAABMk/ID1NgFySurc/s1600/1%2BSAPONE%2B1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="http://2.bp.blogspot.com/-huvTYzU6M_Q/VXhw4CjioWI/AAAAAAAABMk/ID1NgFySurc/s640/1%2BSAPONE%2B1.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-jkrqf9OGdag/VXhxI-sXMdI/AAAAAAAABMs/oOTAsaA2Suw/s1600/4.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="http://4.bp.blogspot.com/-jkrqf9OGdag/VXhxI-sXMdI/AAAAAAAABMs/oOTAsaA2Suw/s640/4.JPG" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<strong>PROCEDIMENTO</strong><br />
<br />
VERSO LA SODA NELL’ACQUA E MESCOLO CON LA SPATOLA IN SILICONE. LA TEMPERATURA INIZIERA’ A SALIRE, ASPETTARE CHE SCENDA A 45 GRADI.<br />
CONTEMPORANEAMENTE SCALDARE L’OLIO IN UNA PENTOLA DI ACCIAO INOX, FINO A 45 GRADI.<br />
QUANDO ENTRAMBE LE PREPARAZIONI SONO A 45 GRADI, VERSATE LA SODA (DISCIOLTA IN ACQUA) ALL’INTERNO DELLA PENTOLA CON L’OLIO.<br />
MESCOLATE CON L’AIUTO DI UN MINIPIMER FINO A RAGGIUNGERE UNA CONSISTENZA CREMOSA (LA COSIDDETTA FASE DEL NASTRO).</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-0442O_sfG6M/VXhxke8yIZI/AAAAAAAABM8/5DO8pRwJ8vM/s1600/1%252C5MINIPIMER.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="http://1.bp.blogspot.com/-0442O_sfG6M/VXhxke8yIZI/AAAAAAAABM8/5DO8pRwJ8vM/s640/1%252C5MINIPIMER.JPG" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-t8iH9-iUyxk/VXhxjZTjkOI/AAAAAAAABM0/CTRO0QuUBgs/s1600/2%2BFASE%2BNASTRO.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="http://1.bp.blogspot.com/-t8iH9-iUyxk/VXhxjZTjkOI/AAAAAAAABM0/CTRO0QuUBgs/s640/2%2BFASE%2BNASTRO.JPG" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
ORA POTETE AGGIUNGERE L’OLIO DI RISO, LA<strong> CURCUMA</strong> E GLI OLI ESSENZIALI CHE PREFERITE. AGGIUNGETE ANCHE UN CUCCHIAINO DI MAIZENA PER FISSARE GLI OLI ESSENZIALI. MESCOLATE.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-TII1H3R21GY/VXhyBZV3a8I/AAAAAAAABNE/GS73-l6CpPc/s1600/2%252C1%2BCURCUMA.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="http://1.bp.blogspot.com/-TII1H3R21GY/VXhyBZV3a8I/AAAAAAAABNE/GS73-l6CpPc/s640/2%252C1%2BCURCUMA.JPG" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-kxudnX2uNnE/VXhyCrQP9iI/AAAAAAAABNM/n22b1j5nwP8/s1600/3.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="http://2.bp.blogspot.com/-kxudnX2uNnE/VXhyCrQP9iI/AAAAAAAABNM/n22b1j5nwP8/s640/3.JPG" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
VERSATE LA PREPARAZIONE NELLO STAMPO IN LEGNO O SILICONE E DECORATE SE VOLETE (IO HO MESSO DEI FIORI DI ELICRISO CHE AVEVO RACCOLTO IN SPIAGGIA E ESSICATO NEI GIORNI PRECEDENTI).</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-sV-LqVDgXeo/VXhy42EgySI/AAAAAAAABNU/uAyRdAUY-FI/s1600/5%2BDECORO.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="http://2.bp.blogspot.com/-sV-LqVDgXeo/VXhy42EgySI/AAAAAAAABNU/uAyRdAUY-FI/s640/5%2BDECORO.JPG" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
TENETE AL CALDO COPRENDO IL CONTENITORE ANCHE CON UNA COPERTA.<br />
DOPO 24-48 ORE (PERIODO DI CURA) POTETE TOGLIERE IL SAPONE DALLO STAMPO.<br />
DOVRETE POI ASPETTARE ALTRI 2 MESI (PERIODO DI STAGIONATURA) PRIMA DI POTERLO UTILIZZARE, QUINDI RIPONETELO AL BUIO E IN UN LUOGO FRESCO.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-E1tBaz2sTLQ/VXh81byUBRI/AAAAAAAABNk/fXV-pB5hK78/s1600/11.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="480" src="http://3.bp.blogspot.com/-E1tBaz2sTLQ/VXh81byUBRI/AAAAAAAABNk/fXV-pB5hK78/s640/11.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">LATO CON ELICRISO</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-wxSFxbtmlhw/VXh81_uCacI/AAAAAAAABNo/mU44RNIIg9I/s1600/111.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="480" src="http://1.bp.blogspot.com/-wxSFxbtmlhw/VXh81_uCacI/AAAAAAAABNo/mU44RNIIg9I/s640/111.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">RETRO</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br />
