E' tempo di gardening!!!

Manca pochissimo all’inizio della Primavera e la mia voglia di giardinaggio è irrefrenabile!!!
Purtroppo non ho un giardino, ma qualche vaso potrò concedermelo..
Vediamo un po’… cosa potrei mai seminare… fammi pensare… mah!!
Ma certo… cosa se non SPEZIE!!! ;)

Piccolo problema…le spezie sono parti di piante che tendenzialmente vivono in climi tropicali o sub-tropicali ed è quindi impossibile sperare di coltivarle alle nostre latitudini, se non all’interno di serre.
ci sono tuttavia alcune eccezioni… Anice Verde, Cumino, Coriandolo, Finocchio (ed in realtà anche altre… di cui vi parlerò prossimamente) tutte specie appartenenti alle Ombrellifere, piante erbacee con caratteristiche infiorescenze a ombrella, crescono bene anche da noi in vaso, e questo è il momento migliore per la semina!!!

Quindi è deciso… andiamo… armiamoci di vasi e paletta!!! (questi sono bellissimi, non trovate?)



www.fraisedesbois.com

Edith, la signora della vaniglia


oui, madame Jaomazava,
ta vanille est exceptionnelle…”

 
Questo, quasi certamente, potrebbe essere l’incipit di un’intervista o di un trafiletto della storia che andrò a raccontarvi…. sì, ma un passo alla volta.
L’altro venerdì, approfittando di una mezza giornata di riposo dagli impegni associativi, mi trastullavo sul web alla ricerca di un’ispirazione, di una storia bella e interessante per un prossimo post.
Volevo scrivere della vaniglia e speravo di incontrare una di quelle “favole” che meritano di essere tramandate o perché hanno qualcosa da insegnarci (presupposto 1) o perché tanto generose da concederci il lusso di sognare (presupposto 2), anche solo per un attimo, nella grigia e monotona quotidianità.
Una mezz’ora di ispezione e quasi per incanto eccola lì: una storia incredibile e, per chi ne conosce dettagli e finale, una realtà romantica, uno splendido caso di coraggio e di impegno sociale e umanitario che, col tempo, trasmuta in un progetto di business vincente.
Questa, gente, è la storia di Edith, “la signora della vaniglia”.

Noodles saltati al pepe nero

La valigia è quasi pronta, i documenti di viaggio anche, la macchina fotografica è carica...domani partiamo per il Vietnam! Pregustando già gli aromi e i sapori di quella che viene definita una delle migliori cucine di strada del mondo, quale modo migliore di prepararsi alla partenza che con un assaggio d'oriente?
Se non trovate gli udon (spaghetti di farina di grano tipicamente giapponesi), potete in alternativa usare i classici noodles all'uovo, quelli istantanei (ramen) che si trovano al supermercato oppure anche i nostri capellini. Se poi avete in casa delle bacchette cinesi, ricordo di qualche ristorante, perché non cimentarvi con una cena a tema asiatico?

 
"Có thực mới vực được đạo"
(Proverbio vietnamita tradotto come "ventre digiuno non ode nessuno")

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