-SE VOLETE OTTENERE UN SAPONE PIU’ SCHIUMOSO, OLTRE ALL’OLIO DI OLIVA O GIRASOLE, POTETE UTILIZZARE UNA PERCENTUALE DI OLIO DI COCCO O DI RISO (MAX 30%) O DEL BURRO DI CACAO E KARITE’ (MAX 5 %). <br />
QUESTI VANNO AGGIUNTI ALLA FASE DEL NASTRO, INSIEME AD EVENTUALI COLORANTI E OLI ESSENZIALI.<br />
<br />
-LA QUANTITA’ DI SODA CAUSTICA E ACQUA DIPENDONO DALLA QUANTITA’ E DAL TIPO DI OLIO CON CUI PREPARATE IL SAPONE; CI SONO DEI COEFFICENTI SPECIFICI PER OGNI TIPO DI OLIO (OLIVA, GIRASOLE, COCCO, SESAMO, RISO…) DA UTILIZZARE PER CALCOLARE LE GIUSTE DOSI DA MISCELARE... VE LI RISPARMIO... ;)<br />
</div>
alessiahttp://www.blogger.com/profile/08302124202259784721noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-667169406343719887.post-54139258543037663712015-06-04T12:51:00.002+02:002015-07-29T10:32:12.238+02:00Camden Town Spice<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Camden Town è un po’ così.</div>
<div style="text-align: justify;">
A metà strada tra la City ultramoderna e le derive urbane, il sobborgo londinese e il suo mercato permanente sono tappa obbligatoria del nostro breve soggiorno british.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" height="394" src="http://4.bp.blogspot.com/-bcO51O-QvNw/VW74yGGIltI/AAAAAAAAAX8/XgMvwiTKc2Q/s640/Immagine1.jpg" width="640" /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<a name='more'></a><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Camden, come la chiamano loro, è tra le maggiori attrazioni turistiche della capitale eppure, al contempo, è da sempre la culla d'ogni vagito subculturale tra la gioventù di Sua maestà: street art, musica underground ed alternative style trovano qua energia e la massima libertà espressiva.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-_8QwcNrpByY/VW76fE5w9RI/AAAAAAAAAYI/fFuv5memj5s/s1600/Immagine2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="428" src="http://3.bp.blogspot.com/-_8QwcNrpByY/VW76fE5w9RI/AAAAAAAAAYI/fFuv5memj5s/s640/Immagine2.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Il tempo, diciamocelo pure, passa un po’ per tutti (la mia prima visita qui, risale al lontano 1998), ma il mercato, come si suol dire, invecchia bene conservando quell’appeal degno del blasone che ancora lo lusinga.</div>
<div style="text-align: justify;">
Caleidoscopico esempio di odori, colori e rumori, si presenta come un labirinto di vicoli e cunicoli, con chioschi e bancarelle dappertutto e mercanzie d’ogni sorta. <br />
</div>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-l_QCbz82cGs/VXAT9vkPhoI/AAAAAAAAAY8/rSoZtd6hK9g/s1600/2047369_066cd948.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="424" src="http://3.bp.blogspot.com/-l_QCbz82cGs/VXAT9vkPhoI/AAAAAAAAAY8/rSoZtd6hK9g/s640/2047369_066cd948.jpg" width="640" /></a></div>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-WlahompuISY/VW7-aJEyqfI/AAAAAAAAAYk/5qSWtdTBHnk/s1600/G6G3K22849_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="424" src="http://4.bp.blogspot.com/-WlahompuISY/VW7-aJEyqfI/AAAAAAAAAYk/5qSWtdTBHnk/s640/G6G3K22849_1.jpg" width="640" /></a></div>
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<div style="text-align: justify;">
C’è di tutto: abbigliamento seventies, oggettistica cyberpunk, arredi etnici, cianfrusaglie di matrice postmoderna, a volte smaccatamente kitsch, e molto altro ancora…</div>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-Jo5lxZu_FxE/VXAS5UzQYtI/AAAAAAAAAY0/sdqt0UjbDjY/s1600/screen-shot-2013-10-16-at-17-47-41.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://4.bp.blogspot.com/-Jo5lxZu_FxE/VXAS5UzQYtI/AAAAAAAAAY0/sdqt0UjbDjY/s640/screen-shot-2013-10-16-at-17-47-41.png" width="460" /></a></div>
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<a href="http://3.bp.blogspot.com/-eN_PU93HBfA/VXAU_mHUnxI/AAAAAAAAAZE/NQpx9nVdOVs/s1600/Immagine1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="418" src="http://3.bp.blogspot.com/-eN_PU93HBfA/VXAU_mHUnxI/AAAAAAAAAZE/NQpx9nVdOVs/s640/Immagine1.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
Ho letto, una volta, sulla serendipity del market ovvero sulla fortuna di fare felici scoperte e di trovare così, per caso, una cosa imprevista mentre se ne stava cercando un'altra. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ebbene sì, questa è Camden Town… welcome!!!</div>
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</div>
<div style="text-align: justify;">
Pittoresca e imperdibile la “giungla” del cibo da strada. <br />
Decine di banchi, da ogni parte del mondo, danno vita ad uno show superbo, un’esplosione goduriosa di aromi, fragranze e tanto, tanto chiasso… un vero melting pot gastronomico!!!</div>
<div style="text-align: justify;">
Si parla di contaminazioni culinarie? Ecco, allora, le nostre amate <strong>spezie</strong> a irrompere sulla scena e a prendersi il posto d’onore:</div>
<div style="text-align: justify;">
- spolverate di <strong>zafferano</strong> iberico a ravvivare le paella; </div>
<div style="text-align: justify;">
<strong>- cumino</strong> e <strong>coriandolo</strong> immancabili nei manicaretti delle cucine levantine, che sfornano senza sosta felafel, kebab e tajine d’ogni tipo; </div>
<div style="text-align: justify;">
<strong>- curcuma</strong>,<strong> cardamomo</strong>, <strong>pepe</strong>, <strong>zenzero</strong> e compagnia bella (<strong>lemongrass</strong>, <strong>tamarindo</strong>, <strong>galanga</strong>, etc.) a profumare le golosità di mano orientale; </div>
<div style="text-align: justify;">
<strong>- vaniglia</strong> e <strong>cannella,</strong> regine indiscusse delle preparazioni dolci; </div>
<div style="text-align: justify;">
- il <strong>peperoncino</strong>, compagno fedele dei coloriti cucinieri sudamericani.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-RVC5coXRKaE/VXAV_K7tokI/AAAAAAAAAZU/iYq_i9C0txQ/s1600/IMG_1708.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="http://3.bp.blogspot.com/-RVC5coXRKaE/VXAV_K7tokI/AAAAAAAAAZU/iYq_i9C0txQ/s640/IMG_1708.JPG" width="640" /></a></div>
</div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-r8mPGql84KM/VW76-ftwZKI/AAAAAAAAAYY/8WEXdEFYXdo/s1600/3608243341_01339db50b.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="http://4.bp.blogspot.com/-r8mPGql84KM/VW76-ftwZKI/AAAAAAAAAYY/8WEXdEFYXdo/s640/3608243341_01339db50b.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Ci sono braci fumanti ovunque, musica reggae a manetta e genti di tutti le razze, religioni e culture del mondo insieme. E' un bailamme, sembra un circo, e il mercato s'infiamma... <br />
non si ferma, non c'è tregua e noi, come gli altri, siamo in trans (oddio ho le vertigini!), è un lussurioso spettacolo dei sensi, una forma tutta nuova d'ipnosi collettiva, a tratti mistica, simulacro d'un rito iniziatico e tribale dove sciamani dei fornelli, come in cerchio, sacrifican le "prede" per offrirle in pasto ai tanti adepti estasiati...<br />
La tensione è irrefrenabile, è su allo zenit, ma non c'è nulla da capire, non qui e non ora fino all'imbrunire, alla catarsi... quando per un attimo rinvengo ed anche sullo <em>Stables Market</em> calano le tenebre. <br />
Il silenzio è fragoroso e i carboni oramai esausti, come noi, sbuffano stanchi, riposeranno soli fino all'indomani... <br />
uh, è finita!!!</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-2_hwrIIGieI/VXAaM8dY3JI/AAAAAAAAAZg/3p0oKQPCvb4/s1600/John-Lennon-Quote-Imagine-all-the-people-sharing-all-the-world.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://4.bp.blogspot.com/-2_hwrIIGieI/VXAaM8dY3JI/AAAAAAAAAZg/3p0oKQPCvb4/s400/John-Lennon-Quote-Imagine-all-the-people-sharing-all-the-world.jpg" width="400" /></a></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Il tipo della foto, un inglese doc, a suo tempo vaneggiava: “<em>imagine all the people, sharing all the world</em>”. </div>
<div style="text-align: justify;">
Beh, caro John, sai che ti dico, ancora molta strada c’è da fare... però da ste parti, e potete credermi, tutto pare ancor possibile e proprio le <strong>spezie</strong>, icone ignare di un mondo libero, possono darci il lusso di sognarlo perché… </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Camden Town o solo Camden, come la chiamano loro, è un po' così.<br />
<br />
Cheers.<br />
</div>
Andreahttp://www.blogger.com/profile/17035322730852904398noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-667169406343719887.post-5959128466942832282015-05-20T18:23:00.003+02:002019-08-10T15:41:05.328+02:00"Chi l'ha visto?": l'agenda delle spezie insolite #2<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"></span> </div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><em><strong>TAMARINDO</strong></em></span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
In India, tra gli abitanti dei villaggi rurali, resiste ancora la credenza sul pericolo di addormentarsi o legare un cavallo sotto l’albero del <strong>tamarindo</strong>; le acide esalazioni notturne e l’effetto corrosivo delle foglie cadenti sarebbero estremamente nocive per l’uomo e gli animali. Solo una superstizione? Sarà un caso, ma, all'ombra di questa pianta, non cresce nessuna altra specie vegetale...</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-fcBZWARia5I/VVy5Pg6RuDI/AAAAAAAABLE/PadTnbM3f_k/s1600/Immagine1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="245" src="https://1.bp.blogspot.com/-fcBZWARia5I/VVy5Pg6RuDI/AAAAAAAABLE/PadTnbM3f_k/s400/Immagine1.jpg" width="400" /></a></div>
<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
Il <strong>tamarindo</strong> (<em>Tamarindus Indica</em>, appartenente alla famiglia delle <em>Fabacee</em> o <em>Leguminose</em>) è <strong>spezia</strong> nativa del continente africano. <br />
E’ talmente poco conosciuto alle nostre latitudini che non esistono informazioni storiche attendibili e degne di considerazione. La sua coltivazione però, visti gli innumerevoli impieghi, è oggi diffusa in tutte le zone del mondo a clima tropicale e subtropicale.<br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
Il suo nome deriva dalla parola araba “<em>tamr-hindī</em>” - dattero dell’India -, per la somiglianza col ben più celebre frutto maghrebino, retaggio di quell’incontro, in epoca medievale, coi commercianti mediorientali.<br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
Il <strong>tamarindo</strong> è utilizzato sia per fini culinari che curativi, grazie alle sue innumerevoli proprietà. </div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Il sistema medico orientale <em>Unani,</em> che si fonda sulle millenarie teorie Ippocratico-Galeniche<em>,</em> lo utilizza da sempre per un'infinità di rimedi (dal prurito ai disturbi digestivi).</div>
<div style="text-align: justify;">
I recenti studi scientifici riportano:</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
- il TSP (Tamarind Seed Polysaccharide), un polisaccaride ricavato dal seme della <strong>spezia</strong> che imita le mucine caratteristiche delle lacrime, è utile per alleviare i sintomi della secchezza oculare.<br />
L’ “occhio secco” è una patologia molto diffusa che può aver svariate cause e, se non trattato adeguatamente, può portare a conseguenze importanti a livello corneale, come infezioni, congiuntiviti od ulcere. <br />
Le lacrime artificiali di ultima generazione contengono, oltre ad acqua e sali vari, sostanze in grado di ricomporre un film lacrimale fisiologico… tra queste il TSP, responsabile della viscosità del prodotto!<br />
<span style="font-size: x-small;">(Uccello-Barretta G et al., 2013; Iester M et al., 2014; Barabino S et al., 2014)</span><br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
- report di etnomedicina (medicina tradizionale o folk) riferiscono l’uso di <strong>tamarindo</strong> in caso di diabete, ma, in questo caso, gli effetti sui livelli della glicemia sono stati confermati, per il momento, solo da studi su animali. </div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: x-small;">(Yerima M et al, 2014; Nahar L et al., 2014)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Da non sottovalutare, la sua applicazione anche a scopi ornamentali: le foglie e il frutto ricordano vagamente quelle della mimosa, specie ben più nota della stessa famiglia botanica, e l'albero, che può raggiungere un'altezza di 30 metri e una circonferenza di 9, è molto ricercato per ombreggiare le strade. </div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-jfuMMN0vgak/VVyii-fqAsI/AAAAAAAABKg/z1gtebReGFM/s1600/Immagine1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="410" src="https://3.bp.blogspot.com/-jfuMMN0vgak/VVyii-fqAsI/AAAAAAAABKg/z1gtebReGFM/s640/Immagine1.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
La <strong>spezia</strong> è estremamente popolare e di uso comune, soprattutto in cucina, nelle regioni dell’Asia Meridionale, Medio Oriente e America Latina. In India soprattutto, che ne è il maggiore produttore, esportatore e consumatore al mondo, è un componente irrinunciabile della dieta quotidiana, trovando spazio indifferentemente in moltissime preparazioni dolci e salate e come ingrediente di diversi soft drink dissetanti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il <strong>tamarindo</strong> è sostanzialmente un agente acidulante: intenso al gusto e leggermente piccante, il suo aroma è in bilico tra quello della susina e quello del limone/lime. <br />
</div>
<div style="text-align: justify;">
Forse non tutti lo sanno o se ne sono mai accorti, ma questa <strong>spezia</strong> è in realtà nota anche al palato occidentale… presta infatti, "sotto mentite spoglie", il suo inconfondibile e insostituibile aroma alla salsa Worcester e a quella Barbecue.</div>
<div style="text-align: justify;">
Improbabile da rinvenire nella grande distribuzione, lo si trova invece con estrema facilità negli esercizi alimentari gestiti da indiani e cingalesi, specialmente in forma di panetti (polpa del frutto pressata), di colore scuro, avvolti nella plastica. Il prodotto necessita di un preventivo ammollo in acqua calda per sprigionare la complessità del bouquet aromatico.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
A casa nostra, in Italia, è apprezzato soprattutto come sciroppo: il “<strong>Tamarindo</strong> Erba”, lo ri/conoscete?... un cult, quasi un feticcio tra le bevande rinfrescanti!!! Provatelo, mi raccomando, e non ve ne pentirete...<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<img border="0" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-Aqpl7e-nYgw/VVy-HX1EHiI/AAAAAAAABL4/_4emY23pwxQ/s400/Immagine3.png" width="106" /> </div>
</div>
alessiahttp://www.blogger.com/profile/08302124202259784721noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-667169406343719887.post-59238297187554041782015-05-15T13:30:00.000+02:002015-05-15T13:33:37.315+02:00TuttoMondo (rivista on-line) intervista Amici delle SPEZIE<div style="text-align: justify;">
Qualcuno passa, di Lunedì sera, intorno alle dieci, nel cortile interno della Leopolda. Sente aromi e profumi “particolari”, diremmo “orientali”. Purtroppo però il nostro immaginario amico non è particolarmente curioso: è tardi e ha fretta, quindi non si sofferma a indagare. Per fortuna altri anzi, molti, hanno deciso di curiosare e scoprire così elementi e nozioni con il corso “La via delle Spezie”.</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-UHvLoDF7j3w/VVXUGfwA_wI/AAAAAAAAAC0/Z3stwUTwXlE/s1600/Amici%2Bdelle%2BSpezie.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="416" src="http://2.bp.blogspot.com/-UHvLoDF7j3w/VVXUGfwA_wI/AAAAAAAAAC0/Z3stwUTwXlE/s640/Amici%2Bdelle%2BSpezie.jpg" width="640" /></a></div>
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</div>
<a name='more'></a>Vi presento gli organizzatori.<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<span style="color: #660000;">Andrea</span>: nato a Roma, nel 1979, trapiantato a Lucca, a causa di suo padre. Si è laureato in economia-aziendale, adesso insegna storia delle <strong>spezie</strong> e adora il cumino.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">Alessia</span>: dopo anni passati in laboratorio, tra polvere e provette ha deciso di sfruttare la sua laurea, biologia, per conoscere ogni minimo dettaglio delle piante delle <strong>spezie</strong>, lo zenzero è la <strong>spezia</strong> che preferisce.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #660000;">Giulia</span>: ama le lingue e il cibo per il quale ha ereditato la passione dalle nonne, e crescendo ha deciso di unire l’utile e il dilettevole aprendo un bed &breakfast, lei ha una <strong>spezia</strong> per ogni stagione: zenzero a primavera, pepe in estate, cannella in autunno e noce moscata d’inverno.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Insieme hanno fondato, l’associazione “Amici delle SPEZIE” che è nata ad aprile 2014. </div>
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Un viaggio di 22 giorni in Sri-Lanka, è stata, come la definisce Andrea “una folgorazione sulla via di Damasco… anzi su quella di Colombo!”. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il corso “La Va delle Spezie” è ben organizzato, dinamico ed eterogeneo, durante le lezioni, di un’ora e mezzo, viene affrontata innanzitutto l’importanza delle <strong>spezie</strong> durante un periodo storico, poi Alessia cura la parte botanica e fitoterapica e infine Giulia, fa assaggiare ricette inerenti le <strong>spezie</strong> trattate e spiega come farle, dando consigli su come e quando usarle in cucina. </div>
<div style="text-align: justify;">
Le <strong>spezie</strong> trattate sono le più comuni, e soprattutto quelle maggiormente diffuse sul mercato, quindi: Anice Stellato, Cannella, Cardamomo, Chiodi di garofano, Coriandolo, Cumino, Curcuma, Noce Moscata, Pepe, Peperoncino, Vaniglia, Zafferano e Zenzero. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il tutto per riuscire a creare un corso diverso che proponesse un’informazione integrata ma allo stesso tempo leggera e un po’ glamour. </div>
<div style="text-align: justify;">
Quindi, dopo anni di duro lavoro, sono riusciti a ottenere ottimi risultati: tre corsi alle spalle, una pagina Facebook “Amici delle <strong>Spezie</strong>”, l’unico blog italiano di riferimento www.amicidellespezie.it (aperto a Gennaio 2015 e già da tempo in vetta nella prima pagina di Google) e diverse ospitate tra convegni, fiere e manifestazioni, in qualità di esperti relatori. </div>
<div style="text-align: justify;">
Tra l’altro all’ultima lezione i partecipanti si affrontano in un gioco quiz, dove vengono assaggiati tre cioccolatini e due liquori contenenti <strong>spezie</strong> ignote ai partecipanti, che devono indovinare di quale <strong>spezia</strong> si tratti, dopodiché viene premiato il vincitore. </div>
<div style="text-align: justify;">
Alla fine del corso c’era anche la possibilità di aderire ad una cena organizzata da uno chef di Lucca. Dato la novità e il successo del corso abbiamo deciso di fare qualche domanda agli organizzatori.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<strong>Fate solo questo corso? se si, solo di questa tipologia?</strong></div>
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</div>
<div style="text-align: justify;">
<em>Si, per il momento</em></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<strong>Come potreste integrarlo o ampliarlo?</strong></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<em>Teoricamente, ci piacerebbe lasciare più spazio ad ognuna delle <strong>spezie</strong> che presentiamo, ma potrebbero esserci anche altri aromi di cui parlare, potremmo inserire l’uso delle <strong>spezie</strong> nei cocktail, nei profumi etc. </em></div>
<div style="text-align: justify;">
<em>Alle condizioni attuali, strutturando cioè il corso in 6 appuntamenti da 1 ora e mezzo l’uno (per un discorso di costi e tempistiche), non ci sono, anche volendolo, molti margini di manovra. Sicuramente, dato che tutti i nostri partecipanti ce lo hanno chiesto, dovremmo pensare ad un corso di II livello!</em></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<strong>Cosa vi piacerebbe aggiungere, ma invece non ne avete la possibilità?</strong></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<em>A qualcuno parrà retorica ma tant’è… “l’esperienza di Amici delle SPEZIE mi ha insegnato che, in linea di massima, tutto è possibile, a patto però che vi siano due condizioni fondamentali: fame e passione”. </em></div>
<div style="text-align: justify;">
<em>Ricorda: “stay hungry, stay foolish”, Steve Jobs docet.</em></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<strong>In poche parole cercate di far capire ai nostri lettori perché sono importanti le spezie, perché è importante conoscerle e usarle in cucina?</strong></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<em>Domanda da 1 milione di dollari, visto che è quello che cerchiamo con molto impegno di far emergere dalle 6 puntate del nostro corso. </em></div>
<div style="text-align: justify;">
<em>Per fartela semplice, le <strong>spezie</strong> sono importanti perché dovunque le si voglia utilizzare/aggiungere rappresentano un’alternativa. </em></div>
<div style="text-align: justify;">
<em>Mi spiego meglio… ci si può limitare a prendersi cura della salute e del proprio corpo con i farmaci tradizionali e coi cosmetici industriali, ma si può anche optare, sapendo e lo ribadisco di avere un’alternativa, per una soluzione naturale. </em></div>
<div style="text-align: justify;">
<em>O ancora… possiamo/potete insaporire i vostri piatti semplicemente aggiungendo del sale da cucina (con tutti i problemi annessi e connessi), in alternativa <strong>spezie</strong> ed erbe aromatiche possono essere ottimi alleati tra i fornelli per dare sapidità, colore e personalità alle pietanze. </em></div>
<div style="text-align: justify;">
<em>Certo, bisogna conoscerle le <strong>spezie</strong> per saperle usare e allora… iscrivetevi ai nostri corsi e/o continuate a seguirci </em></div>
<div style="text-align: justify;">
<em>p.s. mi raccomando, nella vita, deve sempre esserci un’alternativa!</em></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<strong>So, che era la vostra prima edizione del corso a Pisa, come vi siete trovati? ne avete tratto un bilancio positivo?</strong></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<em>Al di là di ogni più rosea aspettativa. </em></div>
<div style="text-align: justify;">
<em>Partendo proprio dalla premessa, come dici tu, che era la prima volta che “passavamo il foro di San Giuliano”, tutto è andato a meraviglia: il numero di iscritti è stato altissimo, la location del corso (gli spazi della “Stazione Leopolda”) impeccabile e, come se non bastasse, i nostri partecipanti si sono rivelati da subito persone brillanti ed assolutamente cordiali. </em></div>
<div style="text-align: justify;">
<em>Che dire… grazie Pisa!!!</em></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<strong>Che progetti avete per il futuro?</strong></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<em>Bella domanda, c</em><em>e ne sono tanti, forse troppi. </em></div>
<div style="text-align: justify;">
<em>Noi di “Amici delle SPEZIE” siamo tipi molto cauti e sin troppo attenti alla qualità di ciò che andiamo a fare. </em></div>
<div style="text-align: justify;">
<em>Allorquando decidiamo di misurarci con un nuovo progetto, dobbiamo essere sicuri di saperlo gestire nel migliore dei modi, per intero e senza esitazione alcuna, nel rispetto imprescindibile dell’utenza finale. </em></div>
<div style="text-align: justify;">
<em>Non inizieremo mai, e te lo posso garantire, niente che sappiamo in partenza di non poter controllare con le nostre capacità/competenze. </em></div>
<div style="text-align: justify;">
<em>Come si direbbe in gergo aziendale, la customer satisfaction (reminiscenze universitarie, che ci vuoi fare), è senza indugi la nostra bussola, il termometro di qualunque cosa andiamo a fare. </em></div>
<div style="text-align: justify;">
<em>Il rispetto per le persone, così come il tempo, il denaro e la fiducia che ripongono nella nostra attività sono state da sempre il mantra che accompagna tutte le nostre scelte. </em></div>
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<em>E sai, per noi che non vendiamo nulla, ma ci limitiamo a fare informazione, la gratitudine del pubblico è un capitale di valore inestimabile e la spinta che ci fa andare avanti ogni giorno in questo viaggio, pur tra mille impedimenti (burocratici, economici, etc.). </em></div>
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<em>Cosa ci indigna? La mediocrità diffusa sempre più al servizio del business. </em></div>
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<em>Tornando al tuo interrogativo sui programmi per il futuro, te ne svelo uno solo… scrivere delle monografie sulle <strong>spezie</strong> seguendo in tutto e per tutto quello che è il nostro stile: l’approccio eterogeneo ed estremamente professionale unito ad una comunicazione eloquente e informale.</em></div>
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<u>Per questi motivi e per la simpatia, la preparazione, la disponibilità e l’intraprendenza vi consiglio, vivamente di partecipare ai corsi organizzati da “Amici delle SPEZIE”, </u><u>di impegnarvi a conoscere e ad utilizzare al meglio le <strong>spezie</strong>, per immergervi anche voi in culture e esperienze diverse ma poi non così lontane dalle nostre, </u><u>e fidatevi ve lo dico per esperienze personale. </u><br />
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<span style="color: #660000;">DARIO SORIANI</span> (redattore TuttoMondo)</div>
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<br />Amici delle Speziehttp://www.blogger.com/profile/04350306966500681590noreply@blogger.com0